Edizione due per il Magic Lantern Film Festival a Roma. Video in anteprima tra arte e cinema

Il festival che partirà il 21 marzo al Cinema dei Piccoli, presenterà una serie di sei produzioni internazionali sul tema della biografia. Storie di donne e uomini figure chiave della musica, della lotta contro la mafia, del femminismo, ma anche di periodi nefasti come il nazismo.

È alla sua seconda edizione, ma non è annuale. Si ripete infatti di sei mesi in sei mesi il Magic Lantern Film Festival, un appuntamento che indaga a Roma l’incontro tra arti visive e cinema. Lo scorso anno, snodandosi tra spazi istituzionali e Accademie straniere, il progetto ha raccontato i generi noir e horror nel film d’artista. Dal 21 al 23 marzo la tre giorni metterà sotto la lente il tema Really, con il biopic come indiscusso protagonista che sarà rintracciato attraverso interviste, pezzi di approfondimento, elementi autobiografici che comporranno il mosaico dei film selezionati da Maria Alicata, Adrienne Drake e Ilaria Gianni. Questo festival tutto al femminile nella curatela presenterà al Cinema dei Piccoli, unica sede dell’anno 2017, un programma di sei film.

IL PROGRAMMA

Il progetto, di cui mostriamo in anteprima due clip, non vuole presentare gli ultimi ritrovati della produzione cinematografica/artistica, ma offrire l’opportunità di conoscere sei storie di uomini e donne raccontate dallo sguardo degli artisti, alcune delle quali meno note ai più. Rossella Biscotti presenta il suo The Undercover Man, un lavoro del 2008 che racconta i ricordi e l’identità del famoso agente sottocopertura Joe Pistone alias Donnie Brasco, molto noto per essere stato anche impersonato nell’omonimo film da Jonnie Depp. Jeremy Deller e Nicholas Abrahams presentano The Bruce Lacey Experience. Siamo nel 2012 e la storia è quella di un mago moderno nel mondo di oggi. Il 22 marzo è la volta di Shulie di Elisabeth Subrin, 1997, un documentario sulla storia di una studentessa d’arte di Chicago, Shulamith Firestone, figura chiave del femminismo radicale. Arvo Leo presenta una produzione canadese –svizzera intitolata Fish Plane, il racconto della vita e del lavoro di Pudlo Pudlat, cacciatore inuit poi divenuto artista. Chiudono il ciclo due progetti il 23 marzo. Il primo è quello di Dani Gal, As from Afar (Wie aus der Ferne), la storia di Albert Speer, architetto capo del Terzo Reich, e la sua lotta per riabilitarsi. Il secondo è 20,000 days on Earth di Iain Forsyth & Jane Pollard, 2014, prodotto da Nexo Digital, che racconta Nick Cave prima della registrazione di Push the Sky Away.

Santa Nastro

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Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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