Nasce a Firenze Chambres, nuovo spazio per artisti emergenti dentro un hotel

Il nuovo format espositivo, negli spazi esterni e interni dell’mH Florence & Spa, a cura degli artisti Pantani-Surace e Paolo Parisi, presenta opere di ex allievi delle Accademie di Belle Arti italiane

A Firenze apre un nuovo spazio per artisti emergenti in uno dei suoi alberghi di recente costruzione. Si tratta del quattro stelle mH Florence & Spa, situato nel cuore della città, a soli 150 metri dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e a 5 minuti dal centro storico: è qui che dal 15 settembre prenderà il via il nuovo format espositivo Chambres che, a cura degli artisti (e docenti) Pantani-Surace e Paolo Parisi, si rinnoverà di anno in anno con lavori e protagonisti diversi, provenienti dal mondo accademico nazionale.

Chambres, lo spazio espositivo di mH Florence & Spa

Firenze è un luogo deputato da sempre all’arte e alla cultura”, racconta la promotrice dell’iniziativa Irene Vezzosi, direttrice dell’hotel. “Il nostro desiderio, con questo progetto, è quello di creare un continuum fra l’atmosfera che il turista vive, visitando la città, e quella che respira rientrando in hotel. L’incontro con gli artisti Pantani-Surace e Paolo Parisi ne ha reso possibile la realizzazione. L’idea è stata dettata dalla volontà di creare uno spazio dedicato alla bellezza e all’espressione di idee, destinato all’esposizione di artisti e artiste emergenti; uno spazio dove la sobrietà dei nostri ambienti si coniugasse alla creatività dell’arte. Le opere scelte”, continua Vezzosi, “raccontano una realtà in continua evoluzione, rispecchiando proprio le tendenze artistiche dei giovani. L’ambizione è quella di rendere l’hotel un luogo di eventi artistici e mondani aperto sia alla città che al turista di passaggio”.

mH Florence & Spa. Photo: Francesco Rondoni
mH Florence & Spa. Photo: Francesco Rondoni

Chambres a Firenze. La prima mostra

Il progetto inaugura con una esposizione che vede protagonisti gli artisti Anna Dormio, Lori Lako, Matteo Coluccia, Max Mondini, Mohsen Baghernejad Moghanjooghi e Stefano Giuri: quasi tutti ex allievi delle Accademie di Belle Arti italiane, che hanno terminato il loro percorso di formazione e che stanno già distinguendosi a livello internazionale per la qualità della loro ricerca. Le opere di scultura, pittura, performance, fotografia, video e installazione saranno accolte nei vari ambienti, interni ed esterni, compreso il lounge bar appena realizzato in questo albergo che ha due fiori all’occhiello: Spa e terrazza panoramica al sesto piano che dà una visuale a 360° della città con vista sul Duomo. I lavori, realizzati appositamente per Chambres, rifletteranno la condizione di movimento e di identità differenti tipica dell’hotel, e si integreranno e interagiranno con gli ambienti e con chi li attraversa.

Max Mondini, Senza Titolo (Edoardo), 2023
Max Mondini, Senza Titolo (Edoardo), 2023

Chambres. Le idee dei curatori Pantani-Surace e Paolo Parisi

L’hotel non è uno dei luoghi nei quali ci si reca appositamente per cercare l’arte, come i musei o le gallerie private, ma che si frequentano per necessità o per svago”, commentano i curatori del progetto Pantani-Surace e Paolo Parisi. “Memori delle esperienze in questa direzione, accaduti nello specifico campo dell’arte tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, crediamo che oggi a maggior ragione, in un contesto socioeconomico che per molti versi ha dimostrato i suoi limiti e che ci obbliga a riflettere su nuove modalità, di relazione tra noi e di esistenza dell’arte, l’incontro tra questo sguardo innocente e le opere d’arte delle nuove generazioni possa essere di nutrimento reciproco, praticando modalità di allargamento inclusivo del campo d’azione/condivisione dei linguaggi dell’arte. Il progetto si propone in futuro di indagare anche i territori più prossimi alla formazione, mischiando percorsi e curricula dei partecipanti”.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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