Verso la 16ma Biennale di Architettura: GRAFT curerà il padiglione tedesco

La Germania ha scelto: all’appuntamento con la Biennale di Architettura di Venezia si presenterà con una mostra dal titolo “Unbuilding Walls”, coordinata dallo studio di architettura GRAFT e dalla politica tedesca Marianne Birthler.

La risposta tedesca al tema guida della Biennale di Architettura 2018, Freespace, introdotto nel giugno scorso dal duo irlandese Yvonne Farrell e Shelley McNamara, sarà esplicitata nella mostra Unbuilding Walls, la cui curatela è stata affidata dal BMUB – German Federal Ministry for the Environment, Nature Conservation, Building and Nuclear Safety agli architetti Lars Krückeberg, Wolfram Putz e Thomas Willemeit dello studio GRAFT. I progettisti lavoreranno insieme a Marianne Birthler, commissario federale per la sicurezza statale dal 2000 al 2011, premiata per la sua attività con numerosi riconoscimenti. Il padiglione nazionale proporrà un’analisi dell’archetipo del muro, affrontando un tema che vedrà intrecciarsi il passato recente e l’esperienza di divisione del Paese europeo con la cronaca internazionale dei giorni nostri. “I muri dividono le persone l’una dall’altra. Possono essere espressione di divisione, di potere e di esclusione, ma anche di protezione”, indica l’abstract diffuso in concomitanza con l’annuncio della nomina. Nel padiglione tedesco, GRAFT e Marianne Birthler impiegheranno tale “espediente” destinando, come richiesto dalle due direttrici della prossima Biennale, particolare attenzione a “esempi eccezionali di design urbano e architettonico che affrontano aspetti di divisione e integrazione”.

GRAFT, UNA PANORAMICA DELLO STUDIO

Fondato nel 1998 a Los Angeles dagli architetti tedeschi Wolfram Putz (Kiel, 1968), Lars Krückeberg (Hannover, 1967) e Thomas Willemeit (Braunschweig, 1968), GRAFT opera in un’ottica interdisciplinare, con interventi su scale diverse, dall’hospitality all’urban Planning, dalle strutture residenziali agli spazi per il lavoro e per l’istruzione, e in varie parti del mondo. Ha all’attivo, infatti, progetti in Germania, Cina, UAE, Russia, Stati Uniti e Messico. Alla sede nordamericana si sono successivamente aggiunti gli uffici di Berlino, nel 2001, e di Pechino, nel 2004. Tra i numerosi premi assegnati a questo studio di architettura si segnala lo European Prize for Architect of the Year 2011, attributo, tra gli altri, anche ad Alessandro Mendini e a Bjarke Ingels.

PROROGATA LA SCADENZA DELLA CALL PER ARCIPELAGO ITALIA

Sul fronte nazionale, intanto, slitta al 30 settembre 2017 la deadline per la presentazione dei progetti – sia opere realizzate, sia in via di realizzazione – destinati alle aree interne italiane che saranno selezionati dall’architetto Cucinella. Arcipelago Italia, questo il titolo del padiglione affidato alla curatela del progettista che sta per inaugurare a Bologna il Centro Arti e Scienze Golinelli, intende infatti accogliere nel proprio percorso “esempi che sottolineino il ruolo che l’architettura contemporanea può svolgere all’interno di insediamenti distanti dai grandi centri urbani, spesso percepiti come luoghi marginali e di passaggio”. Lanciata nei mesi scorsi, la call è rivolta a singoli o associati, progettisti o committenti, autori di opere “coerenti con il tema e con gli obiettivi della ricerca.”

– Valentina Silvestrini

www.graftlab.com
www.mcarchitects.it

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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