È morto Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano. Fu lui a riportare l’Esposizione Internazionale del Design
Un incarico prestigioso da lui assunto con impegno e determinazione, con l'obbiettivo di rafforzare e allargare la presenza dell'istituzione nelle dinamiche della creatività italiana
“Una figura di riferimento del mondo imprenditoriale e associativo italiano che, con intelligenza e capacità, ha ricoperto con successo prestigiosi incarichi. Sotto la sua guida la Triennale di Milano ha rafforzato il proprio protagonismo sulla scena nazionale e internazionale“. Con queste parole il ministro dei beni culturali Dario Franceschini ha voluto ricordare la figura di Claudio De Albertis, da 5 anni presidente della Triennale di Milano, scomparso nei giorni scorsi dopo una lunga malattia. Un incarico prestigioso da lui assunto con impegno e determinazione, con l’obbiettivo di rafforzare e allargare la presenza dell’istituzione nelle dinamiche della creatività italiana e nello stesso tessuto socio-culturale milanese. Il suo maggior successo alla presidenza resta probabilmente il ritorno dell’Esposizione Internazionale Triennale, tenutasi dall’aprile al settembre di quest’anno con il titolo di 21st Century. Design After Design.
PRESIDENTE DI IN-ARCH LOMBARDIA
La grande lungimiranza lo portò ad aprire progressivamente la Triennale alla collaborazione dei privati, anche con la creazione sotto il suo mandato dell’associazione Amici della Triennale. Su un altro fronte, sempre molto in linea con i trend museali internazionali, ricade sotto la sua guida anche la risistemazione della Terrazza della Triennale con apertura del ristorante panoramico. Ma la presidenza dell’istituzione giungeva solo a coronamento di un’esistenza ricca di soddisfazioni sia sul fronte imprenditoriale che su quello socio-culturale. Sessantasei anni, genovese di nascita, De Albertis si era laureato in ingegneria al Politecnico di Milano, assumendo nel tempo incarichi come la presidenza dell’Assimpredil dal 1990 al 1996, o la vice presidenza dell’Ance che poi presiedette dal 2000 al 2006. Aveva ricoperto anche la presidenza della Sezione Lombarda di In-Arch, l’Istituto Nazionale di Architettura.
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