Nuovo spazio per Riccardo Costantini. A Torino in Galleria San Federico per progetti site specific
Alla galleria “storica” del gallerista torinese si aggiunge un nuovo spazio a Torino, gestito insieme al collezionista Marco Albeltaro, dentro un complesso commerciale degli anni ’30. Dopo la project room a Milano
Con l’apertura a Torino nel dicembre 2015 del primo concept store della COOP, Fiorfood, si è ultimato il processo di acquisizione – e riqualificazione – da parte del Gruppo Unipol della Galleria San Federico, l’edificio commerciale degli anni ’30 che sorge tra via Roma e Piazza San Carlo. Dopo un periodo di abbandono, le aree sotto le eleganti volte del porticato liberty, attorno allo storico cinema Lux, sono così tornate a nuova vita con un supermercato di lusso, una libreria, uno spazio eventi al secondo piano e un bar, un bistrot, un ristorante, gestiti da La Credenza di San Maurizio Canavese degli chef stellati Giovanni Grasso e Igor Macchia. In tutto questo mancava una galleria d’arte, che si presenterà al pubblico sabato 16 dicembre – sotto il nome di GSF Contemporary Art – con una mostra personale di Enrico T. De Paris (Mel, Belluno, 1960).
PROGETTI PER LA CITTÀ
“Più che una galleria sarà uno spazio espositivo dedicato a progetti site specific realizzati in sintonia con la città”, spiega ad Artribune Riccardo Costantini della omonima galleria torinese di via Giolitti che gestisce la GSF Contemporary Art in società con il collezionista biellese Marco Albeltaro, il quale aggiunge: “lo spazio è stato scelto perché ci dà la possibilità, date le dimensioni, di sviluppare progetti più articolati di quelli della galleria di Riccardo, ma non sarà un doppione”. Si tratta, infatti, di un’area molto luminosa di 250 mq al secondo piano della Galleria San Federico che permetterà agli artisti grande libertà di manovra per realizzare opere voluminose, “De Paris, per esempio, farà un’installazione sospesa di oltre 4 m”, continua Costantini che, sempre insieme a Marco Albeltaro, ha aperto uno spazio più piccolo e underground a Milano qualche tempo fa, in una vecchia fabbrica di lampade: l’Over the trash project room con una doppia personale di Francesca Belgiojoso e Pablo Mesa Capella. “Riccardo ed io siamo soci dell’associazione Blitz e abbiamo iniziato una collaborazione, lui da gallerista ed io da collezionista, a maggio, presentando una mostra al Festival della Tv e dei Nuovi media di Dogliani”, spiega Albeltaro.
DUE SPAZI IS MEGLIO CHE ONE
“Quello di Milano è una project room destinata ad artisti giovani, oppure a progetti specifici di artisti noti marginalizzati dal mercato (a gennaio inaugureremo una mostra sui ricami di Franko B); quello di Torino, invece, sarà uno spazio permanente, in cui esporremo artisti già affermati”. A Torino ci saranno così due spazi firmati Riccardo Costantini Contemporary: la galleria “storica” – in realtà presente da pochi anni a Torino, prima in via della Rocca e ora in via Giolitti – dedicata agli artisti giovani e mid-career; e lo spazio alternativo dentro l’edificio commerciale per tutti quegli eventi artistici esterni alla galleria, a cui unire performance e presentazioni come quella del progetto di realtà virtuale Synapse, sempre di De Paris. La programmazione di GSF Contemporary Art come procederà? “Dopo De Paris, abbiamo in programma una personale di Ferdi Giardini, come collaterale della mostra sui profumi che ci sarà a Palazzo Madama (Ferdi presenterà delle opere nuove in cui il tema del profumo la fa da padrone)”, risponde Albeltaro; “poi esporremo Paolo Albertelli e Maria Grazia Abbaldo, dopo, in concomitanza con la prima edizione del Festival della fotografia di Torino (organizzato da Museo Ettore Fico e Camera) faremo una personale di Patrizia Mussa. Sarà uno spazio in cui ci sarà una programmazione regolare per tutto l’anno”.
– Claudia Giraud
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