Macron porta all’Eliseo la talentuosa Claudia Ferrazzi. Sarà il suo braccio destro per la cultura
Lascia Beppe Sala per Emmanuel Macron. Italiana, con una formazione all’estero e una carriera folgorante, Claudia Ferrazzi era appena arrivata a Palazzo Marino. Quando è arrivata la chiamata del neo presidente francese…
Una carriera esplosiva, tra l’Italia e la Francia, nel campo del management culturale. Claudia Ferrazzi, nata a Bergamo 40 anni fa – una Laurea allo IULM in Relazioni Pubbliche, un master in politica europea a Bruxelles e l’ingresso all’École Nationale d’Administration – fa le valige e lascia Milano, in direzione Parigi. L’aveva voluta con sé il Sindaco Beppe Sala, per via della sua esperienza manageriale di livello internazionale, nel ruolo strategico di responsabile per il settore Marketing Territoriale: lo scorso 3 marzo era arrivata la nomina, dopo la pubblicazione di un bando e il vaglio delle varie candidature. Nemmeno tre mesi di lavoro ed è arrivata un’altra offerta, ancora più prestigiosa. Claudia Ferrazzi è stata scelta dal neo Presidente francese Emmanuel Macron per occuparsi di cultura nel suo staff. Sarà uno dei suoi più stretti collaboratori e dovrà, naturalmente, relazionarsi con la Ministra Françoise Nyssen, figura di spicco dell’editoria francese, nominata la scorsa settimana insieme all’intera squadra di governo. Una vecchia conoscenza per Macron: i rapporti con lei e col marito Fabrice Bakhouche risalgono al periodo 2007-2011, quando Ferrazzi aveva ricevuto un incarico all’Ispezione generale delle finanze e Macron portava avanti la sua attività politica nell’entourage di Hollande, che lo avrebbe poi scelto come Ministro dell’Economia.
DAI VERTICI DEL LOUVRE ALL’ELISEO
Con un inizio nel settore della consulenza in strategia e organizzazione, lavorando negli uffici parigini di Cap Gemini Ernst & Young e Boston Consulting Group, Claudia Ferrazzi nel 2006 inizia l’esperienza nel settore pubblico al Ministero francese dell’Economia e delle Finanze, dove si è occupata di gestione amministrativa e finanziaria e della riforma della gestione delle risorse umane. Chiamata poi ai vertici del Louvre, ci è rimasta tre anni – dal 2011 al 2013 – col ruolo di vice amministratore generale. Quindi il ritorno in Italia, a Roma, assunta nella segretaria generale all’Accademia di Francia. A seguire incarichi all’Unesco e nel Cda della Galleria degli Uffizi a partire dal 2015.
In un’intervista al Sole 24 Ore commentava così la situazione italiana: “Vede, in Italia c’è un problema fondamentale per i giovani: non esiste un meccanismo di selezione. In Francia, invece, esiste un sistema scolastico che seleziona davvero, permettendo anche a un giovane di arrivare a ruoli di vertice. Io ad esempio ho fatto la Scuola nazionale di amministrazione, un istituto di formazione dell’alta funzione pubblica francese. Dopo questo biennio, anche se hai solo 25 o 30 anni, puoi aspirare subito a un posto di quadro superiore“. Formazione, primi passi nel mondo del lavoro e incarichi di prestigio: tutto è arrivato all’estero, scegliendo la Francia come seconda casa e solo dopo ricevendo attenzione dall’Italia. Ma è ancora lì, sul suolo francese, che arriva la nuova grande opportunità. Al fianco del Presidente, suo coetaneo, ambizioso, talentuoso, determinato ed evidentemente assai attento al tema della cultura. Due nomine in una settimana, entrambe promosse a pieni voti.
– Helga Marsala
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