Anche Bangkok avrà la sua biennale. Inaugurerà nell’autunno del 2018
Un ricco programma si prospetta per il 2018 e 2019, decine sono ormai le biennali sparse per il mondo. L’ultima? Quella di Bangkok che è stata presentata l’anno scorso durante la kermesse veneziana. Ecco le novità.
La lista delle Biennali nel mondo si allunga. La prima? Quella di Venezia naturalmente, a cui parteciperà per la prima volta anche la Santa Sede con il progetto di un “padiglione diffuso”( qui tutti i dettagli). Poi si continua con Berlino che inaugurerà la sua decima edizione il 9 giugno con un titolo ispirato a una canzone di Tina Turner We don’t need another hero. Poi la Biennale di Taipei dal 17 novembre a cui si affiancherà la prima edizione di una fiera d’arte organizzata dall’ex direttore di Art Basel Hong Kong, Magnus Renfrew, a gennaio. E ancora la prima Biennale di Oslo a maggio 2019 a cura di González-Sancho e Eeg-Tverbakk che si concentrerà sugli spazi pubblici. Insomma un programma intenso. L’ultima? La nuovissima Biennale di Bangkok a ottobre 2018. E non dimentichiamo dOGUMENTA la prima Biennale curata da un cane che dopo New York farà tappa a Los Angeles.
TUTTO SULLA BIENNALE DI BANGKOK
Avevamo già seguito la presentazione della Biennale di Bangkok avvenuta a maggio durante la kermesse veneziana; lì la nostra Arianna Testino aveva intervistato il direttore artistico Apinan Poshyananda che aveva raccontato “credo che questo sia un ottimo momento per inaugurare la Biennale di Bangkok, perché la città è una delle destinazioni turistiche più gettonate, non solo per le spiagge o il clima, ma anche per il patrimonio artistico-culturale. Il nostro intento è favorire un dialogo tra gli artisti e luoghi simbolici come i templi, sempre in un’ottica di rispetto.” E alla domanda sul numero di Biennali in continuo aumento e su una possibile “rivalità” ha risposto “come ho detto, Bangkok è un ottimo contesto, dunque noi siamo i rivali. Ma credo che si tratti di una rivalità positiva, specie nei confronti dei nostri vicini, come Singapore, Indonesia e anche Shanghai e Pechino che possiedono le loro Biennali. Intendiamo creare un network e collaborare con loro, ma presentando artisti diversi, per evitare di essere ripetitivi. Vogliamo promuovere idee nuove e fresche e per questo la selezione da parte del team deve essere molto attenta e coscienziosa.”
GLI ARTISTI A BANGKOK
Proprio per questo è stato scelto un team d’eccezione per selezionare i 70 artisti che faranno parte della Biennale: tra questi, oltre il direttore artistico, troviamo Alexandra Munroe senior curator of Asian Art e senior advisor presso Global Arts, David Stuart Elliott curatore e scrittore britannico, Eugene Tan direttore della National Gallery di Singapore, Nanjo Fumio direttore del Mori Art Museum, Nigel Hurst CEO della Saatchi Gallery di Londra, l’artista Rirkrit Tiravanija e Sunjung Kim presidente della Gwangju Biennale Foundation. Gli artisti selezionati, sia quelli più affermati che emergenti, saranno più di settanta provenienti da più di trenta paesi diversi; tra questi spiccano i nomi di Marina Abramovic & Mai, Francesco Clemente, Yayoi Kusama, Yoshitomo Nara e Yan Pei Ming . Thapana Sirivadhanabhakdi, cofondatore della Biennale, ha dichiarato “siamo soddisfatti degli artisti che sono stati scelti dal team curatoriale” e continua “crediamo che Bangkok sia la location perfetta per ospitare questo evento”.
ARTE E FELICITÀ
Beyond Bliss è il tema scelto per la Biennale che come racconta Apinan Poshyananda “è sinonimo di felicità e il titolo di questa Biennale sottolinea il fatto che la felicità sia raggiungibile. Chiunque può raggiungerla nella propria mente, ma compiendo un simile pellegrinaggio è possibile sentirsi ancora meglio. Magari comprendendo più se stessi, la propria famiglia, i propri affetti. L’arte può dunque avere anche un valore terapeutico in un contesto come questo.”
–Valentina Poli
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