L’arte come rappresentazione e narrazione di inclusività: l’incontro al Mattatoio di Roma
L'incontro 'Arte e Inclusione: visioni, inciampi, orientamenti' ha messo a fuoco la capacità del sistema culturale di superare le gabbie convenzionali per aprirsi a nuovi linguaggi e sperimentazioni. Tra incertezze, dubbi e speranze
Condividere, in una discussione informale e multidisciplinare, delle letture semantiche, delle visioni critiche e delle interpretazioni strategiche dell’arte come veicolo di rappresentazione e narrazione dell’inclusività: questo il cuore dell’incontro Arte e Inclusione: visioni, inciampi, orientamenti, il primo della serie Questioni della rivista online /culture.future/ organizzato con il Mattatoio di Roma lo scorso 20 luglio 2023. L’approfondimento, volto anche a mettere a fuoco la capacità del sistema culturale di superare le gabbie convenzionali per aprirsi a nuovi linguaggi e sperimentazioni, fa parte del public program che ha affiancato la mostra RIVOLUZIONARI3, organizzata per il 40esimo anniversario del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.
Rivoluzionari3: i 40 anni del Circolo di Culturale Omosessuale Mario Mieli
È aperta fino al 30 luglio 2023 la mostra RIVOLUZIONARI3 — 40 anni del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli a Roma,organizzata dal CCO Mario Mieli e dall’associazione culturale TWM Factory negli spazi della Pelanda, volta a celebrare quarant’anni di attività di una delle più longeve associazioni LGBTQIA+ del territorio romano. Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma e dall’Azienda Speciale Palaexpo, e curata da Ilaria Di Marco, Carlo Battisti e Davide Lunerti, RIVOLUZIONARI3 ha aperto al pubblico la storia del movimento in città attraverso i preziosi materiali del Centro di Documentazione Marco Sanna, archivio storico del Circolo Mieli che conta più di un centinaio di documenti raccolti tra gli anni Settanta e oggi. È possibile così ripercorrere la cronologia degli avvenimenti che negli anni hanno travolto Roma e la sua comunità LGBTQIA+: ci sono le testimonianze delle prime lotte di autoaffermazione del movimento di liberazione omosessuale – nate da collettivi e associazioni come FUORI!, Narciso e CUOR – per rispondere all’emergenza sanitaria dell’HIV-AIDS; si rivedono le esigenze di creare un luogo sicuro e la conseguente apertura della serata cult Muccassassina (inaugurata proprio al Mattatoio, a cui si deve il nome che evoca una mucca resuscitata per vendicare le sorelle); e si rivive la necessità di uscire allo scoperto nelle manifestazioni dei primissimi Pride. Obiettivo di RIVOLUZIONARI3 (che sarà affiancata da un omonimo libro per le Edizioni TLON) è insomma quello di restituire alla città un frammento del suo patrimonio culturale, valorizzando e riportando alla luce l’eredità storica del movimento di liberazione omosessuale.
L’incontro “Arte e Inclusione: visioni, inciampi, orientamenti”
A scambiarsi idee e interpretazioni sulle contraddizioni di fondo che animano il sistema creativo e culturale, e la sua vera capacità di inclusione oltre le dichiarazioni programmatiche, sono stati la curatrice di RIVOLUZIONARI3 Ilaria Di Marco, il direttore del Centro Pecci per l’Arte Contemporanea Stefano Collicelli Cagol, la fotografa Lina Pallotta, l’artista Giulia Crispiani e la fondatrice di Hubove Studio Eleonora Rebiscini. Incontrandosi con il pubblico alla Pelanda, questi professionisti del sistema culturale hanno portato esperienze personali, perplessità, consapevolezze, difficoltà, pressioni, fallimenti e successi raccolti negli anni, facendo emergere con forza i problemi del raggiungimento della parità sociale, lavorativa e salariale; della mancata cittadinanza per le minoranze; della rigidità del sistema museale e della difficoltà di incorporare davvero la diversità. Tutt’altro che chiusa, la discussione ha toccato anche il punto dell’inclusione – la cui implementazione si sta rivelando carente quando non paternalistica –, trovando come unica consolazione la presenza di una comunità con cui intavolare queste discussioni e, auspicabilmente, migliorare anche poco alla volta il sistema dell’arte e della cultura.
Giulia Giaume
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