20 anni di Luci d’Artista a Torino. Dal centro alla periferia le 14 opere da non perdere
Per festeggiare il ventennale di Luci d’Artista, le 25 installazioni della collezione saranno allestite sia in centro che in periferia. Con una new entry: un’installazione sul grattacielo Intesa Sanpaolo.
Compie vent’anni Luci d’Artista, la rassegna che ha reso Torino famosa sia a livello internazionale. Un intervento di arte pubblica con installazioni realizzate dai più famosi artisti italiani contemporanei. E quest’anno, per celebrare la sua XX edizione, la manifestazione sarà allestita su tutto il territorio cittadino, dal centro alla periferia. Negli 80 giorni di esposizione – dal 20 novembre al 14 gennaio – il pubblico potrà ammirare le 25 opere d’arte contemporanea, create dal 1997 a oggi che costituiscono la collezione completa della rassegna: 14 saranno posizionate nelle strade e piazze del centro storico e 11 nelle otto circoscrizioni. Inoltre, per i 20 anni di Luci d’Artista Intesa Sanpaolo diventa partner della manifestazione, contribuendo a vestire di luce le vie e i palazzi di Torino e“accendendo” lei stessa – a partire dal 20 novembre – una luce d’artista sul grattacielo Intesa Sanpaolo, sfruttando l’effetto scenico dei suoi 166 metri d’altezza sull’asse viario della Spina 2. L’opera, una doppia installazione realizzata da Migliore+Servetto Architects, consiste in un movimento a spirale che dall’interno si muove verso l’esterno dell’edificio.
– Claudia Giraud
LE COSMOMETRIE DI MARIO AIRÒ
Le Cosmometrie di Mario Airò (Pavia, 1961) sono schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana.
Piazza Carignano
IL TAPPETO VOLANTE DI DANIEL BUREN
Centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese) nel Tappeto Volante di Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, 1938).
Piazza Palazzo di Città
Il VOLO DI UCCELLI DI FRANCESCO CASORATI
Un filo rosso in flex-neon è sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’opera Volo su… di Francesco Casorati (Torino, 1934-2013).
Via Garibaldi
IL NIDO COSMICO DI NICOLA DE MARIA
Nell’installazione Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria (Foglianise, 1954), in piazza San Carlo, i lampioni sono tramutati in fiori luminosi.
Piazza San Carlo
IL PLANETARIO DI CARMELO GIAMMELLO
L’installazione Planetario di Carmelo Giammello rappresenta alcune costellazioni disegnate da sottili tubi al neon che collegano globi di varie dimensioni e proporzioni.
Via Roma
IL SEGNO ENERGETICO DI MARCO GASTINI
L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini (Torino, 1938), allestita permanentemente nella Galleria Umberto I, è un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto della galleria.
Galleria Umberto I
I PELLICANI DI PIERO GILARDI
Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi (Torino, 1942) nella Galleria San Federico, consiste in 12 sagome di pellicani applicati a una rete sospesa verticalmente, che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo. Da quest’anno, l’artista torinese raddoppia la sua presenza in città con l’opera permanente L’albero del PAV posizionata proprio davanti al Parco d’Arte Vivente, il Centro sperimentale d’arte contemporanea da lui concepito e poi realizzato nel 2008 in via Giordano Bruno dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Galleria San Federico
LA CULTURA COME CAPITALE DI ALFREDO JAAR
Cultura=Capitale di Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956) è un’equazione luminosa cultura=capitale che si staglia permanentemente sulla facciata della Biblioteca Nazionale di Torino ed è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese.
Piazza Carlo Alberto
LA FAVOLA DI LUIGI MAINOLFI
Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi (Rotondi, 1948) è la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose sulla maggiore via pedonale della città.
Via Lagrange
IL VOLO DEI NUMERI DI MARIO MERZ
Sulla cupola della Mole Antonelliana il segnale luminoso rappresentato da Il volo dei numeri di Mario Merz (Milano, 1925-2003) è dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci, dove ogni numero è la somma dei due precedenti.
Mole Antonelliana, via Montebello, 20
L’ACROBATA STELLARE DI GIULIO PAOLINI
L’installazione Palomar di Giulio Paolini (Genova, 1940) è un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella sagoma di un acrobata in equilibrio su un cerchio.
Via Po
L’AMORE UNIVERSALE DI MICHELANGELO PISTOLETTO
Realizzata nel 2005 da Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933), la frase “amare le differenze” è scritta con luci al neon colorate in 39 lingue del mondo, come messaggio di pace e si staglia in modo permanente sulla facciata del mercato coperto di Porta Palazzo.
Piazza della Repubblica
IL GRANDE OROLOGIO DI TOBIAS REHBERGER
Nella periferica circoscrizione 3 si staglia My noon del tedesco Tobias Rehberger (Esslingen, Germania, 1966), un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario.
Piazzale Chiribiri
IL GIOCO DELL’INFANZIA DI VALERIO BERRUTI
Sempre nella circoscrizione 3, nell’area pedonale di via Di Nanni, tra piazza Sabotino e via Chiomonte, sarà installata l’opera Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti (Alba, 1977).
Via Di Nanni
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