Abramovich divorzia dalla gallerista Dasha Zhukova. Quale futuro per Garage e collezione?
Roman Abramovich e Dasha Zhukova, tra i massimi collezionisti al mondo di arte contemporanea, hanno annunciato il loro divorzio. In ballo una collezione d’arte stratosferica e i due musei di Mosca e San Pietroburgo, finanziati da Abramovich e diretti dalla Zhukova…
Roman Abramovich e Dasha Zhukova, la coppia più influente di Russia, anche nell’arte, dopo 10 anni di matrimonio e due figli hanno annunciato a sorpresa la separazione. Una notizia apparentemente confinata nell’ambito del gossip, che invece riguarda da vicino anche il mondo dell’arte. Con un patrimonio stimato intorno ai 7,6 miliardi di dollari, Abramovich è tra i collezionisti d’arte più importanti del sistema dell’arte internazionale inserito dal 2008 stabilmente nelle prime tre posizioni dell’ARTnews Top 200 Collectors, la classifica che annualmente incorona i personaggi più influenti dell’art-world. Passione o voglia di entrare nel business dell’arte che è notevolmente cresciuta per Abramovich proprio in seguito al suo matrimonio con la Zhukova, figlia di uno dei petrolieri più ricchi di Russia, gallerista e grande collezionista d’arte, impegnata in prima linea nel settore, sia dentro che fuori i confini nazionali.
IL GARAGE MUSEUM OF CONTEMPORARY ART
Il nome di Dasha Zhukova è strettamente legato a quello che oggi viene considerato il centro d’arte contemporanea più importante della Russia: il Garage Museum of Contemporary Art, anche conosciuto come Garage Gorky. Un progetto museale innovativo, firmato dall’archistar Rem Koolhaas ed inaugurato appena due anni fa. Il museo nasce dalla riconversione del Vremena Goda, famoso ristorante modernista sovietico abbandonato da oltre due decenni e trasformato in uno museo contemporaneo di 5.400 metri quadrati con cinque gallerie espositive, un auditorium, spazi educativi con un centro creativo per bambini, una libreria e una caffetteria. Oltre alla collezione privata dei coniugi Abramovich, il museo ospita mostre di artista internazionali come la recente mostra di Takashi Murakami ed eventi d’arte contemporanea di primo piano come Triennial of Russian Contemporary Art, la cui ultima edizione è stata al centro di numerose polemiche per la partecipazione di alcuni artisti provenienti dalla Crimea. Oggi il Garage è una realtà talmente consolidata che appena un anno fa ha inaugurato una seconda sede a San Pietroburgo, il cui progetto è stato firmato dallo studio di architettura newyorkese WORKac.
IL RUOLO NEL SISTEMA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
Che i coniugi Abramovich siano stati bravi a costruire una rete importante di rapporti internazionali lo si evince già dalla lettura dell’Advisory Council del Garage Museum in cui sono presenti le persone più influenti del sistema dell’arte contemporanea: Da Michael Govan, CEO e Direttore del LACMA, Los Angeles a Glenn D. Lowry, direttore del MoMA di New York, da Beatrix Ruf, direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam ad Hans Ulrich Obrist, Direttore dei progetti internazionali alla Serpentine Gallery di Londra. Del resto, anche la Zhukova oltre ad aver fondato il Garage e ad essere direttore creativo di New Holland Island, il nuovo spazio espositivo a San Pietroburgo, dirige la rivista di moda POP e il Garage Magazine con un focus sui rapporti tra arte e moda che vanta tra i suoi collaboratori personaggi del calibro di Jeff Koons, Damien Hirst, Marc Jacobs, John Baldessari and Patrick Demarchelier. Dasha fa, inoltre, parte del Board of Trustees del Metropolitan Museum di New York e del LACMA di Los Angeles.
Il DIVORZIO E IL PATRIMONIO
E che agli Abramovich stia a cuore tutelare il loro ruolo pubblico, anche in un momento così delicato, si evince dalla nota congiunta emessa dalla ormai ex coppia. “Dopo 10 anni insieme, abbiamo preso consensualmente la difficile decisione di separarci ma rimaniamo grandi amici, genitori presenti per i nostri bambini e soci nei progetti che abbiamo sviluppato insieme”, si legge nel comunicato ufficiale. Il divorzio con Dasha Zhukova è il terzo per Roman Abramovic. Per sposare la gallerista il miliardario russo aveva divorziato nel 2007 dalla seconda moglie Irina Malandina, da cui aveva avuto 5 figli, garantendole una buonuscita di 300 milioni di dollari, mentre il primo matrimonio con Olga Yurevna Lysova risale al 1987.
– Mariacristina Ferraioli
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