Biennale d’Arte 2019: è Dane Mitchell l’artista che rappresenterà la Nuova Zelanda a Venezia
Finlandia, Austria, Francia, Estonia, Lituania, Scozia, Hong Kong e adesso anche la Nuova Zelanda: si va delineando il quadro delle partecipazioni nazionali alla prossima Biennale d’Arte di Venezia. In attesa di scoprire quali saranno gli artisti del Padiglione Italia…
In attesa di scoprire quali saranno gli artisti scelti da Milovan Farronato per il Padiglione Italia della 58esima Biennale di Venezia, si va sempre più delineando il quadro delle partecipazioni nazionali alla Biennale d’Arte del 2019. Dopo la Finlandia, l’Austria, la Francia, l’Estonia, la Lituania, la Scozia e Hong Kong tocca alla Nuova Zelanda svelare il nome dell’artista che la rappresenterà in Laguna. La scelta è ricaduta su Dane Mitchell (Auckland, 1976), artista con alle spalle già una lunga carriera internazionale che vanta mostre in Europa, Asia e Stati Uniti, oltre che naturalmente in patria.
UNA SCELTA INTERNAZIONALE
Un artista di esperienza, dunque, che ha già partecipato a numerose manifestazioni internazionali come la Biennale di Tarrawara 2008, la Biennale di Busan 2010, la Biennale di Singapore 2011, la Biennale di Lubiana 2011, la Biennale di Gwangju 2012, la Biennale di Liverpool 2012, Biennale di Sydney 2016 e per il quale la Biennale di Venezia rappresenta la consacrazione definitiva. La mostra, dal titolo “Post hoc”, è curata da Zara Stanhope e Chris Sharp e avrà luogo alla Palazzina Canonica sulla Riva dei Sette Martiri, sede storica dell’Istituto di Scienze Marine del CNR che per la prima volta ospita un padiglione nazionale durante la Biennale. Al centro del lavoro di Mitchell una serie di fenomeni che sono esistiti ma che ora non esistono più: parole scomparse, specie estinte, città fantasma, opere d’arte distrutte. Tutti contribuiranno a costruire un immaginario che evoca connessioni tra eventi passati e situazioni future in maniera coerente con una ricerca che sposa da sempre tendenze spirituali con il minimalismo e il concettualismo.
GLI ALTRI PADIGLIONI
Con la scelta della Nuova Zelanda si arricchisce di ulteriori tessere il grande mosaico delle partecipazioni nazionali alla Biennale d’Arte di Venezia 2019. Il Miracle Workers Collective, gruppo formato da artisti, registi, scrittori, intellettuali, performer e attivisti, rappresenterà la Finlandia, mentre a Renate Bertlmann e a Laure Prouvost sono stati rispettivamente affidati i Padiglioni dell’Austria e della Francia. Sarà Kris Lemsalu, invece, a rappresentare l’Estonia con Fountain, performance in cui saranno coinvolti artisti e musicisti. Sun and Sea è, invece, il titolo del progetto presentato da Nida Art Colony per la Lituania, mentre Charlotte Prodger rappresenterà la Scozia. È, infine, Shirley Tse l’artista scelta da Hong Kong con un progetto promosso da M+ Museum, il mega museo dedicato alla cultura visiva del ventesimo e ventunesimo secolo progettato da Herzog & de Meuron.
– Mariacristina Ferraioli
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