Firenze Game, l’app-videogioco per ragazzi per scoprire la storia della città con uno smartphone

Realizzata dal Comune di Firenze e Digital Fun/Tuomuseo, l’applicazione scaricabile gratuitamente è pensata per bambini e ragazzi. Un videogioco che permette di scoprire la storia e i luoghi della città grazie alle più moderne tecnologie

Una app dedicata a bambini e ragazzi che vogliono scoprire la storia di Firenze attraverso un gioco di carte su smartphone o tablet, uno strumento che ha come finalità la valorizzazione del patrimonio culturale della città, avvalendosi delle più moderne tecnologie digitali. Questo è, in sintesi, Firenze Game, l’applicazione realizzata dal Comune di Firenze con Linea Comune, MUS.E e Digital Fun/Tuomuseo che combina il gioco digitale alla visita del capoluogo toscano, una sperimentazione che coniuga innovazione, gamification e turismo culturale.

NUOVE TECNOLOGIE E VALORIZZAZIONE CULTURALE

Firenze Game è il primo passo del Comune di Firenze verso un approccio ‘playable’, per rendere coinvolgente e a misura delle nuove generazioni lo straordinario patrimonio culturale urbano”, racconta ad Artribune Fabio Viola, fondatore di Digital Fun/Tuomuseo e Coordinatore Didattico del Master in Engagement & Gamification presso lo IED Milano. “Quest’app consente di connettere digitalmente decine di luoghi, personaggi e simboli della città con l’idea di guidare turisti e residenti alla scoperta fisica anche dei luoghi meno conosciuti favorendo così una ‘delocalizzazione’ rispetto ai classici itinerari rinascimenti”. Firenze Game, la cui realizzazione è durata 7 mesi, si inserisce nel novero di videogiochi e app che Tuomuseo ha già realizzato per alcuni musei e istituzioni culturali italiani: tra questi, Father and Son, il primo il primo videogioco al mondo prodotto da un museo archeologico come il MANN di Napoli, o anche Playable Museum Award, call internazionale promossa dal Museo Marino Marini di Firenze per rendere “creativa” l’esperienza nel museo. Quanto si rivela determinante, quindi, nello scenario contemporaneo, l’utilizzo di strumenti come app e videogiochi per promuovere il patrimonio storico-artistico? “I nostri luoghi culturali dovrebbero diventare anche centri di ‘produzione culturale’ superando la visione statica di ‘consumo’ da parte del visitatore”, ci risponde Viola. “In questa logica che vuole aprire porte verso il futuro, i videogiochi rappresentano una delle più interessanti espressioni culturali e artistiche della contemporaneità, e al contempo importanti strumenti per raggiungere e coinvolgere nuovi pubblici. Penso al nostro progetto ‘Father and Son’ che ha superato i 3 milioni di download in 14 mesi, divenendo parte integrante dell’offerta culturale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli”.

FIRENZE GAME

L’applicazione permette agli utenti di creare un proprio avatar e sfidare gli amici: il mazzo-base contiene carte di vari colori, uno per ogni periodo storico, e per vincere le partite, le carte dovranno essere disposte su una plancia virtuale per creare coppie o tris tematici.  Luoghi, simboli e personaggi storici si “incontreranno” dunque durante le partite, dando agli utenti la possibilità di sperimentare combinazioni vincenti e di conoscere la storia nascosta dietro ogni carta. Ma il gioco non si ferma online: ogni giocatore potrà infatti aggiungere nuove carte al proprio mazzo muovendosi per la città, vicino a piazze, monumenti e musei. In Piazza Signoria, ad esempio, si potranno sbloccare le carte di Cosimo I, Palazzo Vecchio e della Tartaruga con la Vela; spostandosi verso le sponde dell’Arno, nei pressi del Museo Galileo, il mazzo si potrà arricchire con un planisfero o un cannocchiale; proseguendo verso gli Uffizi gli utenti otterranno la carta di Leonardo e dell’Uomo Vitruviano e così via, per tutto il centro storico e oltre, fino alle Cascine o alla zona di Coverciano, dove tra le carte da sbloccare c’è pure quella di un famoso calciatore. Firenze Game è scaricabile gratuitamente da App Store e GooglePlay.

– Desirée Maida

www.tuomuseo.it

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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