Una nuova “Vision” tra arte e fashion. Mariangela Levita progetta un’opera per Harmony, azienda di Aversa che punta su una comunicazione creativa e contemporanea
Quando l’artista ti rifà il brand. Harmony, azienda di moda che conta oggi quattro showroom deluxe ad Aversa, si regala un restyling coi fiocchi, decidendo di affidare la comunicazione all’ingegno di alcuni artisti contemporanei. Dietro l’iniziativa c’è l’intuizione di Alessandra Borzacchiello, direttore creativo. Il primo appuntamento è con Mariangela Levita, che per Harmony progetta Vision, […]
Quando l’artista ti rifà il brand. Harmony, azienda di moda che conta oggi quattro showroom deluxe ad Aversa, si regala un restyling coi fiocchi, decidendo di affidare la comunicazione all’ingegno di alcuni artisti contemporanei. Dietro l’iniziativa c’è l’intuizione di Alessandra Borzacchiello, direttore creativo.
Il primo appuntamento è con Mariangela Levita, che per Harmony progetta Vision, sfruttando codici e tecniche propri della “brand communication”, da sempre connessi al suo lavoro.
Sulla traccia dell’ormai consolidatissima sinergia tra arte e moda, perseguita a tutto tondo da grandi maison internazionali, Levita dà forma a una evoluzione del marchio, che è essenzialmente “visione”, astrazione iconica: dentro una cornice circolare, un intarsio di tagli e incastri quadrettati si struttura in una geometria optical. Con un tipico effetto di instabilità percettiva, la giustapposizione di forme regolari e di linee colorate lascia emergere, al centro, la lettera H. Una texture dinamica, screziata di rosa, argento, rosa, turchese, per un font che è l’anima grafica del marchio.
Il progetto viene presentato in anteprima, a Palazzo Harmony, domenica 23 settembre 2012. Durante un talk gli ospiti introducono l’opera, raccontando questa nuova esperienza tutta italiana, a cavallo tra fashion e ricerca artistica: intervengono Alessandra e Paolo Borzacchiello, Mariangela Levita, Rosanna Moretti, curatrice di Vision, e i critici Eugenio Viola e Adriana Rispoli, con Chiara Trofino, direttore editoriale WHP, a moderare l’incontro.
– Helga Marsala
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