Il trailer di Leviathan, il nuovo film d’artista di Shezad Dawood
Un film in dieci episodi che immagina un futuro post-apocalittico. L'artista inglese sceglie la Biennale di Venezia per presentare una nuova serie di lavori e le prime due puntate di questo lavoro cinematografico. Ecco il trailer
Tra i tanti eventi collaterali della Biennale Arte di Venezia, che apre al pubblico in queste ore, c’è anche la mostra di Shezad Dawood (Londra, 1974), curata da Alfredo Cramerotti e allestita in due sedi: la Palazzina Canonica, nei pressi dei Giardini, e l’antica sede della fabbrica Fortuny alla Giudecca. Leviathan, questo il nome del progetto, presenta una serie di lavori inediti e si accompagna al lancio di un nuovo film d’artista in dieci episodi che verrà svelato gradualmente nel corso dei prossimi tre anni. I primi episodi verranno però presentati proprio in laguna, in anteprima mondiale, due in questi giorni e uno a settembre.
Il film, di cui vi mostriamo un trailer, è ambientato in un futuro immaginario, i cui gli abitanti sono sopravvissuti a un cataclisma solare, ed è stato realizzato con la collaborazione di biologi marini, oceanografi, scienziati politici, neurologi e studiosi dei disturbi post-traumatici, per indagare con il loro aiuto alcune delle questioni più critiche del nostro presente. Tra le location scelte per le riprese si trovano la piattaforma oceanografica dell’Istituto di Scienze Marine, nel mare Adriatico, il Museo di Storia Naturale di Londra e un’isola abbandonata nella Laguna di Venezia. “Questo progetto era già avviato prima che la questione climatica uscisse dai riflettori e venisse messa ai margini”, commenta l’artista. “La questione chiave rimane quella di rendere più accessibile la conoscenza dei rischi del futuro che ci aspetta. Spero che il percorso collaborativo che prende inizio a Venezia, arricchito da tutti coloro che hanno generosamente apportato il loro tempo e la loro esperienza, possa dare un contributo in questa direzione”.
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