Pittura Futura – Ipotesi pittoriche di future visioni

Informazioni Evento

Luogo
RIVOLI2 - FONDAZIONE PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Via Rivoli 2 (MM Lanza), Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì 16.00-19.00; sabato 15.30 -19.30
In tutti gli altri giorni è possibile visitare la Fondazione su appuntamento

Vernissage
04/05/2016

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

Progetto promosso da Ritorni al Futuro – palinsesto primavera Comune di Milano
Con il patrocinio di Regione Lombardia / Accademia di Brera
Con il sostegno di Navigando Turismo e Cultura.

Generi
arte contemporanea, collettiva

Il progetto espositivo Pittura Futura ideato, promosso e curato dalla Fondazione Rivoli2 in collaborazione con il Prof. Roberto Casiraghi e la Scuola di Pittura dell’Accademia di Brera, promosso da Ritorni al Futuro – palinsesto primavera Comune di Milano, presenta un gruppo di giovani artisti selezionati sulla base delle loro ricerche nell’ambito della materia pittorica.

Comunicato stampa

Il progetto espositivo Pittura Futura ideato, promosso e curato dalla Fondazione Rivoli2 in collaborazione con il Prof. Roberto Casiraghi e la Scuola di Pittura dell’Accademia di Brera, promosso da Ritorni al Futuro – palinsesto primavera Comune di Milano, presenta un gruppo di giovani artisti selezionati sulla base delle loro ricerche nell’ambito della materia pittorica; Flavia Albu. Alessio Binda, Lorenzo Bellini& Roberto Carovilla, Jaco Caputo, Stefano Ceccatiello e Mattia Rossi sono i sette giovani artisti nati negli anni 90’ che lavorano sulla pittura come campo di ricerca tra percezione e senso.
Le loro individualità rivelano un’appartenenza al linguaggio pittorico tra marginalità e sintesi espressiva con spirito agnostico e rinnovato coinvolgimento svincolato da posizioni storicizzate; aree e tracciati cromatici a sottolineare ipotesi future di visionari orizzonti.
Usare il termine astrazione per questa rassegna sarebbe limitativo; si tratta di dare, al di là delle categorie consuete, una versione della pittura di oggi che non si riconosca in formule acquisite ma tenti un percorso dall’incognita definizione dove i giovani artisti sperimentano il media pittorico come nel caso del duo Lorenzo Bellini & Roberto Carovilla che lavora a quattro mani sulla “ pelle della pittura” o di Alessio Binda che utilizza il colore in forma di luce con una video/sequenza composta da nove monocromi con 726 immagini di colori per ognuno o di Flavia Albu che indaga l’esistenza delle cose e la loro struttura attraverso la dinamicità della genesi delle forme; Jaco Caputo invece tratta la pittura come “evento delle forme “ mentre Mattia Rossi sperimenta trasparenza e opacità attraverso l’uso di macchie di colore pulsanti e leggere. Infine Stefano Cecatiello “scioglie” la forma esplorando il confine tra figurazione ed astrazione.
Testo critico in catalogo di Alberto Mugnaini

Pittura Futura è un progetto della Fondazione Rivoli2 sostenuta da Navigando Turismo e Cultura.

Pittura Futura – Ipotesi pittoriche di future visioni
Progetto promosso da Ritorni al Futuro – palinsesto primavera Comune di Milano
Con il patrocinio di Regione Lombardia / Accademia di Brera
Con il sostegno di Navigando Turismo e Cultura.

Artisti: Flavia Albu. Alessio Binda, Lorenzo Bellini & Roberto Carovilla, Jaco Caputo, Stefano Ceccatiello, Mattia Rossi

Opening
4 Maggio 2016 ore 18.30
Dal 5 maggio al 4 giugno 2016
Fondazione Rivoli2, via Rivoli 2 Milano

Orari: dal martedì al venerdì 16.00-19.00; sabato 15.30 -19.30
In tutti gli altri giorni è possibile visitare la Fondazione su appuntamento

Ingresso libero

Ufficio stampa
Simona Cantoni
cell.3423837100
[email protected]

