Il lungomare di Cattolica rinasce grazie a un progetto sostenibile
La cittadina della Riviera Romagnola si vede restituire la storica passeggiata sull'Adriatico con un progetto che amplia lo spazio fisico e visivo, tra mobilità dolce e aree conviviali. Per vivere la riviera tutto l'anno
Un nuovo lungomare per restituire ai cittadini e ai turisti di Cattolica lo “struscio” sul mare. È finalmente concluso il progetto per la riqualificazione in chiave sostenibile del Lungomare Rasi Spinelli nel comune della Riviera Romagnola, realizzato dallo studio di progettazione Medaarch di Cava de’ Tirreni (Salerno) che aveva vinto il relativo concorso indetto nel 2019. L’opera, presentata durante l’amministrazione Gennari, ha beneficiato di un contributo di oltre 3 milioni su 4,5 da parte della Regione Emilia Romagna e di 1,2 milioni dal bilancio comunale.
Il nuovo volto del Lungomare Rasi Spinelli a Cattolica
Inaugurato lo scorso 20 luglio alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini, della sindaca Franca Foronchi e dei progettisti dello studio Medaarch, il waterfront è un po’ diverso da come potevano ricordarlo cittadini e turisti: l’opera non ha solo rinnovato uno dei luoghi più frequentati della città, ma è anche andata a eliminare alcune criticità strutturali preesistenti, come la piattaforma stradale discontinua. Il restyling, appaltato a fine 2021, ha visto la rinascita di un’area lunga circa 800 metri con una larghezza media di oltre 20 metri, con tanto di piazza e belvedere, creando un effetto visivo che non subisce interruzioni ma restituisce la visibilità verso l’orizzonte. Il percorso ha previsto inoltre, in chiave sostenibile, l’inserimento di piante che rispettano la biodiversità, percorsi per la mobilità dolce ed elettrica, nuove aree di socializzazione e benessere e la rimozione delle barriere architettoniche. Un po’ quello che è successo alla vicina Rimini, che ha fatto lo stesso virtuoso processo circa due anni fa.
Il “nuovo” lungomare di Cattolica spiegato dai progettisti
“Portare a compimento la realizzazione di un’opera così estesa, ampia e tecnologicamente avanzata è un vanto per tutti. Per le amministrazioni comunali che si sono avvicendate, per il comparto tecnico comunale e naturalmente per noi progettisti”, ha detto Amleto Picerno Ceraso, Ad di Medaarch, che ha lavorato al progetto insieme a Gianpiero Picerno Ceraso, Giuseppe Luciano, Martina Caruso e Tanja Zito. “È un’opera che resterà ai cittadini di Cattolica, per aumentarne la qualità della vita, ma anche ai tanti turisti che frequentano questa città”.
Un progetto ecosostenibile per Cattolica
Il progetto denominato DUNE – Deurbanizzazione, Uniformità estetica e funzionale, Naturalizzazione, Efficientamento energetico – ha quindi l’intento di donare alla città opportunità ed esperienze da vivere in riviera tutto l’anno, non solo d’estate, in un’ottica più ampia di rigenerazione. “La nostra idea progettuale è incentrata sul concetto di riconnessione che, nel rispetto dell’ambiente, riduce il consumo di materie prime, naturalizza il contesto urbano nel tempo, così da rendere la riqualificazione anche una rigenerazione architettonica e sociale, mediando le istanze del territorio come quelle del lavoro, del turismo e dell’inclusione, riconnettendo il mare e la spiaggia con la città”, ha concluso Amleto Picerno Ceraso.
Il lungomare di Cattolica. La visione dell’amministrazione
“Il risultato raggiunto è molto apprezzato dai turisti e dai cittadini, anche se ha richiesto loro una nuova modalità di vivere questi spazi e la città”, ha commentato la sindaca Franca Foronchi. “Siamo orgogliosi” ha chiosato il dirigente ai progetti speciali del Comune Baldino Gaddi. “Due anni di cantiere ma cinque complessivi, con la progettazione che hanno attraversato di tutto: pandemia, alluvioni, ritardo dei materiali a livello internazionale per la guerra e la congiuntura economica. Ma ora ci siamo: Cattolica ha il suo nuovo lungomare”.
Giulia Giaume
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