Art Berlin. Intervista alla direttrice Maike Cruse

Dopo aver anticipato i contenuti della nuova fiera berlinese, abbiamo incontrato la direttrice del neonato appuntamento fieristico, a qualche ora dall’opening ufficiale.

Dal 14 al 17 settembre 110 gallerie, provenienti da 16 Paesi del mondo animano l’intera scena artistica di Berlino. Fra questa rosa di prescelti, settanta gallerie che negli scorsi anni hanno partecipato ad Abc ora hanno deciso di aderire anche ad Art Berlin. Inoltre si è deciso di aggiungere veri e propri neofiti, venti in tutto, che aderissero al programma per la primissima volta. Senza escludere l’arte moderna che alternativamente espanderà diversi segmenti/aree presenti in fiera. Come sostiene la direttrice di lungo corso, anche se di nuova nomina, Maike Cruse, Art Berlin è una fiera dell’arte regionale che trova luogo in uno dei terrari più produttivi di tutte le capitali, Berlino. Forse, uno degli elementi di costante permanenza degli artisti in città è la vicinanza, in termini di collaborazione e dialogo, tra questi ultimi e i galleristi berlinesi. Sebbene, però, Art Berlin sia a tutti gli effetti una fiera locale, le premesse per rappresentare un modello di avanzamento, rispetto alla fiera business-oriented, sono molteplici. Nuove voci artistiche si stanno per levare dal coro di artisti già noti, saranno i primi a essere presentati attraverso performance, innumerevoli studio visit e molti, davvero moltissimi talk.

Art Berlin 2017. Photo Stefan Korte

Art Berlin 2017. Photo Stefan Korte

L’INTERVISTA

Quale elemento consente a Berlino di essere una città sempre rinnovata, inesplorata e in crescita per l’arte contemporanea?
Berlino è una città di artisti e uno dei principali luoghi di produzione dell’arte mondiale. Il migliore dialogo e il più lungo discorso sulla contemporaneità si possono instaurare una volta che gli artisti trovano terreno stabile per pensare e creare. E questa atmosfera molto speciale rimane l’unico attrattore a incrementare il richiamo per curatori e collezionisti, così come per nuovi artisti in città.

Secondo la tua opinione, come è cambiato, negli ultimi cinque anni, il mercato dell’arte a Berlino?
A Berlino non appartiene un mercato dell’arte, per tradizione, ma moltissimi collezionisti si sono trasferiti in città negli ultimi anni e ci sono molte persone giovani che stanno cominciando a comprare. A Berlino il mercato dell’arte è giovane e dunque sta crescendo.

Ritieni che le gallerie emergenti e gli spazi indipendenti che caratterizzano la scena indipendente e di ricerca di Berlino possano sempre più unirsi, in una previsione di lungo termine, ai programmi o alle diverse sezioni della fiera? Esiste una reale, contemporanea e segreta controcultura d’avanguardia in città?
Ogni anno censiamo nuove gallerie e nuove aperture in città. Siamo stati felici di includere molte di esse all’interno di una nuova griglia di selezione di Art Berlin. I partecipanti al loro esordio includono: Gillmeier Rech, Leslie, Weiss Berlin e Sandy Brown, senza contare che prendono parte a questa rassegna molte entità emergenti a diversi livelli come Deborah Schamoni, Tobias Nähring e KM, per nominarne alcuni.

Art Berlin 2017. Photo Stefan Korte

Art Berlin 2017. Photo Stefan Korte

Come si è sviluppata la cooperazione con Art Cologne?
È cominciato tutto esattamente come parte di una collaborazione, ovvero abbiamo iniziato a fondare una nuova fiera dell’arte nella quale Koelnmesse si è posto come organizzatore, mentre un team berlinese ha letteralmente portato avanti la fiera. Unendo le forze abbiamo dato vita a sinergie complete, mettendo a disposizione le reciproche competenze per rafforzare il mercato dell’arte.

Quale tipologia di evoluzione, di sviluppo o di traduzione rappresenta Art Berlin nei confronti della precedente Abc Art Berlin Contemporary?
Abbiamo sviluppato Art Berlin, trasformando Abc in una fiera dell’arte maggiormente classica. Dove, come tipicamente accadeva ad Abc, i visitatori fruivano di mostre personali, di approfondimenti singoli, attraverso format standard per piccole mostre, oggi invece si possono vedere e attraversare nuovi stand all’interno dei quali le gallerie presentano diversi artisti appartenenti al loro programma.

In termini di presenze e di programmi espositivi come si relaziona Art Berlin con la Gallery Weekend?
La seconda prende avvio a maggio all’interno di cinquanta gallerie berlinesi, nei loro spazi che ospitano diversi invitati speciali, mentre Art Berlin e il suo peculiare fine settimana dedicato all’arte hanno luogo a settembre. Credo sia giunto il tempo di arrivare a coincidere con la Berlin Art Week, di modo da caratterizzare non solo la scena locale, ma anche le gallerie internazionali all’insegna di un appuntamento riunificato a Berlino.

Ginevra Bria

Berlino // dal 14 al 17 settembre 2017
Art Berlin
STATION BERLIN
Luckenwalder Straße 4–6
http://artberlinfair.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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