Madrid Updates: è l’archistar del momento, ed è italiana. È di Teresa Sapey il garage che alloggia JustMad, ed è sua (con Ikea) la Vip Lounge di Arco
In questi giorni vi abbiamo parlato, intervistandoli, di molti galleristi nostrani presenti con stand ad Arco, stessa cosa per la fiera a latere JustMad, ed ancora il Belpaese è tornato al centro delle nostre cronache riferendo di una storica azienda tricolore, illy, che non fallisce un grande appuntamento artistico internazionale. Ma non avevamo posato l’attenzione […]
In questi giorni vi abbiamo parlato, intervistandoli, di molti galleristi nostrani presenti con stand ad Arco, stessa cosa per la fiera a latere JustMad, ed ancora il Belpaese è tornato al centro delle nostre cronache riferendo di una storica azienda tricolore, illy, che non fallisce un grande appuntamento artistico internazionale. Ma non avevamo posato l’attenzione sull’italiana più popolare in questo weekend madrileno: ovvero l’architetto e designer Teresa Sapey, cinquantenne da oltre vent’anni basata in Spagna ma cuneese di nascita, una carriera brillantissima che nel 2007 l’ha vista inserita dalla rivista inglese Wallpaper fra le 10 designer di maggior talento al mondo.
Ed ora spopola in questa art week madrilena: è lei la mente che sta dietro l’apprezzatissima Vip Lounge di Arco, vincitrice del contest intelligentemente lanciato dalla fiera per avere un disegno innovativo e fresco senza ricorrere – in tempi di vacche magre – alle grandi e costose firme del design globale. E lei che ha fatto? Materiali poveri – pallets da imballaggio industriale – ed un accordo con l’Ikea, che ha fornito cuscini e tessuti: risultato funzionale, accogliente ed assolutamente elegante.
Ma basta traghettarsi da Arco all’altra fiera satellite più brillante, JustMad, per trovare quello che è forse il capolavoro madrileno della Sapey: è suo infatti il progetto del parking dell’Hotel Puerta América che ospita la rassegna. Nell’edificio che affidò ognuno dei suoi 15 piani ad una diversa archistar, a lei toccò il livello -1. Un premio di consolazione? E invece fu un vero trionfo, che fece dire a Jean Nouvel “è il progetto che trovo più interessante, per il concetto e perché è differente da tutti gli altri”, presente Norman Foster, che annuiva…
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