Ecco come sarà Arte Fiera 2017 diretta a Bologna da Angela Vettese. Poche gallerie, molte sezioni curate
A due mesi dal via, la nuova direttrice presenta la sua idea di fiera d’arte: 133 gallerie nella main section, un nuovo comitato di selezione, attenzione all’outfit degli stand
“Un’importante prima volta”. Così Angela Vettese ha definito il suo impegno alla direzione di Arte Fiera per l’edizione 2017, durante la presentazione svoltasi oggi – 22 novembre – a Milano nella sala convegni del Mudec. Rispondendo così a qualcuno che cominciava a nutrire qualche dubbio, di fronte al silenzio che regnava attorno alla rassegna a due mesi dal via. La 41ma edizione prenderà dunque avvio a partire dal 27 gennaio in due grandi padiglioni del Quartiere fieristico di Bologna: sebbene, secondo la neodirettrice, la fiera risulterà comunque in significativa continuità rispetto alle direzioni che l’hanno preceduta, la nuova impronta prevede alcuni spunti che, se non rivoluzionari, proporranno un cambiamento di rotta. Al di là della nuova veste grafica (ad opera di Studio Lancellotti), semplificata e incentrata su quel cerchio che ha preceduto e ha dato origine all’arte stessa, il primo passo per connettersi alle geografie delle numerose fiere internazionali sarà l’imposizione di una maggiore selezione che non consenta un accesso facilitato a chiunque: funzione delegata a un Comitato di selezione composto da galleristi equamente distribuiti per i loro interessi nel moderno e nel contemporaneo nonché per la loro provenienza territoriale, da Laura Trisorio, Studio Trisorio, Napoli, a Marco Niccoli, Galleria Niccoli, Parma, Massimo Di Carlo, Galleria dello Scudo, Verona, Alessandra Bonomo, Galleria Alessandra Bonomo, Roma. A ulteriore garanzia della qualità delle proposte sono state coinvolte figure estranee al mercato dell’arte: il curatore Roberto Pinto (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Bologna) e la storica dell’arte Maria Grazia Messina (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Firenze e Presidente del Comitato Tecnico Consultivo Arte e Architettura contemporanee Periferie Urbane, Ministero dei Beni Culturali e del Turismo).
POCHI ESPOSITORI INTERNAZIONALI
Come impostazione generale, sono previste una Main section e una serie di Solo Show che complessivamente contano 133 gallerie, a cui si aggiungono quelle dei settori curatoriali. E la nuova direzione creerà una sorta di regolamento per l’outfit le gallerie, teso a curare eleganza e riservatezza degli stand secondo standard internazionali. Anche se il numero basso di espositori internazionali non riuscirà, almeno quest’anno, a smarcare Arte Fiera da un’indotta italianità, sono state introdotte alcune nuove sezioni che segnalano aperture nei confronti di un collezionismo europeo che talvolta risulta scoraggiato dalla politica punitiva dell’IVA sulle opere d’arte in vendita su suolo nostrano. Altre novità: Simone Frangi curerà una sezione dal titolo Nueva Vista, pensata per valorizzare artisti meritevoli di una rilettura, tra processo critico e formalizzazione, tra impegno progettuale nella sfera sociale e politica e sostenibilità. Per cercare di ampliare la visibilità sugli spazi indipendenti, Arte Fiera ha scelto quattro momenti: la mostra Genda, un progetto editoriale e curatoriale indipendente, con una rivista dalla doppia redazione in Italia e in Cina che raccoglie contributi di artisti cinesi e occidentali nella ricerca di un reciproco dialogo. A pochi metri dall’ingresso, Printville, invece, il bookshop che intende mostrare le produzioni contemporanee italiane e straniere più attuali nel mondo dell’arte e della fotografia, che provengono per la maggior parte da editori indipendenti, che, in genere, lavorano in piccoli team e con tirature di stampa che raggiungono al massimo i 500 esemplari. Inoltre ci sarà Agenda Indipendents, una selezione di gallerie indipendenti di ricerca, italiane e straniere, con un preciso focus sulla fotografia e sulle sue possibili interazioni con altri linguaggi.
ARRIVANO LE LECTURES D’ARTISTA
Oltre ai tre premi (tra cui quello del Gruppo Euromobil, main sponsor di Arte Fiera Bologna), ampio spazio ad Art City Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative culturali nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere con due sezioni interdipendenti: una intitolata Polis, coordinata dalla Istituzione Bologna Musei, sostenuta e proposta da Arte Fiera con l’intento di promuovere rassegne e interventi di artisti contemporanei specificamente concepiti in dialogo con le caratteristiche peculiari degli spazi espositivi e dei luoghi storici in cui si inseriscono. L’altra sarà l’Art White Night, con mostre ed eventi che si interrogano a vario titolo sui temi della convivenza, della nuova identità delle città italiane, della necessità di concepire, anche attraverso l’arte, una nuova sensibilità civica. In programma anche Viva L’Italia, rassegna cinematografica curata da Mark Nash al Museo Civico Archeologico: una serie di proiezioni di lungometraggi che, in un modo o nell’altro, fanno riferimento alla “Italia”. E poi le Lectures d’Artista, a cura di Chiara Vecchiarelli: un programma di conferenze d’artista articolate che si svolgeranno in diversi spazi della città, oltre a performance legate alla storia dell’arte che articoleranno, all’interno della Fiera, il rapporto tra il contemporaneo e il moderno.
– Ginevra Bria
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