Note biografiche artisti

Flavia Albu
Nata nel 1991, a Suceava, in Romania. Dal 1993 vive in Italia, dove dal 2007 al 2009 svolge gli studi professionali e, nel 2013, consegue la Maturità artistica presso il Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù" di Bergamo. Nello stesso anno, si iscrive al Triennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, che attualmente sta concludendo. Tra le esperienze più recenti si può citare la collettiva “Mnemon”, presso la Galleria Circuiti Dinamici (Ex Bertolt Brecht).
Progetto:
Dal contatto sperimentale ed affettivo con la materia e gli elementi della pittura, sorgono immagini ambigue, spesso organiche, inconcluse e divenienti. In un’attività pittorica che costituisce una domanda fondamentale circa l’esistenza delle cose, la loro struttura e la loro modalità di esistere ed entrare in rapporto con l’osservatore, emerge l’importanza del momento aperto, erotico e dialettico della genesi delle forme. La ricerca è quella di una dimensione veritativa profonda nella dinamicità, nei percorsi e nell’intrinseco significato della vita estetica.

Alessio Binda
Alessio Binda nasce a Locarno in Svizzera. Da quattro anni vive e lavora a Milano, dove ha frequentato il triennio di Pittura con il professor Maurizio Arcangeli presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Attualmente frequenta il corso del biennio di pittura con il professor Italo Bressan.
Mostre: 2013 Swiss Hide, mostra collettiva presso la galleria Fuori Orbita di Locarno, curata da Joel Pfister (CH) 2014 Surfaces (Superfici), mostra collettiva presso lo spazio Polaresco di Bergamo, curata da Daniele Maffeis. 2014 Collaudo, mostra collettiva presso lo spazio occupato Rimaflow a Milano, curata da Maurizio Arcangeli. 2015 Sfase, mostra collettiva indipendente e residenza di un mese, curata da Gloria Paolini, Elena D’Angelo, Elisa Lemmo, Silvio Espinosa, Giorgia Quadri.
Progetto:
Chromatic game è un video/sequenza composto da nove monocromi con 726 immagini di colori ognuno, lanciate molto veloce. Le cromie scelte hanno come punto di riferimento delle bandiere. Con il cambiare dei colori riconosciamo o meno le tinte di queste bandiere, spingendoci ai loro limiti di distinguibilità. I nostri occhi vanno a scorgere lo stendardo per poi subito perdersi nell’espressività del colore. Ad essere preso in causa però non è la bandiera ma il colore in quanto tale: fino a che punto ad esempio possiamo dire che quello che vediamo è un rosso? Fino a che punto siamo influenzati dall’idea che abbiamo di quel colore?

Jaco Caputo
Jaco Caputo nasce a Milano il 6 gennaio 1991. Dal 2013 frequenta la scuola di pittura dell’Accademia di Belle Arti a Milano. Da settembre 2015 a Maggio 2016 partecipa all’ Erasmus in EESAB- European Academy of Art in Bretagna. Nel luglio del 2014 prende parte ad una collettiva “Senza Piani “ a cura del collettivo Neonart in via Conte Rosso 20 a Milano

Progetto:
La mia ricerca è rivolta principalmente all’ intenzione di seguire una forma, un movimento, un gesto, un ritmo di qualcosa che si crea naturalmente; seguire un armonia che cresce nello spazio. La forma e il colore donano trasparenza, meditazione, generano delle sovrapposizioni e delle intuizioni fantastiche che rimandano ad un'altra forma (o colore) provocando un evento.

Bellini&Carovilla
Carovilla Roberto e Bellini Lorenzo sono nati rispettivamente nel 1990 e nel 1991 entrambi a Milano dove vivono e lavorano. Collaborano come duo artistico da un anno. Entrambi hanno frequentato il Triennio di pittura presso l’Accademia di belle arti di Brera. Come coppia hanno partecipato nell’ anno 2015 a: VIDEOZERO 1999|2015 presso Fondazione Rivoli2 a Milano e alla mostra collettiva: SFaSE presso le ex Cartiere Paolo Pigna di Alzano Lombardo.
Progetto:
La serie “M E X I C A N B O C H O R N O” è nata da della stratificazione di materiale pittorico e plastico che dà forma a delle superfici dall’aspetto molle e flaccido, questi “elementi” una volta che si sono condensati in una forma diventano “sinuosi stracci mosci” ; la loro natura pittorica si declina in quella scultorea in una sorta di piacevole fiacchezza

