Tra pittura e fotografia. La programmazione estiva del MAAT di Lisbona

Inaugurato nel 2016, il Museo di Arte Architettura e Tecnologia progettato da Amanda Levete è il nuovo polo per l'arte di Lisbona. E per tutta l'estate ospita mostre che indagano i linguaggi dell’arte contemporanea

Lungo le rive del fiume Tejo, nel distretto storico di Belém, si staglia a Lisbona il MAAT, il Museo di Arte Architettura e Tecnologia progettato dallo studio londinese AL_A dell’architetta Amanda Jane Levete. Inaugurato nel 2016, il MAAT è diventato un’opera-simbolo del percorso di rinascita intrapreso da Lisbona e del suo riposizionamento come capitale culturale europea, in grado di attrarre anche operatori stranieri. Il nuovo polo per l’arte contemporanea ospita fino al 28 agosto una grande retrospettiva dell’artista portoghese Luisa Cunha e fino a settembre le mostre personali di Sandra Rocha e di Ana Cardoso, curate dal direttore Joao Pinharanda, e Archipelago, dedicata alla collezione ossessiva, ridondante e ludica del Musée International des Arts Modestes de Sète di Hervé di Rosa (a cura di Noëlig Le Roux).

Il museo MAAT di Lisbona

Promosso con un investimento di 20 milioni dalla Fondazione EDP, istituzione privata attiva in Portogallo dal 2004 nel patronato culturale ed emanazione del colosso Energias de Portugal, il MAAT è arrivato così quasi sette anni fa ad arricchire l’offerta culturale della città di Lisbona con focus sull’arte, l’architettura e la tecnologia. Attraverso il recupero di una ex centrale elettrica del 1908 e l’edificio realizzato ex novo da Levete, con forme sinuose, rivestimenti che riflettono la luce, un tetto calpestabile e a dir poco panoramico, gli spazi interni ridisegnati nel 2020 dallo studio SO-IL e il piano paesaggistico dell’architetto libanese Vladimir Djurovic, il museo – privato, si badi bene – prosegue ora il suo percorso di consolidamento come interlocutore di credibilità internazionale nel dibattito sulle pratiche artistiche contemporanee.

La mostra di Luisa Cunha al MAAT

Negli spazi della ex centrale elettrica Tejo, che è uno dei due corpi in cui il MAAT si struttura, Isabel Carlos, già direttrice del CAM Centro de Arte Moderna Gulbenkian, ha curato Hello! Are You There?, la prima ampia retrospettiva dell’opera dell’artista Luisa Cunha (Lisbona, 1949). Attraverso una ricognizione tra tutti i differenti media utilizzati dall’artista – suono, fotografia, video, disegno e scultura – la mostra indaga la pratica di Cunha dal 1992 al 2022. Vincitrice nel 2021 del Grande Prémio EDP Arte, Luisa Cunha “è una voce unica nell’arte contemporanea, con un universo particolare, intrigante e pieno di umorismo, ma soprattutto di una componente politica tutt’altro che ovvia”, come ha dichiarato la curatrice Isabel Carlos. Con una matrice di stampo concettuale – che dichiara la stima per Duchamp e Bruce Nauman – le questioni della percezione e della comunicazione sono al centro dell’interesse dell’artista portoghese, che espande la pratica artistica in interventi spesso minimi e discreti e in opere sonore. In cui il suono apre nuovi spazi di immaginazione o occupa fisicamente lo spazio, in relazione con i corpi degli spettatori e con più ampi contesti mentali, emotivi, sessuali, socio-politici.

Cristina Masturzo

https://www.maat.pt/en

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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