Tutto Gustav Klimt in un archivio pubblico online. Nel centenario dalla morte dell’artista

A promuoverlo la Fondazione voluta da Ursula Ucicky, vedova di uno dei figli illegittimi dell’artista. L’archivio sarà online nel giorno del compleanno di Klimt, a 100 anni, invece, dalla sua morte.

Fondata nel 2013, la Gustav Klimt Foundation è nata dalla donazione di Ursula Ucicky, vedova del regista Gustav Ucicky, delle opere collezionate in vita dal marito. Gustav era il primo dei figli illegittimi avuti da Gustav Klimt (Baumgarten, 1862 – Vienna, 1918) da tre diverse donne. Nel corso degli anni, forse anche in memoria e per compensare l’assenza del famoso padre, Ucicky era arrivato a raccogliere circa 10 dipinti e 15 disegni firmati dal Maestro della Secessione Viennese. Parte di essi – 4 opere pittoriche e una decina di disegni, in possesso di Ucicky alla morte nel 1961 – sono stati appunto affidati dalla vedova alla neonata istituzione. In questi anni, l’attività di ricerca della Fondazione si è sviluppata principalmente attraverso prestiti delle proprie opere e pubblicazioni.

IL PORTALE DEDICATO A KLIMT

Per favorire il più ampio coinvolgimento di pubblico possibile, però, l’istituzione ha deciso di avvalersi del mezzo a più ampia diffusione di cui dispone l’era contemporanea, il web. Nascerà per questo – con la messa online prevista a marzo 2018 – il Gustav Klimt Database, che la Fondazione descrive come un portale di ricerca pubblicamente accessibile che fornirà informazioni sull’esistenza – pubblica e privata – del pittore, approfondendo parallelamente la condizione socio-politica della Vienna dei primi del Novecento. La prima fase del progetto si focalizzerà sulla pubblicazione – all’indirizzo klimt-database.com – della corrispondenza personale di Klimt, oltre che dei suoi ritratti – anche fotografici – e di altri aspetti personali della sua vita, contestualizzati rispetto alla sua produzione pittorica. Dopo questa prima release, che aprirà idealmente l’anno del centenario della scomparsa di Klimt – ne seguirà un’altra in prossimità della data di nascita del pittore, il 14 luglio.

GLI ALTRI ARCHIVI

Ma non è, questa, l’unica notizia in tema di archivi che viene dal mondo dei musei e delle fondazioni. Recentemente il Museo del Prado di Madrid ha annunciato la messa in rete di tutto il suo archivio di documenti. Duecento anni di storia del museo condensati in 12mila documenti destinati ad aumentare in maniera costante, in un aggiornamento continuo, come racconta Federica Lonati per Artribune. L’Harvard Art Museum, lo spazio collegato alla famosa Università nel Massachusetts, si sta preparando al centenario della scuola modernista nel 2019 con un progetto simile. Sono infatti più di 32mila le opere catalogate nel database online, come riporta The Harvard Gazette, house organ dell’università. Il mega archivio offrirà inoltre documenti, strumenti di approfondimento e molto altro ancora. Ideato da Robert Wiesenberger, curatore presso il museo, The Bauhaus Special Collection – questo il nome – dà l’opportunità di visionare fotografie, tessuti, quadri, giornali e molto altro ancora.

https://www.klimt-foundation.com/

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Redazione

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