Stefano Cecatiello
Stefano Cecatiello è nato nel 1992 a Segrate. Vive e opera a Milano dove frequenta il Biennio di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Mostre collettive: Bergamo, 2014 Spazio Polaresco “Surfaces” a cura di Daniele Maffeis. Milano, 2013 ex Chiesa di San Carpoforo, esposizione dei finalisti del premio “Paolina Brugnatelli”. Premi: Milano, 2015 Spazio Oberdan, vincitore premio “Ricoh” sezione fotografia, a cura di Milo Goji. Torino, 2014 ex carcere Le Nuove, “The Others art fair”, selezionato per il premio “Rock the Academy” a cura di Olga Gambari. Residenze: Alzano Lombardo (Bg), 2015 Ex cartiere Pigna (spazio F.A.S.E), “SFaSE” progetto di residenza artistica e mostra a cura di Elena D’Angelo, Silvio Espinosa, Elisa Lemmo, Gloria Paolini, Giorgia Quadri.
Progetto:
La mia ricerca nasce dalla necessità di esplorare il limite tra astrazione e figurazione, cercando di rimanere tra le due “dimensioni” pittoriche per trovare un punto di contatto. Ho combinato una pittura che fa sparire la superficie del dipinto come il trompe l’oeil con una che invece gioca con l’evidenza della superficie, il monocromo. Sottovuoto la superficie del dipinto sembra aderire nel tentativo di espandersi all’interno di un contenitore invisibile.
Mattia Rossi
Mattia nasce in Sicilia, Trapani nel 1984. A Milano studia Regia e Produzione audiovideo presso lo IED. Partecipa al Workshop “Arti Future” presso Areaodeon, realizza un documentario sulla Finlandia, chiamato Kuopio, proiettato all’interno di una rassegna Cineclub DOCUMENTARIA presentata da Monkey Factory e Santeria. Nel 2010 si iscrive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 2012 realizza il videoclip degli Orange, Certosa. Nel 2013 Partecipa alla mostra collettiva Grafica in Opera con due incisioni calcografiche presso villa Gori a Massarosa (Lucca) e alla prima Biennale di Trapani con due lavori fotografici. Esce “Adjoin” un progetto di sperimentazione musicale (MM/SS) in collaborazione con Sergio Di Salvo. Nel 2014 consegue la laurea indirizzo pittura all’accademia di Belle Arti di Brera e si iscrive al Biennio. Espone all’interno dell’ex Studio di Piero Manzoni con una mostra collettiva “Amori Possibili”. Presenta il progetto MM/SS all’interno del Festival della Fotografia Europea 014 a Reggio Emilia e successivamente a Bruxelles presso il Cafè Central. Espone tre fotografie al Museo Magi 900 (Pieve di Cento, BO) all’interno della collettiva “Nuovi Sguardi”.
Progetto:
Una pittura non oggettiva, senza rigidità minimalistiche o preoccupazioni compositive preconcette e libera di svilupparsi come energia cromatica e luminosa, la mia opera, accoglie in partenza le suggestioni che provengono da artisti Color-Field: Helen Frankenthaler in particolar modo, e Mark Rotko...libera nella sua fluttuante ricchezza di segni e di colori, trasparenza e opacità, di stesure e macchie con rimandi a profondità virtuali. Tutti gli elementi hanno la stessa importanza, l’effetto è di una articolata interrelazione fra pulsioni cromatiche localizzate e iridescenze diffuse, fra zone di luce ed ombre filtrate attraverso i più diversi toni, fra centro e periferia. Tutto risulta immerso in una dimensione spazio-temporale sospesa, dove non c’è un prima e un dopo, un alto e un basso ma si avverte una tensione complessiva inafferrabile e nello stesso tempo nitida, una energia che si irradia in tutta la superficie dell’opera: un’atmosfera liquida ricca di tracce segniche che penetrano dentro l’opera.