8 mostre da non perdere al festival Fotografia Europea di Reggio Emilia sul tema dell’archivio
Un ideale percorso tra le mostre della rassegna fotografica diffusa nella città emiliana. Da Palazzo Magnani ai Chiostri di San Pietro, cuore del festival: tra storia, memoria, lettura del presente e visione del futuro.
Il 5 maggio 2017, inaugura a Reggio Emilia la dodicesima edizione di Fotografia Europea, il festival promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia, interamente dedicato alla fotografia. Artribune ha selezionato per voi le otto mostre da non perdere all’interno del programma.
Paul Strand e Cesare Zavattini. Un Paese. La storia e l’eredità – Palazzo Magnani
Un Paese è uno dei primi libri fotografici italiani e racconta – in pieno stile neorealista – attraverso le immagini del fotografo statunitense Paul Strand e i testi di Cesare Zavattini, le vite e le storie degli umili del paese di Luzzara, nella pianura padana, scelto come specchio dello spirito di un popolo.
Dall’archivio al mondo. L’atelier di Gianni Berengo Gardin – Chiostri di San Pietro
Questa mostra esplora le numerose connessioni tra il processo creativo e gli oggetti di lavoro del fotografo italiano, come le macchine fotografiche, le attrezzature, ma anche i provini a contatto: un’indagine sull’archivio inteso non solo come memoria, ma anche come luogo del pensiero e della creazione.
A Short History of South African Photography – Chiostri di San Pietro
Una storia degli ultimi 100 anni del Sudafrica – che è poi la storia dell’apartheid – ricostruita da 100 fotografie, accuratamente selezionate da collezioni di archivi, musei e fotografi, fa emergere un complesso immaginario storico ed estetico del Paese ospite di questa edizione di Fotografia Europea.
Up to Now. Fabrica Photography – Chiostri di San Pietro
La mostra raccoglie oltre 100 opere e si concentra sui lavori di tutti quei creativi passati da Fabrica – la fucina di giovani talenti voluta da Benetton Group a partire dal 1994 – che negli anni sono diventati autori riconosciuti a livello internazionale.
Les Nouveaux Encyclopédistes – Chiostri di San Pietro
Questo progetto curatoriale di Joan Fontcuberta rielabora i concetti di classificazione, enciclopedia e conoscenza attraverso l’uso della fotografia, riflettendo sulla sovrasaturazione delle immagini nell’era dei “selfie”, di Facebook e delle sirene del consumismo.
2017: altri paesi – Chiostri di San Domenico
Tommaso Bonaventura, Aleix Plademunt e Moira Ricci, sull’esempio storico del Paese di Cesare Zavattini e Paul Strand, hanno scelto ciascuno un “paese” come metafora, paradigma, mappa ideale del mondo intero, dello stare insieme, di come è o di come dovrebbe essere.
Community Era. Echoes From The Summer Of Love – Spazio Gerra
Nel 50esimo anniversario della Summer of Love, la collettiva raccoglie le immagini di celebri fotografi, Robert Altman, Elaine Mayes, Bruno Vagnini e Baron Wolman, diretti protagonisti della rivoluzione culturale che, dalla California della seconda metà degli Anni Sessanta, si è diffusa in tutto il mondo occidentale.
Christian Fogarolli. Satelliti – Museo della Storia della Psichiatria
Lo studio, la riscoperta e la valorizzazione di una piccola parte di ciò che è rimasto custodito, in oltre un secolo di storia di cura mentale, nell’ex ospedale psichiatrico del San Lazzaro di Reggio Emilia è alla base di Satelliti: un progetto dove la ricerca scientifica dialoga con l’aspetto artistico.
– Claudia Giraud
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