Davvero una edizione coi muscoli quella del 2017 di Design Miami. La fiera quest’anno è penalizzata a livello logistico: il quartiere dei congressi di Miami Beach sta vivendo una rivoluzione con l’edificio che contiene la fiera principale, Art Basel, totalmente smontato e in cantiere e con l’ingresso unico spostato dalla parte opposta. Raggiungere Design Miami, insomma, è molto più impervio ma ne vale la pena. Rispetto alla edizione di Basilea, la fiera del design nata nel 2005 da un’idea di Ambra Medda e dai significativi mezzi economici di Craig Robins, appare davvero come una piattaforma di dibattito avvincente e spettacolare. Le gallerie hanno dato il massimo proponendo una varietà di progetti ad ampio spettro.
GIOIELLI E AZIENDE
Le gallerie francesi, inglesi e americane (ma c’è anche qualche bella sorpresa dall’Italia con Erastudio e Antonella Villanova) non si sono risparmiate e non mancano proposte significative sia nella sezione principale, sia in quella dedicata ai piccoli progetti curatoriali (Curio). Qualche specifica di quest’anno? Senz’altro una grande attenzione ai gioielli, protagonisti di almeno quattro stand allestiti di tutto punto a riprova (si veda la mostra del Maxxi di cui abbiamo parlato) di quanto il mondo del gioiello contemporaneo stia crescendo. E poi ci sono gli sponsor: il successo e l’influenza di una fiera si vede anche da questo e a Design Miami sono maestri nel placement delle aziende che sostengono l’iniziativa: da Audi a Fendi, da Officine Panerai ad Airbnb passando dai molti altri. Ognuno ha un ruolo, ognuno fa la sua parte, ognuno contribuisce ad un discorso al confine tra cultura e commerciale. Nella gallery un po’ di foto catturate nelle ore dell’opening riservato.
Design Miami
dal 1 al 6 dicembre 2017
Meridian Avenue & 19th Street
Miami Beach
http://miami2017.designmiami.com/
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