11 parchi a regola d’arte
I parchi artistici offrono esperienze culturali d'avanguardia e la possibilità di scoprire il misterioso legame che intercorre tra arte contemporanea e paesaggio. I giardini dell’arte, in tutta Italia, sono spazi meditativi e punti d’osservazione inediti densi di capolavori donati alla comunità da mecenati lungimiranti innamorati del talento. Così, fruire di un’esperienza artistica diventa una “passeggiata” per immergersi in opere faraoniche e visionarie create da artisti internazionali.
PARCO ARTISTICO ORME SU LA COURT ‒ CASTELNUOVO CALCEA (AT)
Nel cuore dell’Alto Monferrato si nasconde tra le viti di Barolo il parco artistico Orme su La Court, dove diversi maestri e artigiani hanno dato vita a un percorso improntato alla libertà e all’improvvisazione. Dalla recente Porta Artistica sui vigneti, realizzata dal pittore e scultore Ugo Nespolo, alle sculture permanenti di Emanuele Luzzati dedicate agli elementi naturali, Terra, Acqua, Aria, Fuoco, che sono la scenografia di una fiaba in tre dimensioni capace di avvolgere la mente con opere immaginifiche.
ARTE SELLA ‒ TRENTO
Tutto è nato nel 1986, quando tre amici di Borgo Valsugana hanno deciso di ideare e lanciare il progetto Arte Sella coinvolgendo artisti capaci di confrontarsi con la natura e l’uso di materiali organici. Così da anni maestri da tutto il mondo danno alla luce progetti che riescono a mimetizzarsi nell’ecosistema. Non resta che immergersi nel bosco per scrutare, in un raro itinerario, come rami, tronchi, sassi diventino arte.
ART PARK ‒ UDINE
A Villa di Verzegnis Egidio Marzona, collezionista tedesco originario di Verzegnis, da anni invita artisti di fama internazionale a soggiornare in Carnia e a realizzare sculture all’aperto di grande scala su terreni di sua proprietà. Nel prato posto al centro della frazione e in alcuni spazi limitrofi sono sorte negli ultimi anni opere geometriche di Mario Merz, Sol LeWitt, Bruce Nauman, Richard Long, Dan Graham, Lawrence Weiner, Giuseppe Penone, Peter Kogler. Arte Povera, Land Art e Minimalismo creano interventi pensati per luoghi specifici e prediligono il dialogo con la natura.
VILLA MARIGNANA ‒ MOGLIANO VENETO (TV)
“[…] alla fine mi trovai con tutte quelle opere a disposizione e così mi venne l’idea di radunarle in un luogo dove potessero restare in una sorta di mostra permanente a disposizione di chi voleva approfondire la cultura del ferro”. Toni Benetton
Il museotonibenetton nasce nel 2000 dalla volontà della famiglia Benetton di mantenere vivo lo spirito con cui il Maestro aveva acquistato Villa Marignana, cioè raccogliere le sue opere e renderle fruibili. Il museo ospita quindi le opere giovanili fino alle ultime produzioni, collocate anche nell’immenso e suggestivo Parco-Museo della Villa. Qui, in uno spazio di oltre 20mila mq, tra alberi secolari, sono più di sessanta le opere, tra cui le Macrosculture, che accompagnano il visitatore in questo “sentiero” culturale.
http://museotonibenetton.it
www.villamarignanabenetton.com
CA’ LA GHIRONDA ‒ BOLOGNA
Ca’ La Ghironda, a Ponte Ronca di Zola Predosa, è un parco di dieci ettari dove si possono ammirare circa duecento sculture di diversi materiali e realizzate da maestri di fama internazionale: Ceroli, Vangi, Pomodoro, Arman, Spoerri, Melotti, Munari, Zorio, Moore. Nel percorso in giardino si scoprono anche più di quindicimila piante a basso e alto fusto, alberi da frutto, fiori e cespugli rari.
