Vienna Contemporary, debutta la nuova fiera d’arte della capitale austriaca. Una scissione dalla ormai storica ViennaFair: con nuove date lontane da Frieze London

DAL PRATER ALLA PERIFERICA MARX HALLE Un debutto assoluto (24/27 settembre 2015) in campo fieristico per Vienna Contemporary. Che però ha tutta l’aria di un trasloco scissionista e in massa da parte del nucleo operativo della già affermata ViennaFair verso altro polo organizzativo, con conseguente cambio d’indirizzo. Destinazione Marx Halle, ex Rinderhalle, una imponente struttura […]

DAL PRATER ALLA PERIFERICA MARX HALLE
Un debutto assoluto (24/27 settembre 2015) in campo fieristico per Vienna Contemporary. Che però ha tutta l’aria di un trasloco scissionista e in massa da parte del nucleo operativo della già affermata ViennaFair verso altro polo organizzativo, con conseguente cambio d’indirizzo. Destinazione Marx Halle, ex Rinderhalle, una imponente struttura ottocentesca di tipo industriale, naturalmente restaurata e adeguata a dovere, situata nel vasto e variegato 3. Bezirk di Vienna, tanto da inglobare una “city” decentrata e non proprio comoda da raggiungere. Il tutto per una operazione che – è il caso di dire – ricorda la proverbiale ideologia dell’ambizioso nipote del principe di Salina secondo cui bisogna che tutto cambi, eccetera.

CAMBIA CASACCA ANCHE LA DIRETTRICE CHRISTINA STEINBRECHER-PFANDT
Più probabilmente, l’operazione potrebbe rivelarsi un colpo mortale alla ViennaFair – proprietà e marchio di Reed Messe Wien – nella sua undicesima edizione, sempre saldamente ancorata all’impianto fieristico del Prater, la quale resta in agenda a un paio di settimane di distanza da quella dei transfughi (leggasi 8/11 ottobre), ma tuttora terribilmente muta quanto a notizie sulla lista degli espositori e sul programma. Sta di fatto che l’ultima nata si porta con sé le migliori gallerie viennesi e molto di più, insieme alla bionda direttrice artistica Christina Steinbrecher-Pfandt e ai dirigenti del vecchio ordinamento, rieditando di quest’ultimo gli schemi organizzativi e gli obiettivi strategici orientati ad Est. Cifre alla mano, conta un totale di 99 gallerie provenienti da 25 paesi, con un terzo esatto di austriache, diciassette tedesche, sette russe, un’unica italiana, la Boccanera di Trento.

LONTANA DA FRIEZE, MA DENTRO LA DESIGN WEEK
All’origine della scissione c’è – notizia ufficiale – un problema di calendario, giacché la tradizionale ViennaFair è stabilmente in programma giusto a ridosso della frizzantissima Frieze Art Fair di Londra (14/17 ottobre, nella imminente edizione), meta ghiotta e irrinunciabile per i frequentatori delle fiere d’arte. Valido motivo, quindi, per cambiare collocazione temporale? Sì, anche se tale tattica di natura geopolitica potrebbe aver funzionato da pretesto per mascherare anche altre crepe tra la proprietà e l’organizzazione artistica. In verità, questa nuova nata di nome Vienna Contemporary, schivando la fiera londinese, potrebbe essere caduta dalla padella alla brace in casa propria, in quanto va a sovrapporsi, quasi per l’intera durata, all’incipit di un robustissimo evento annuale come la Vienna Design Week, che di suo vanta uno straricco programma internazionale tanto da trasformarsi in una kermesse di dieci giorni (25 settembre/4 ottobre, nella imminente edizione). Un competitor, insomma, piuttosto che un compagno di strada, questo brand espanso ed acclamato, posto sotto la direzione della espertissima Lilli Hollein.

Franco Veremondi

Dal 24 al 27 settembre 2015
Vienna Contemporary
MARX HALLE
Karl-Farkas-Gasse 19
www.viennacontemporary.at
www.viennadesignweek.at

 

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Franco Veremondi

Franco Veremondi

Nato a Perugia, residente a Roma; da alcuni anni vive prevalentemente a Vienna. Ha studiato giurisprudenza, quindi filosofia con indirizzo estetico e ha poi conseguito un perfezionamento in Teoretica (filosofia del tempo) presso l’Università Roma Tre. È giornalista pubblicista dal…

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