Licenziamenti in vista alla Fondazione Torino Musei. E chiude la Biblioteca d’Arte della GAM
A pochi giorni dal Natale, rischiano il posto di lavoro 28 dipendenti museali della Fondazione Torino Musei che chiuderà la Biblioteca d’Arte della Gam. Il sindacato dei lavoratori lancia un appello su Change.org
Pochi giorni fa il nuovo allestimento permanente della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ha spiazzato tutti per l’uso dei colori. Ma c’è qualcosa che ha sconcertato maggiormente e non positivamente. “Non si sarebbe potuto fare questo riallestimento senza la nostra biblioteca”. Ha detto la sua Direttrice Carolyn Christov-Bakargiev a margine dell’inaugurazione. Peccato che proprio quella biblioteca chiuderà e con lei i suoi 6 dipendenti che, durante la presentazione stampa del 19 dicembre, si sono fatti sentire insieme ad altri lavoratori della Fondazione Torino Musei che rischiano il posto di lavoro a pochi giorni dal Natale, denunciando di aver appreso tutto solo a mezzo stampa. “Il consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei, in seguito a tagli alla cultura operati dall’attuale amministrazione comunale, ha deliberato di chiudere i servizi relativi a Borgo Medievale, Biblioteca d’Arte, Archivio Fotografico e Museo Diffuso della Resistenza”, si legge nella petizione lanciata su Change.org dalla R. S.U. della Fondazione Torino Musei.
NESSUN PROGETTO CONCRETO
“Il Borgo verrà restituito alla città senza nessun progetto concreto (si parla di un parco tematico), la Biblioteca e la Fototeca verranno chiuse e il Museo Diffuso della Resistenza verrà tagliato e forse integrato nel Polo del ‘900”. Già nel 2015 l’allora presidente della Fondazione a cui fanno capo Gam, Mao – Museo d’Arte Orientale, Palazzo Madama e Borgo Medievale, Patrizia Asproni – dimessasi nell’ottobre 2016 – per ovviare ai tagli comunali, impose alla Biblioteca d’Arte della GAM un orario ridottissimo che provocò la mobilitazione degli Studenti di Storia dell’Arte dell’Università di Torino: noi stessi di Artribune, in quell’occasione, gli abbiamo dato voce sulle nostre colonne. Ora, il problema si ripresenta in maniera ben più grave se, alla chiusura della biblioteca e al trasferimento della sua ingente collezione di 140mila volumi in un luogo ancora imprecisato, va ad aggiungersi il licenziamento di 28 dipendenti museali, con avvio formale della procedura il prossimo 28 dicembre. “Fondazione Torino Musei ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 28 lavoratori”, si legge ancora nell’appello diramato dai sindacati dei lavoratori, “nello specifico 13 al Borgo Medievale, 6 Biblioteca d’Arte Gam, 6 Fototeca, 3 in distacco al Museo Diffuso della Resistenza”.
LE PAROLE DELL’ASSESSORE
Una modalità non condivisa dall’Assessore alla Cultura del Comune di Torino Francesca Leon, tra i soci della Fondazione Torino Musei: “il consiglio di amministrazione per garantire continuità aziendale ha adottato un piano”, ha ribadito sempre in occasione della presentazione stampa del nuovo allestimento della GAM, “ma questo piano deve passare dalla concertazione con i dipendenti”. Prefigurando una soluzione con il futuro cambio di governance che allargherà il raggio d’azione della Fondazione a tutta la Regione Piemonte, permettendogli di affiancare la gestione dei musei civici a quella dei musei regionali, con conseguente ricollocazione dei dipendenti. “Il nuovo Statuto inizierà con l’apertura del Museo di Scienze Naturali nella primavera del 2019”, ha aggiunto Leon, che ha così concluso l’intervento: “Bisogna lavorare con gli enti soci per arrivare a quella data”.
– Claudia Giraud
https://www.change.org/p/no-ai-licenziamenti-della-fondazione-torino-musei
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