Si avvicina la The Others Fair a Torino. Nuova sezione Specific con 15 realtà sperimentali
Sale operatorie e ambulatori di un ex ospedale accoglieranno la prima edizione della sezione della fiera torinese dedicata a 15 interventi site specific di altrettanti spazi di ricerca e sostegno ai giovani artisti.
Con l’avvicinarsi dell’art week torinese, cominciano a delinearsi meglio i contorni delle fiere collaterali (The Others, Flashback, Paratissima, FLAT, DAMA) che andranno ad affiancare Artissima, prevista, come di consueto, all’Oval di Lingotto, dal 3 al 5 novembre.
L’INDIPENDENTE E SPERIMENTALE “THE OTHERS”
Cominciamo da The Others, la rassegna indipendente e sperimentale promossa da una non profit in programma dal 2 al 5 novembre: di lei vi avevamo già anticipato la sua estensione negli spazi al primo piano dell’ex Ospedale Regina Maria Adelaide con la nuova sezione SPECIFIC, dedicata a 15 interventi legati al contesto dello spazio ospitante. “SPECIFIC nasce da una riflessione sull’identità di The Others”, spiega ad Artribune il comitato curatoriale della fiera, composto da Bruno Barsanti, Ludovica Capobianco e Greta Scarpa, al secondo anno di mandato, “sulla natura di un progetto da sempre orientato a occupare e offrire al pubblico, attraverso l’arte, luoghi fortemente caratterizzati, carichi di una storia particolare, che ancora riecheggia quando li si attraversa”. Luoghi unici come le ex Carceri Le Nuove che hanno accolto The Others dal 2011 al 2015 e ora come questo edificio inaugurato nel 1887 nel cuore di Borgo Rossini, lungo la “rive gauche” della Dora. “Per questa edizione, l’apertura del primo piano dell’Ex Ospedale Maria Adelaide, dismesso solo un anno fa, ci ha dato la possibilità di scoprire una serie di stanze – ex sale operatorie, ambulatori, sale di sterilizzazione, ma anche sale d’attesa e aule didattiche – che ancora conservano i segni della loro precedente funzione”, continuano i tre curatori. “Abbiamo subito colto in questi ambienti, che potremmo definire “estremi”, un’opportunità per entrare in dialogo con il lato più nascosto dell’Ex Ospedale e svelare una parte del suo vissuto. Per questo abbiamo scelto 15 diverse realtà del panorama internazionale che potessero cogliere questa sfida e questo stimolo per sviluppare dei progetti unici, site e context specific”.
I PROTAGONISTI DELLA SEZIONE “SPECIFIC”
Spazi indipendenti, collettivi curatoriali, piattaforme di ricerca e sostegno ai giovani artisti, luoghi di sperimentazione, project room: i protagonisti di SPECIFIC sono AC Institute di New York, Agreements To Zinedine di Milano, C.R.A.C. – Centro di Ricerca per le Arti Contemporanee di Lamezia Terme, CultRise di Roma, Curate it Yourself di Parigi, DIENSTGEBÄUDE Art Space di Zurigo, Display di Berlino, Frantic Gallery – Tokyo, Ke’ch Collective di Marrakech, Limiditi – Temporary Art Projects di El Jadida (MA), Mindscape Universe di Berlino, Spazio Testoni di Bologna, SUPERDEALS di Brussels, Twenty14 Contemporary di Milano, Widmertheodoridis di Eschlikon (CH). L’edizione 2017 di The Others continua anche a interrogarsi sul tema del nomadismo culturale, declinato quest’anno nella sua relazione con la tecnologia, all’interno di una nuova edizione di ROUNDTABLE – la giornata dedicata al confronto – intitolata MEDIASCAPES. Nuove geografie e confini tecnologici nell’arte contemporanea e curata da Caterina Molteni, curatrice indipendente e fondatrice di TILE project space (Milano). Attraverso una serie di conversazioni tra artisti, curatori e collezionisti, The Others rifletterà su come la pratica artistica si relazioni formalmente e concettualmente con gli interrogativi della realtà post-digitale, e su come il modo in cui produciamo, fruiamo e acquisiamo un’opera d’arte sia progressivamente cambiato.
– Claudia Giraud
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