Aprono le nuove OGR di Torino tra installazioni e performance musicali. Le foto
In attesa del grand opening delle rinnovate Officine Grandi Riparazioni di Torino, Alva Noto presenta in streaming mondiale il suo nuovo show. Un evento esclusivo che sarà trasmesso live in 150 paesi grazie a Boiler Room, il canale di live streaming musicale più seguito del pianeta. Ed intorno le installazioni da Tuttofuoco a Kentridge. Ecco le foto.
Prima ancora del Big Bang e dello show di Giorgio Moroder, che nei prossimi giorni sarà protagonista di una lunga intervista su Artribune, il 30 settembre, primo giorno di inaugurazione, l’evento di apertura di OGR sarà trasmesso live in 150 Paesi grazie a Boiler Room, il canale di live streaming musicale più seguito del pianeta con oltre 35 milioni di visualizzazioni al mese. Lo show inizierà dalle ore 17.15, nel Duomo, l’imponente sala alta 19 metri dove i vagoni venivano posizionati in verticale per le manutenzioni, ed ospiterà in diretta streaming l’anteprima mondiale del live show audiovisivo UNIEQAV di Alva Noto, che precede la pubblicazione del suo nuovo album. Nei novemila mq della Manica Nord protagonista, oltre alla musica, anche l’arte contemporanea con una grande installazione immersiva di Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) dal titolo Tutto infinito. “Si tratta di un’operazione di science fiction però più sentimentale”, ha raccontato l’artista durante la conferenza stampa. L’installazione ricorda un immenso landscape ricoperto di terra rossa e animato da totemiche sculture pensate e realizzate in collaborazione con i piccoli ospiti di CasaOz, con il sostegno del network Zonarte, che in occasione dell’apertura proporrà un intenso programma di attività per il pubblico. “Partendo da questo luogo straordinario delle Officine Grandi Riparazioni”, ha continuato Tuttofuoco, “ho creato una narrazione ambientata in un futuro prossimo e un paesaggio che parla dell’uomo, inteso come coscienza”. Le altre opere realizzate per le OGR sono Track, un murale commissionato all’artista venezuelano Arturo Herrera (Caracas, 1959) che suggerisce in maniera astratta alcuni dei valori cardine del nuovo spazio, quali interconnessione, fluidità e dinamismo, “con questo lavoro ho voluto trasmettere un messaggio di energia”, ha spiegato l’artista; e la grande installazione negli spazi esterni della struttura Procession of Reparationists di William Kentridge (Johannesburg, 1955) “ultimo arrivo all’interno della grande collezione delle OGR”, ha dichiarato Fulvio Gianaria, Presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
– Claudia Giraud
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