Raffaello e l’eco del mito. Arriva all’Accademia Carrara di Bergamo una mostra sul genio urbinate
Sarà inaugurata il prossimo gennaio all’Accademia Carrara di Bergamo un’esposizione dedicata al grande pittore rinascimentale che influenzò gli artisti della sua epoca e le generazioni a lui successive. Tra gli autori che hanno subito il fascino di Raffaello, anche de Chirico, Picasso, Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli
Ruota attorno al genio rinascimentale di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520) e si sviluppa attraverso secoli di storia dell’arte la mostra che inaugurerà il prossimo 27 gennaio all’Accademia Carrara di Bergamo, organizzata in collaborazione con la GAMeC-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Raffaello e l’eco del mito è il titolo dell’esposizione che, a partire dal dipinto del San Sebastiano realizzato dal pittore urbinate nel 1503 e conservato all’Accademia Carrara, approfondisce le opere e il mito sviluppatisi attorno alla figura di Raffaello, in particolare nell’Ottocento, continuando ad affascinare, in forme diverse, anche artisti più contemporanei, dalle Avanguardie d’inizio Novecento fino a oggi. Curata da Maria Cristina Rodeschini, Emanuela Daffra e Giacinto Di Pietrantonio, la mostra raccoglie dipinti e sculture che raccontano i mondi e i maestri con cui venne in contatto Raffaello, come Perugino e Pinturicchio, mettendo a fuoco l’influenza della portata innovativa che la pittura del genio urbinate ebbe sui suoi contemporanei e sulle generazioni di artisti a lui successive. Influenze, citazioni, omaggi e anche riflessioni polemiche che affiorano da tutte le 60 opere degli artisti in mostra, tra i quali spiccano i nomi di Luca Signorelli, Hans Memling, Giorgio de Chirico, Pablo Picasso, Luigi Ontani, Vanessa Beecroft, Francesco Vezzoli.
– Desirée Maida
Bergamo // dal 27 gennaio al 6 maggio 2018
Raffaello e l’eco del mito
Accademia Carrara
www.lacarrara.it
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