FATTORIA DI CELLE ‒ SANTOMATO DI PISTOIA
Si respira un mix unico tra lo stile inglese del parco e l’arte ambientale contemporanea alla Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia. Qui, nel giugno 1982, Giuliano Gori ha aperto al pubblico la nuova collezione con sedici opere site specific. Il risultato è un museo a cielo aperto che raccoglie le opere permanenti dei migliori artisti mondiali. La collezione comprende sculture di Burri e Oppenheim, di Cecchini e Plensa, di Serra e Morris, di Melotti e Castellani, di Buren e Long.
PARCO SCULTURE DEL CHIANTI ‒ SIENA
L’arte contemporanea è indiscussa protagonista al Parco Sculture del Chianti, nato dall’idea di Piero e Rosalba Giadrossi e realizzato su sette ettari di bosco. Aperto al pubblico dal 2004, il parco ospita opere di quasi trenta artisti delle più disparate nazionalità, tra i quali Kei Nakamura, Kim Hae Won, Costas Varotsos, Mauro Berrettini. Il connubio fra opere, alberi, suoni e luce è totale e l’opera dell’uomo non tende a prevaricare la natura, ma a esaltarla. Il ricavato dalle visite è utilizzato per la manutenzione stessa del parco.
GIARDINO MUSEO DI DANIEL SPOERRI ‒ GROSSETO
Sempre in Toscana, non si può escludere il Giardino Museo di Daniel Spoerri. Il parco si trova a Seggiano, a circa 80 chilometri da Siena. Qui l’artista svizzero ha creato, alla fine degli anni Ottanta un parco di sculture: 112 opere di 55 artisti diversi dislocate su un’area di 16 ettari. “Il Giardino ” è stato riconosciuto e ufficialmente inaugurato come Fondazione dal Ministero della Cultura italiano e può essere visitato da Pasqua fino a ottobre.
GIARDINO DEI TAROCCHI ‒ CAPALBIO
Immersa nella Maremma toscana a Pescia Fiorentina, frazione di Capalbio, l’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle, dopo anni di lavoro, ha realizzato un intero giardino seguendo l’ispirazione avuta durante la visita al Parque Güell di Antoni Gaudí a Barcellona. Popolato da ventidue statue ispirate alle figure degli arcani maggiori, il Giardino dei Tarocchi appare come un’opera d’arte totale e ambiziosa, dove le statue, iconiche ed esoteriche, spiccano nella loro monumentalità di acciaio e cemento ricoperte di vetri, specchi e ceramiche. Aperto al pubblico dal 1998, il giardino è celebrato come luogo sorprendente e magico.
FONDAZIONE BURRI ‒ CITTÀ DI CASTELLO
Il complesso degli Ex Seccatoi del Tabacco, inaugurato nel 1990, completa la Collezione di Palazzo Albizzini con i cicli realizzati da Alberto Burri tra il 1979 e il 1993. Costruite fra la fine degli Anni Cinquanta e la metà degli Anni Sessanta per l’essiccazione del tabacco tropicale, prodotto nel territorio di Città di Castello, le strutture della Fattoria Autonoma Tabacchi furono dismesse negli anni Settanta e, nel 1978, l’artista tifernate ne ottenne l’uso come laboratorio per la realizzazione di opere di grande formato. Gli spazi esterni sono caratterizzati da alcune monumentali sculture: Grande Ferro Sestante, Grande Ferro K e Ferro U.
FIUMARA D’ARTE ‒ CASTEL DI TUSA (ME)
L’idea della Fiumara nasce nel 1982, quando Antonio Presti, già collezionista di arte contemporanea, scosso dalla morte del padre, sceglie di dedicargli un monumento e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Fin da subito pensa di donare l’imponente scultura alla collettività. Da questa occasione nasce l’idea di un progetto faraonico. Oggi la Fiumara d’Arte di Tusa è uno dei percorsi più emozionanti dell’isola, dove opere di artisti internazionali si intrecciano a scenari naturali mozzafiato. Dalla piramide realizzata da Mauro Staccioli su un’altura di Motta d’Affermo al Monumento per un poeta morto di Tano Festa, conosciuto anche come la Finestra sul mare, tutto è pensato per fondersi con il paesaggio in maniera poetica e autosufficiente.
‒ Valentina Pepe
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