Fantagraphic. Un bilancio del fumetto italiano nel 2017

Dicono che dicembre sia tempo di classifiche e rendiconti, e così ne abbiamo approfittato per rivivere insieme alcune tra le fasi e i risultati più importanti del fumetto italiano, in questo 2017 ormai agli sgoccioli. Nuove realtà editoriali, riedizioni di opere passate e festival dai grandi numeri, a testimoniare la crescita di un settore culturale in felice espansione.

Il 2017 è stato un anno generoso per il fumetto italiano. Tante novità, a partire forse da quella che più è girata sul web esaltando gli appassionati: la fine della collaborazione di Igort in qualità di direttore editoriale per Coconino, e l’entrata di Ratigher, con un manifesto programmatico snello e freschissimo, fatto di nuovi autori, nuovi formati e sfide editoriali che non mancheranno di avere felici ripercussioni su tutta la scena.
Lo stesso Igort, d’altro canto, da insaziabile traghettatore qual è, nel 2017 ha dato vita a una casa editrice tutta sua, la Oblomov Edizioni, novità anch’essa già capace di sfornare in pochi mesi diverse uscite interessanti e curatissime.
Tra le realtà editoriali capaci di attestarsi a pieno titolo c’è invece la torinese Eris Edizioni, nata nel 2010 ma attiva in maniera metodica nel fumetto dal 2013, e che dopo un primo periodo di esplorazione – spesso oltre i confini del fumetto nazionale – è riuscita quest’anno a regalare al pubblico italiano autori eccellenti, dimostrando un evidente sforzo nel lavoro di ricerca (come nel caso del recupero delle opere del Prof. Bad Trip) e nella traduzione di testi stranieri – aspetto quest’ultimo affatto scontato.

Kazuo Kamimura - L'Età della Convivenza (J Pop, 2017)

Kazuo Kamimura – L’Età della Convivenza (J Pop, 2017)

FUMETTO CLASSICO E RECUPERI DAL PASSATO

Ma il 2017 è stato un anno felice anche per fumetti classici e manga. Tante le novità a riguardo, con i risultati migliori ottenuti da Hikari Edizioni e J-Pop: la prima specialmente con l’opera in tre volumi Aula alla deriva di Kazuo Umezu, la seconda con le opere di Kazuo Kamimura, finora inedite in Italia.
Un plauso particolare meritano anche le riedizioni di opere passate, o il recupero di autori accantonati ma che pure hanno avuto un ruolo cruciale nell’evoluzione del fumetto nazionale: fra tutti Psycho, la raccolta dal già citato Prof. Bad Trip, La Trilogia di Guido Buzzelli, e il prezioso volume Jacovitti. Il teatrino perpetuo, che ripercorre, tra saggi e interventi, l’opera e la figura dell’artista molisano. Tre lavori che dimostrano la volontà, da parte del fumetto contemporaneo italiano, di farsi carico di un passato spesso sepolto nella cultura di genere o nascosto nelle nicchie delle produzioni indipendenti, rispolverandolo e proponendolo a un pubblico nuovo, vasto, e forse più maturo.

Lucca Comics & Games 2017, photo Stefano Dalle Luche

Lucca Comics & Games 2017, photo Stefano Dalle Luche

I FESTIVAL NAZIONALI

Alle ottime proposte editoriali di questo 2017 (di cui parleremo nella classifica dei migliori fumetti tra qualche giorno) si aggiungono inoltre i bei risultati dei festival, immancabili momenti di incontro in cui la comunità di fumettisti italiana dimostra sempre il suo punto di forza migliore, ovvero la collaborazione e il gioco di squadra tra professionisti.
Gli eventi di spicco li conosciamo, sono quelli di sempre e che da anni ci regalano momenti di alto interesse: BilBOlBul (quest’anno più ridotto nei numeri e mirato nella qualità), Treviso Comic Book Festival (con oltre 36.000 visitatori nel 2017), ma soprattutto Lucca Comics & Games, che anche in questa occasione si è attestata come la manifestazione dedicata al fumetto più grande d’Italia: solo in questa edizione l’evento ha raccolto 700 espositori, 90 location all’interno della città per un totale di oltre 240mila biglietti venduti nei cinque giorni.
Numeri, sommati alle vendite dei fumetti nelle librerie (librerie generaliste, non più solo specializzate), che attestano un fenomeno ben visibile da qualche anno: la presa di forza di un settore culturale non più solo relegato a una cerchia di intellettuali, ma aperto al mercato e quotato definitivamente tra le arti rispettabili.

Alex Urso

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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