Roberta Filippelli – Segreti
Rassegna d’arte contemporanea
Comunicato stampa
SEGRETI rassegna d'arte contemporanea
in collaborazione con Sentieri Contemporanei e il contributo di Fondazione di Sardegna
DOVE
personale di Roberta Filippelli testo di Mariolina Cosseddu
dal 28 luglio al 13 agosto 2023
opening venerdì 28 luglio ore 19.00
orari mostra: dal venerdì alla domenica dalle 19.00 alle 22.00 gli altri giorni su appuntamento
galleria Bonaire Contemporanea
via Principe Umberto, 39 - Alghero
info.+39 3478953813 e-mail [email protected]
Venerdì 28 luglio alle ore 19.00 la galleria Bonaire Contemporanea in via Principe Umberto, 39 ad Alghero inaugura il quarto appuntamento della rassegna d'arte contemporanea Segreti con Dove, personale di Roberta Filippelli.
L’avverbio che introduce il lavoro di Roberta Filippelli nasce da un gioco linguistico scopertamente ambiguo e implicitamente poetico. Nella lingua italiana DOVE indica uno stato in luogo, da articolare in proposizioni relative o interrogative ma che, al contrario, nella solitudine linguistica utilizzata da Roberta Filippelli permette di cogliere la sospensione temporale che il termine nudo comporta. Nella lingua inglese, invece, questo stesso termine traduce il sostantivo COLOMBA: entrambe le versioni si incontrano e si completano in questa mostra che equivale ad un itinerario nei sentieri misteriosi della spiritualità.
Il percorso è obbligato: la prima stanza della Galleria ( per chi giunge dalla parte del Teatro civico) è un invito all’immaginazione. Bianche colombe volano su tele concepite come spazi liberi e come libere associazioni di pensiero suggeriscono la ricca simbologia da sempre trasmessa. Leggere e quasi evanescenti si mostrano in cieli carichi di nubi candide mentre sembrano davvero pronte ad un volo che il video sulla parete di fondo, sorprendentemente, concretizza in una presenza ansiosa in cerca del proprio orizzonte di libertà.
Nella seconda ci aspetta una grande tela bianca che reca incisa, in caratteri braille, la scritta Resurrezione. La superficie forata con chiodi poi sottratti, ma di cui resta il vuoto che buca la tela, è una dichiarazione di intenti: indica, a chi si pone in ascolto, che c’è sempre una possibilità di rinascita, di attraversamento, per giungere in un’altra dimensione, un “Oltre” dunque, dove abita la spiritualità. Cercarla appare un obbligo, un imperativo categorico, se ci si vuole sottrarre alla svilente concretezza del quotidiano.
A mostrarne gli accessi sono, inevitabilmente, l’arte e le religioni. Nel trittico sulla parete di sinistra Roberta Filippelli ha sintetizzato i tragitti possibili: un labirinto in cui perdersi ma anche da cui uscire rinnovati, una piccola tela luminosa con “Io brillo” in caratteri braille e una composizione grafica con il mantra insistito e ribadito come una preghiera, “Io sono luce e profumo”. Di qualsiasi religiosità siate seguaci, qui non esistono differenze culturali, solo l’utopia di un mondo di luce, di luminescente sostanza divina, di conquistato appagamento interiore.
Quello stesso che ci coglie di sorpresa nella terza sala, azzurrata come una cappella votiva. Sulle pareti i riquadri evanescenti che mostrano (sempre nel criptico linguaggio braille) i simboli grafici e geometrici della divinità cristiana (Ave Maria, Dio, il triangolo dorato, il quadrato da cui si sviluppa un labirinto di incisioni aperte come ferite). Un complesso sistema di riferimenti e rimandi, quello messo in atto da Roberta Filippelli, esemplare però nella essenzialità compositiva delle parti in gioco, reso con sintesi rigorosa senza perdere nulla della profondità concettuale a cui aspira questa mostra. Che trova il suo punto di arrivo nella piccola scultura votiva di una Vergine immacolata sul cui capo si è poggiata una colomba azzurra.
La metamorfosi si è compiuta, il bianco si dipinge di blu, i mondi lontani si armonizzano e i simboli si completano. Il viaggio è quello dell’anima. Le colombe le avete solo sognate.
Mariolina Cosseddu
Roberta Filippelli Roberta Filippelli nasce ad Alghero nel 1967 dove vive e lavora.
Artista multimediale, si accosta alle arti visive negli anni Ottanta. Il suo lavoro trae ispirazione da accadimenti che incrocia nel suo vivere quotidiano, che tratta con un approccio ironico ma caparbiamente analitico. Mette sotto la lente d'ingrandimento vicende apparentemente ordinarie nelle quali riconosce potenzialità inespresse.
Ha periodi blu ricorrenti.