Venezia Updates: Cinque Padiglioni Cult: architettura irriverente alla Biennale firmata da Aravena
Ad una trattazione impegnata – portatrice di un linguaggio e di un’estetica che costringe l’architetto a ricondurre al centro del suo ruolo la società – ai Giardini alcuni padiglioni nazionali hanno scelto di declinare il tema assegnato da Aravena in un modo più interattivo, ludico, scanzonato. È il caso senza dubbio della Svizzera che presenta “Incidental […]
Ad una trattazione impegnata – portatrice di un linguaggio e di un’estetica che costringe l’architetto a ricondurre al centro del suo ruolo la società – ai Giardini alcuni padiglioni nazionali hanno scelto di declinare il tema assegnato da Aravena in un modo più interattivo, ludico, scanzonato. È il caso senza dubbio della Svizzera che presenta “Incidental Space”, un’installazione curata da Christian Kerez e commissionata dal Consiglio delle Arti Pro Helvetia: una grande scultura bloboiforme simile ad una nuvola da esplorare, che consente inedite esperienze sensoriali e spaziali, dove si sottolinea la misura in cui la rappresentazione dell’ambiente costruito può alterare la natura stessa dell’architettura.
I PADIGLIONI IRRIVERENTI
L’Australia opta invece per la riproduzione di una piscina in cui è possibile entrare. Pensata da Aileen Sage Architects con Michelle Tabet come momento di convivialità, definisce uno spazio portatore di valori propri dell’identità nazionale, invitando i visitatori a fruirne liberamente. La Korea rivela, in un cinico gioco di parole, “The Far Game – constraints sparking creativity” il difficile gioco di ruolo a cui gli architetti dell’incredibilmente densa Seoul devono sottoporsi nel momento in cui si trovano ad affrontare l’iter burocratico e costruttivo per nuovi progetti. Nel Padiglione U.S.A il gioco si declina nell’immaginare – grazie al supporto di visori di realtà virtuale – un’interattività umana con gli edifici in divenire, pensati per riqualificare la città di Detroit. La Grecia si diverte affidando al collettivo #ThisIsCo-op due pareti di lavagna in cui i visitatori possono lasciare commenti, nomi, ricordi, suggestioni, mentre la Gran Bretagna, con “Home Economics”, dopo una riflessione seria sui nuovi differenti approcci agli standard abitativi, presenta grandi palloni gonfiabili in cui entrare, rotolare, capovolgere i propri punti di vista.
-Giulia Mura
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati