AndarXPorte: l’arte riapre al pubblico Palazzo Archinto a Milano, sede dell’Azienda Golgi-Redaelli
Palazzo Archinto, palazzo storico che oggi ospita gli uffici amministrativi dell’Azienda di servizi alla persona Golgi-Redaelli, accoglie una mostra d’arte contemporanea di circa 60 artisti invitati ad interagire con gli spazi, gli arredi e le opere presenti….
Far rivivere palazzi storici attraverso l’arte contemporanea non rappresenta più una novità. Anzi è quasi diventata una prassi per riportare a nuova vita attraverso il lavoro di artisti contemporanei edifici che generalmente sono inaccessibili per il pubblico. L’ultimo progetto nato in ordine di tempo è AndarXPorte, una mostra che coinvolge una sessantina di artisti contemporanei negli spazi di Palazzo Archinto, palazzo storico di Milano tra i migliori esempi del barocco lombardo a Milano.
LA MOSTRA
Il percorso espositivo attraverserà l’intero primo piano di Palazzo Archinto. Gli artisti si sono appropriati dei corridoi e delle stanze fino a poco tempo fa occupate dagli uffici dell’Azienda di servizi alla persona Golgi-Redaelli, che opera nel settore dell’assistenza geriatrica. La mostra nasce proprio dalla collaborazione tra il “Golgi – Redaelli” e l’associazione culturale ArtCityLab, che dal 2006 si impegna a mettere in relazione arte e territorio. Il progetto, sostenuto da Fondazione Cariplo e Fondazione AEM, è inserito all’interno dell’iniziativa Milano Attraverso “Persone e luoghi che trasformano la città”. “Abbiamo scelto per la mostra l’intero primo piano del Palazzo”, ci dice Rossana Ciocca che con Gianni Romano cura AndarXPorte, “in cui saranno collocate le opere di circa 60 artisti chiamati ad intervenire direttamente nello spazio. Un luogo importante e imponente caratterizzato da tante stanze e porte da attraversare”. Tutto è stato lasciato intatto e gli artisti sono stati chiamati a relazionarsi con gli spazi, gli arredi e le opere presenti. “Abbiamo inserito l’arte contemporanea in un contesto di arte antica”, continua la Ciocca, “con alcune opere realizzate ad hoc per la mostra ed altre selezionate dai noi curatori anche in base agli spazi a disposizione. Alcuni artisti hanno scelto proprio di lavorare con elementi coesistenti, come Cose Cosmiche che ha realizzato un’opera partendo dall’archivio storico del Golgi-Redaelli. Utilizzeremo infine anche l’esterno del palazzo con un’opera di Fabrizio Bellomo che occuperà la facciata e altre opere collocate nel giardino” . Tanti gli artisti in mostra tra grandi nomi e giovani come Maurizio Cattelan, Pipillotti Rist, Eva Marisaldi, Debora Hirsch, Sam Taylor Wood, Vedovamazzei, Luca Pozzi, Domenico Antonio Mancini, Matteo Basilé, Claudia Losi.
PALAZZO ARCHINTO
Storia controversa quella di Palazzo Archinto, tra i massimi esempi di barocco in Lombardia, distrutto e costruito più volte. Di origine quattrocentesca, il palazzo fu ricostruito nel XVIII secolo dagli Archinto che commissionarono a Giambattista Tiepolo le decorazioni ad affresco dell’edificio, oggi andate completamente perdute la cui memoria rimane oggi affidata a pochi frammenti, alle fotografie d’epoca e al referto delle fonti scritte. Colpito dai bombardamenti del 1943, venne ricostruito da Luigi Dodi nel secondo dopoguerra. Dell’originario assetto settecentesco, l’edificio conserva i cortili interni e la loggia terrazzata, ornata dalla più antica pianta di glicine di Milano, mentre internamente è stato quasi completamente ricostruito. Il Palazzo oggi è sede dell’Azienda di servizi alla persona Golgi-Redaelli.
– Mariacristina Ferraioli
AndarXPorte /18 ottobre – 1 dicembre 2017
Palazzo Archinto
Via Olmetto 6 Milano
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