Novecento bolognese (e non solo)

Casa Saraceni, Bologna - fino al 1° giugno 2014. In mostra oltre dieci anni di acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo. Con un naturale occhio di riguardo a Bologna, ma senza tralasciare personalità e dinamiche di più ampio respiro. Si comincia dal Novecento, nelle sue varie forme.

Già lo spazio espositivo, il piano terra di Casa Saraceni, sembra suggerire la forte permeabilità tra la mostra Antico e Moderno – Il Novecento e la città, con la scelta di presentare alcune opere in vetrina, quasi un invito alla cittadinanza a fruirne. Il progetto sembra rispondere a un’istanza di restituzione alla collettività e la Fondazione Carisbo rende conto del recente ampliamento della propria collezione con una mostra in due fasi, scegliendo di partire dal Novecento. Il percorso, curato da Angelo Mazza, si articola in cinque sezioni secondo un criterio anti-cronologico, in cui Bologna è protagonista discreta, in grado di farsi momentaneamente da parte laddove l’importanza delle testimonianze esposte lo richieda. Così, soprattutto tra le ultime tendenze, l’aspetto locale appare meno marcato, con ampio spazio dato alle sperimentazioni della Nuova Scuola Romana (Gianni Dessì, Nunzio, Giuseppe Gallo), come alle ricerche plastiche di Adolfo Wildt, Lucio Fontana e Giacomo Manzù, fino all’estrema sintesi formale di Alberto Viani. Il secondo Novecento è rappresentato tanto nelle sue esperienze più prettamente informali (Franco Guerzoni, Germano Sartelli) che spaziali (le estroflessioni di Paolo Radi), fino alla riappropriazione della centralità del corpo come soggetto pittorico individuale (Nicola Samorì, Giovanni Manfredini) e in complessa relazione con l’altro (Piero Manai).

Antico e Moderno, il Novecento in mostra a Bologna

Antico e Moderno, il Novecento in mostra a Bologna

Al Futurismo, in virtù del suo pionieristico sviluppo in città, è dedicata una sala a parte, in cui si mostra nelle sue varie declinazioni: pittura (e, in particolare, Aeropittura, con Giulio D’Anna e Alfredo Gauro Ambrosi), disegno (Bruno Munari, Giacomo Balla), fotografia (Filippo Masoero) e scultura (Mino Rosso, Mino delle Site). Mario Sironi, Felice Casorati, Filippo De Pisis e Giorgio de Chirico dominano la sala del primo Novecento, in stretto rapporto con il prezioso sguardo sulla Bologna tra XIX e XX secolo offerto da Giovanni Boldini, Nasica e Leonardo Bistolfi.
Conclude il percorso la sala dedicata alle donazioni liberali, sia singole che di più opere: tra le più corpose, le Caviglioni, Romiti, Cuniberti, Di Marzio, Arcangeli, quest’ultima omaggiata anche dall’intimo sguardo del documentario di Dario Zanasi in proiezione. È qui che il cerchio si chiude e il radicamento bolognese della collezione emerge con più forza, nel profondo legame tra la città e gli artisti e nella lungimirante sensibilità dei loro eredi e collezionisti, unico possibile e autentico motore della donazione.

Francesca Fais

Bologna // fino al 1° giugno 2014
Antico e Moderno. Acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013). Il Novecento
a cura di Angelo Mazza
CASA SARACENI
Via Farini 15
051 2754127
www.genusbononiae.it


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Francesca Fais

Francesca Fais

Dopo il corso triennale in Beni Culturali (2008), si laurea in Storia dell'Arte (2012) presso l'Università degli Studi di Cagliari discutendo una tesi inerente i rapporti tra fotografia e pittura iperrealista. Particolarmente interessata al rapporto tra arte e nuovi media,…

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