Arcipelago Italia: Mario Cucinella lancia la call per il Padiglione alla Biennale di Venezia

C’è tempo fino al 10 luglio per far pervenire proposte al curatore del prossimo Padiglione Italia, in vista della Biennale di Architettura di Venezia. Tra i criteri di selezione spunta l’ “empatia con i luoghi”.

Una settimana dopo l’esplicitazione delle linee guida destinate a tutti i curatori della 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, definite dal duo curatoriale composto dalle progettiste irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara, in concomitanza con il lancio del tema Freespace, arriva la call per Arcipelago Italia. L’architetto Mario Cucinella, incaricato dal MIBACT della curatela del Padiglione Italia, ha infatti avviato nei giorni scorsi un’indagine conoscitiva finalizzata all’individuazione di opere realizzate – o in corso di costruzione – capaci di porsi in coerenza con il progetto complessivo. Come già chiarito, la riflessione proposta in Arcipelago Italia sarà sviluppata “a partire dalla lettura scientifica del territorio sulla base di quattro tematiche trasversali: architettura e paesaggio, infrastrutture, società ed economia”. Le opere che singoli o associati – sia progettisti, sia committenti – potranno candidare, attenendosi allo specifico bando, dovranno essere “esempi che sottolineano il ruolo che l’architettura contemporanea può svolgere all’interno di insediamenti distanti dai grandi centri urbani ed estranei alle dinamiche delle città metropolitane, spesso percepiti come luoghi marginali e di passaggio, ma che possono riacquistare centralità nel dialogo tra nuove esigenze e stratificazione storica del paesaggio.”

Mario Cucinella Architects, Centro Arti e Scienza Golinelli, Bologna, Render night © Engram Studio

Mario Cucinella Architects, Centro Arti e Scienza Golinelli, Bologna, Render night © Engram Studio

AREE INTERNE PROTAGONISTE

Un’azione, dunque, esplicitamente rivolta verso le cosiddette “aree interne”, alle quali Cucinella ha fin da subito dichiarato di voler destinare un ampio focus all’interno del Padiglione Italia. Non a caso lo stesso viene ora presentato come un “laboratorio dinamico che concentra le sue azioni lungo lo spazio urbano costituito dalle aree interne del Paese, esemplificazione dell’identità italiana per estensione e stratificazione storico-culturale.” Identificate da verbi all’infinito, quattro sono le sezioni indicate nel bando. È ammessa la scelta multipla, fino ad un massimo di due categorie; eterogenee sono le scale di intervento, articolate in small – singolo manufatto -, medium – intero centro abitato – e large, con riferimento all’estensioni in due o più centri abitati.

Mario Cucinella Architects - Empatia Creativa - exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 - photo © Francesco Paolucci

Mario Cucinella Architects – Empatia Creativa – exhibition view at La Triennale di Milano, 2016 – photo © Francesco Paolucci

ABITARE – CONNETTERE – CONDIVIDERE – PROGREDIRE

Si potranno inviare candidature relative a “opere di architettura in cui venga esaltata l’armonia tra la componente umana e naturale del paesaggio, condizione essenziale per la resilienza dei territori” per la sezione “Abitare” e/o “infrastrutture e reti (materiali e immateriali) che connettono i centri abitati, finalizzate a migliorare l’accessibilità di luoghi potenzialmente isolati, garantendo la fornitura di servizi essenziali” per “Connettere”. E ancora, saranno oggetto di valutazione anche “realizzazioni che hanno un impatto sul tessuto sociale di un luogo, con l’intento di migliorare la qualità della vita e incrementare l’appetibilità per chi vorrebbe abitarvi”, per l’ambito “Condividere” e “opere che innescano dinamiche virtuose con i settori produttivi locali, perseguendo il benessere e lo sviluppo delle comunità secondo un approccio in cui l’innovazione supporta e amplifica il valore della tradizione” per “Progredire”. Le opere pervenute in seguito alla call, che ha esclusivo scopo di indagine e ricerca preventiva, verranno valutate sulla base di specifici criteri. Tra questi compare l’“Empatia con i luoghi”, intesa come “la capacità di integrarsi e interpretare l’identità dei siti, con i quali si stabiliscono legami virtuosi e imprescindibili.” Un concetto particolarmente caro a Cucinella, che lo scorso anno aveva presentato i cinque cantieri che il suo studio sta curando a Milano promuovendo la mostra Empatia Creativa.

– Valentina Silvestrini

www.mcarchitects.it

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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