La Puglia punta sul PIIIL. Presentato il piano strategico per la cultura della Regione
Presentato al Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo in Roma il progetto di investimenti in cultura della Regione Puglia tra il 2017 ed il 2027; una rigenerazione del sistema cultura nazionale che parte da una regione ricca di storia, bellezze artistiche, naturalistiche e prodotti enogastronomici di eccellenza.
La Capitale accoglie la seconda edizione di All Routes Lead to Rome, manifestazione quest’anno dedicata all’economia della bellezza dello splendido patrimonio che pervade il nostro territorio. La giornata inaugurale è dedicata alla Puglia con la presentazione del PIIIL (Verso l’Economia della Felicità – PIIIL Cultura in Puglia), un acronimo che fa il verso al PIL economico, e giocando sulle iniziali dei suoi temi principali, regala alla Puglia l’onore di essere la prima regione italiana ad aver redatto un piano strategico dedicato alla cultura. Un progetto lungimirante che si radica su cinque temi fondamentali alla base del lavoro sul territorio pugliese: Prodotto, Identità, Impresa, Innovazione, Lavoro, coordinate da Francesco Cascino, Alessandro Leogrande, Guido Guerzoni, Michele Trimarchi. Cinque tematiche del piano che, costituendo uno strumento mirato ad una migliore gestione del governo locale, hanno permesso, in un percorso partecipato tra Istituzioni, cittadini, imprese ed artisti, di valorizzare la regione e costituire un nuovo piano di impresa che volgesse lo sguardo su innovazione e formazione al fine di generare lavoro.
UN INVESTIMENTO IN 10 ANNI
Tante voci che cantano in un unico coro, quello della Cultura, per un investimento in 10 anni (2017-2027) di 400 milioni di Euro. La gestione operativa del Piano Strategico della Regione Puglia è stata affidata al Teatro Pubblico Pugliese che si è avvalso di figure specialistiche tra esperti e consulenti tecnici. Ma cosa ci aspetta nei prossimi anni in Puglia? Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura – Regione Puglia spiega: “Il problema dell’economia della Cultura e del Turismo in una regione come la Puglia non è un problema di risorse finanziarie, che vi sono e vi sono in abbondanza; l’elemento rilevante è la qualità della spesa, quindi questo piano nasce per qualificare la spesa nel settore della Cultura e del Turismo in maniera estremamente innovativa e importante. – e continua – La regione Puglia è l’unica regione italiana ad essersi data negli ultimi mesi una legge sulla partecipazione. Tutte le nostre azioni sono ispirate in questo senso. Pianificare la cultura non è facile”. La validità del piano è dimostrata dal successo di uno degli embrioni del PIIIL, le Biblioteche di Comunità, bando scaduto il 10 novembre scorso che ha visto la partecipazione di 180 progetti sull’intero territorio nazionale; una vittoria ottenuta grazie all’ascolto delle esigenze del territorio. In questo programma, il Teatro Pubblico Pugliese interpreta la nuova modalità d’azione in cui le istituzioni pubbliche e private concorrono muovendosi nella stessa direzione, lavorando su temi fondamentali, su progetti di sviluppo culturale di qualità.
TUTTE LE STRADE CONDUCONO IN PUGLIA
Pur essendo storicamente vero che tutte le strade portano a Roma, da questi dati sembrerebbe essere evidente che tutte le strade conducono in Puglia. Come sottolineato da Carmelo Grassi, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese: “Condividere e futuro sono le due parole di cui il nostro paese ha bisogno; sulla cultura la Puglia ha lavorato molto negli ultimi 10 anni diventando un caso di eccellenza a livello europeo. Questi risultati, misurati e certificati da numerosi studi, sono alla base del documento che oggi presentiamo e sono sotto gli occhi di tutti. Oggi da questo punto in poi guardiamo al futuro. L’amministrazione regionale ha scelto di farlo con un metodo che è anche sostanza”.
L’introduzione del concetto di piano di gestione è un punto rilevante del programma culturale: un’amministrazione della cultura secondo ambiti territoriali che tengano conto del contesto in cui i beni sono inseriti, assieme ad una gestione proattiva, più marcata, fa sì che la cultura sia maggiormente partecipata. Un’inversione di tendenza che vuole sfatare il famoso detto che “con la cultura non si mangia” ed alimentare un’unica strategia di gestione del Paese così da fare impresa creando grandi opportunità di sviluppo del territorio. Una via comune, come evidenziato da Paolo Ponzio, Coordinatore Piano Strategico della Cultura per la Puglia, in cui ciascuno può essere protagonista, in cui “la cultura deve essere riconsiderata la ricchezza del Paese, l’Italia deve ridiventare ciò che è” recuperando il concetto di identità che non deve essere intesa solo come memoria del tempo che fu, ma quale memoria dell’oggi di quel messaggio che la storia può tramandare ai posteri.
L’ispirazione del piano strategico parte dalla vocazione della Puglia, dalla sua posizione nel Mezzogiorno, Mediterraneo e Mondo, tre luoghi dello spirito a cui si uniscono Madre e Mare, luoghi ancestrali che creano e nutrono; una regione che rappresenta un museo diffuso in cui incontrare arte, archeologia, spettacolarizzazione, prodotti enogastronomici ma anche luoghi in cui stare con se stessi dedicandosi al proprio benessere. Un bene di tutti da costruire con l’aiuto di tutti.
-Ilenia Maria Melis
http://www.piiilculturapuglia.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati