Tutte le dame dei Pollaiolo. Immagini e video dalla presentazione della grande mostra in programma da novembre al Museo Poldi Pezzoli di Milano

Fra i tanti ospiti in sala ci sono i curatori dell’iniziativa, ma anche personaggi come Philippe Daverio e Lella Costa, promotori attivi del percorso sui Pollaiolo. A Milano, al primo piano del Palazzo sede del Comune a Palazzo Marino, si presenta uno fra gli appuntamenti di maggior rilievo della prossima stagione culturale meneghina: la mostra […]

Fra i tanti ospiti in sala ci sono i curatori dell’iniziativa, ma anche personaggi come Philippe Daverio e Lella Costa, promotori attivi del percorso sui Pollaiolo. A Milano, al primo piano del Palazzo sede del Comune a Palazzo Marino, si presenta uno fra gli appuntamenti di maggior rilievo della prossima stagione culturale meneghina: la mostra che al Museo Poldi Pezzoli riunirà, per la prima volta nella loro storia, i quattro ritratti femminili riferibili ad Antonio e Piero del Pollaiolo. Un appuntamento di assoluto richiamo anche per le forze messe in campo, dalla Fondazione Bracco all’Università di Milano, la Fondazione Corriere della Sera, il Teatro Franco Parenti e le Gallerie d’Italia.
Attraverso l’utilizzo di tecniche innovative e di linguaggi multimediali, infatti, dal 7 novembre 2014 al 16 febbraio 2015, il museo di via Manzoni darà nuova vita al proprio simbolo rappresentativo (eletto ad icona nel XIX secolo) esponendo, proprio nella casa Museo, non solo il prezioso Ritratto di Dama di Piero del Pollaiolo, ma anche gli altri profili di tre matrone protagoniste della società della seconda metà del Quattrocento. Il percorso avrà come titolo Le dame dei Pollaiolo. Una bottega fiorentina del Rinascimento.

Nelle stesse sale del Poldi Pezzoli saranno infatti allestiti gli altri tre dipinti di donna attribuiti alla Bottega dei due fratelli fiorentini, dipinti su tavola provenienti rispettivamente dagli Uffizi di Firenze, dal Metropolitan di New York e dalla Gemäldegalerie di Berlino. Come sottolineato dalla direttrice del museo, Anna Zanni e dal curatore – assieme ad Andrea Di Lorenzo – Aldo Galli, che ha seguito per oltre quattro anni il progetto e le ricerche ad esso connesse, queste opere, forse appartenenti al genere del ritratto nuziale, sono anche un mezzo privilegiato per la rappresentazione della società del Basso Medioevo, dai costumi dell’epoca ai gioielli, ma anche manufatti e suppellettili in grado di descrivere e rievocare la società dell’epoca.
Oltre ai ritratti delle quattro dame verranno esposti, infatti, dipinti di medio e piccolo formato e altre opere della bottega di Antonio, disegni, sculture in bronzo e terracotta, oreficerie e altre opere insolite e preziose (come uno scudo da parata e un crocifisso di legno e sughero) provenienti dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra, dal Museo Nazionale del Bargello, dal Museo Stefano Bardini e dal Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze. Un pretesto di prestigio per presentare a Milano, in dirittura d’arrivo per l’Expo 2015, l’universo estetico incarnato dallo spirito del Rinascimento.

– Ginevra Bria

 

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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