Progettare il futuro: il design biodigitale di Pasquero e Poletto in tour tra Astana e Aarhus
Tre recenti progetti dello studio fondato dagli architetti Claudia Pasquero e Marco Poletto delineano possibili scenari della progettazione per gli anni a venire. Nel segno del design bio-digitale e sistemico.
Quando si dice un’ottima annata. È in ascesa la carriera di Claudia Pasquero, co-founder con Marco Poletto di ecoLogicStudio, practice crossmediale con sede a Londra, specializzata nel design bio-digitale e sistemico, in attività dal 2006. “Ridefinire la città come terreno fertile per l’allevamento di nuove pratiche per la sintesi degli ecosistemi agro-urbani” è uno degli obiettivi di questa realtà, che Artribune aveva presentato in occasione della curatela della mostra HORTUS (Hydro Organisms Responsive To Urban Stimuli) alla AA School of Architecture di Londra. In questo 2017 ritroviamo Claudia Pasquero in prima linea in numerose manifestazioni: oltre all’EXPO di Astana, in corso in Kazakistan, e ad Aarhus 2017 – European Capital of Culture, in Danimarca, sarà Head Curator della Biennale di Architettura di Tallinn, dal 13 settembre al 27 ottobre. Il suo nome, inoltre, è stato inserito nella Top 10 della Wired Smart List 2017. Niente male.
LAB, LIVING HUT E GARDEN HUT: TRE AMBIENTI PER UN PADIGLIONE
Ad Astana, dove l’Italia è rappresentata da un allestimento progettato da ADBR, ecoLogicStudio espone BIO.tech HUT, un padiglione prototipo di coltivazione delle alghe e abitazione del futuro. Il progetto – costituito da una scocca intelligente in lamierino microforato e un complesso sistema di tubi – svela come “addomesticare” i micro-organismi, mostrando le modalità attraverso le quali i batteri nutriti con l’anidride carbonica siano in grado di generare ossigeno e la biomassa possa essere poi trasformata in super-food ed elettricità.
LA PRIMA ARCHITETTURA VIVENTE AL MONDO
Nei suoi tre ambienti interconnessi, il BIO.tech HUT diviene uno strumento per sondare futuri scenari e promuovere l’emergere di una nuova e diversa narrazione per l’energia. Ad Aarhus, invece, lo studio presenta l’installazione Urban Algae Folly, la prima architettura vivente al mondo ad integrare la coltura di micro-alghe con la coltivazione digitale in tempo reale, e anche Aarhus Wet City, nuova interfaccia per la pianificazione. La figura di Claudia Pasquero, fiore all’occhiello della ricerca italiana, può in qualche modo essere paragonata a quella di Carlo Ratti, per l’impegno dedicato alla costruzione di nuovi paradigmi urbani autosufficienti integrati al mondo naturale.
-Giulia Mura
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