È morto a Milano lo scultore Mauro Staccioli. Aveva 80 anni
Lo scultore di Volterra, viveva e lavorava a Milano. Tra le sue opere più famose l’Anello di San Martino in Toscana. Memorabile l’intervento nel 1978 alla Biennale di Venezia.
Era famoso per le sue sculture imponenti che circoscrivevano con lo sfondamento della materia una piccola, ma significativa fetta di infinito. Stiamo parlando dell’artista di Volterra Mauro Staccioli, scomparso ad 80 anni nella sua casa di Milano. Nei prossimi giorni Artribune pubblicherà un ricordo a firma di Alberto Fiz. Nato nel 1937, dopo un primo periodo di soggiorno a Cagliari, dove fondò il Gruppo di Iniziativa, decise di trasferirsi a Milano. Era il 1963 e al lavoro di docente affiancava l’attività di pittore, incisore, scultore: un percorso di sperimentazione che presto trovò il suo naturale sbocco nella definizione di una poetica scultorea, improntata all’idea di monumentalità e insieme di relazione inscindibile coi luoghi.
LE OPERE DI STACCIOLI
Le opere di Staccioli, scriveva Helga Marsala su queste colonne, anticipando l’intervento dell’artista nell’ambito de I martedì critici a cura di Alberto Dambruoso, “giocano con la potenza concreta, eppure quasi metafisica, di forme arrivate da lontano: c’è un sentire ancestrale che emana, come da un Iperuranio; c’è una costellazione geometrica fatta di cerchi, archi, triangoli, che sono modelli astratti ma anche archetipi di una cultura contadina legata al paesaggio e a certi codici perduti.
Ed è proprio col paesaggio, quello urbano e quello naturale, che la scultura di Staccioli si mette in comunicazione, insediandosi tra spazi condivisi. Cemento, ferro, mattoni, marmo, sono i materiali semplici utilizzati all’aperto, con cui dare consistenza alle sue architetture: oggetti silenziosi come detonatori di energie, intercettate tra l’entropia della natura e la linearità di forme originarie, tra lo spazio sociale e quello estetico“.
LA BIENNALE DI VENEZIA
Famosissimo l’intervento alla Biennale di Venezia del 1978 (si può ritrovare nell’episodio comico Le vacanze intelligenti con Alberto Sordi nel film Dove vai in vacanza? dove l’opera è ripresa). Qui l’artista realizzò un muro di cemento alto otto metri, che ostacolava l’accesso al Padiglione Italia, “risentendo di un clima politico particolarmente acceso, attraversato da violente tensioni. Poi, nei decenni successivi, il lavoro si concentrò maggiormente sulle condizioni di equilibrio e di sospensione delle strutture plastiche, sulla loro capacità di sfidare la gravità e di abitare i luoghi in maniera non conforme, dinamica, fuori dal tempo e dallo spazio consueti”, ricordava sempre Marsala.
I Martedì Critici – Mauro Staccioli from Artribune Tv on Vimeo.
L’ANELLO DI SAN MARTINO
Negli ultimi anni aveva ottenuto anche importanti riconoscimenti di mercato. A Vienna nel 2015 da Dorotheum la sua scultura in acciaio Ellisse aveva realizzato oltre 204 mila euro. Per lo scultore di Volterra era la cifra più alta mai raggiunta. Tra le opere più famose l’Anello di San Martino sulle colline dell’alta Val di Cecina. Grazie anche a quest’opera nel 2016 il Comune di Volterra aveva attribuito a Staccioli la Benemerenza civica per la sua attività di artista. Scrive Marco Bazzini in una nota: “Un 2018 iniziato proprio male! È stato proprio bello dedicarsi al tuo lavoro, fare mostre insieme a te. Ciao Mauro”.
I funerali con rito civile in forma pubblica si terranno a Volterra mercoledì 3 gennaio. La salma sarà esposta nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo dei Priori dalle ore 13.30 alle ore 15.00, momento al quale seguirà il corteo funebre e l’ultimo saluto presso il cimitero di Volterra.
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