Amir Sharifi – La nostra Luna
La mostra è dedicata a Mahsa Amini la giovane curda iraniana morta seguito delle percosse ricevute dalla polizia morale a Tehran lo scorso Settembre 2022 perchè un ciuffo di capelli era fuoriuscito dal suo velo.
Comunicato stampa
Nella splendida Galleria dei Miracoli a Roma in via del Corso, 528, sabato 5 agosto alle ore 17.30 verrà presentata la mostra La nostra Luna del noto artista iraniano Amir Sharifi.
La mostra è dedicata a Mahsa Amini la giovane curda iraniana morta seguito delle percosse ricevute dalla polizia morale a Tehran lo scorso Settembre 2022 perchè un ciuffo di capelli era fuoriuscito dal suo velo.
La morte brutale di Mahsa ha dato vita in Iran ad una serie di proteste antigovernative, che dalla richiesta della rimozione del velo islamico si sono tramutate nella richiesta di libertà per il popolo iraniano. Dal 1979 anno della Rivoluzione Islamica in Iran vige una dittatura che ha imposto divieti e restrizioni soprattutto alle donne.
La mostra comprende una serie di quadri, alcuni dei quali mostrano la sigla Donna Vita Libertà lo slogan utilizzato dai manifestanti per identificare le loro proteste nei confronti del regime. Ma anche immagini di dolore, sofferenza e terrore che molti dei manifestanti arrestati hanno provato durante la loro detenzione.
Ad oggi sono sette i manifestanti uccisi tramite impiccagione dal regime islamico, alcune avvenute anche pubblicamente. A causa della brutale repressione governativa, nei confronti dei manifestanti pacifici, molti uomini e donne, spesso giovani hanno perso la vita durante o dopo le proteste a seguito delle manganellate, delle torture o dei colpi di arma da fuoco ricevuti. Altri si sono tolti la vita dopo le sevizie, gli stupri e le violenze subite nelle carceri. Il 16 settembre 2023 sarà l’anniversario dalla morte di Mahsa Amini e questa mostra intende sensibilizzare alla tragica e complessa questione iraniana.
“Ci stiamo avvicinando all'anniversario della rivolta del popolo iraniano contro la represssione – ha dichiarato Sharifi. Una pianta che è stata annaffiata con molto sangue. Uomini, donne e bambini hanno sacrificato le loro vite per la libertà del paese. La mia arte è la mia arma. Penso a coloro che sono morti per la libertà. Vinceremo. Mahsa è la nostra luna e la nostra parola in codice.”
Il titolo della mostra “La nostra luna” riprende infatti il nome di Mahsa che in persiano significa Luna. Il ricavato delle vendite delle opere artistiche sarà devoluto ai manifestanti che protestano contro il regime iraniano e alle loro famiglie.
La cerimonia di apertura (vernissage) vedrà la presenza dell’antropologa culturale Tiziana Ciavardini una delle massime esperte sulla condizione delle donne in Iran più volte minacciata dal regime islamico. La mostra è organizzata dalla Rivista d’Arte internazionale Parsforte.