Pubblico e privato insieme per il Cenacolo di Leonardo. 800mila euro dalla famiglia Bonomi per tutelarlo

A un milione di euro ammonta la cifra stanziata dal PNRR per i lavori di ammodernamento del sito museale più visitato di Milano, che si concluderanno nel 2026. Ma il finanziamento non sarebbe stato sufficiente senza un’ingente donazione privata

Pubblico e privato insieme per valorizzare il sistema culturale. Checché se ne dica è la via più fruttuosa per assicurare tutela, conservazione e fruizione del patrimonio storico-artistico italiano, non facile da amministrare proprio perché tanto ricco e articolato. Così a Milano il futuro del Cenacolo Vinciano passa dal sostegno dei fondi stanziati per la cultura nell’ambito del PNRR, ma pure dal generoso finanziamento messo sul piatto dalla famiglia Bonomi, tramite la Investindustrial Foundation.

I lavori per valorizzare il Cenacolo di Leonardo

Un contributo di 800mila euro che si aggiunge al milione di euro garantito dal Ministero della Cultura per alimentare il progetto di ammodernamento e messa in sicurezza del sito culturale più visitato di Milano, sviluppato in collaborazione con il Politecnico. il “nuovo percorso per un museo sostenibile”, presso il Cenacolo dipinto da Leonardo da Vinci nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, costerà complessivamente proprio 1,8 milioni di euro, cifra ora disponibile per concretizzare l’operazione. L’intervento ha l’obiettivo di razionalizzare i flussi di visita, valorizzando il giardino e consentendo al visitatore di completare l’intero percorso senza mai uscire dagli spazi del museo, garantendo un’esperienza più agevole e completa. Per farlo si ricaverà un nuovo ambiente coperto e climatizzato, addossato al Refettorio, però con l’assicurazione di scongiurare interferenze con la struttura storica: lo spazio potrà essere destinato all’accoglienza dei gruppi e alla preparazione alla visita, ma ospiterà anche i laboratori didattici. Tutto questo a vantaggio di un ecosistema fragile com’è quello del Cenacolo Vinciano, a più riprese oggetto di interventi di restauro e vincoli preventivi per monitorare la sicurezza ambientale di una pittura fragile non solo per le condizioni del contesto, ma, sin dall’origine, per la tecnica d’esecuzione sperimentata da Leonardo (tecnica mista e secco su intonaco).

p.42 Leonardo Pubblico e privato insieme per il Cenacolo di Leonardo. 800mila euro dalla famiglia Bonomi per tutelarlo
Leonardo da Vinci, Il Cenacolo, 1494–98, Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano © 2013 Foto Scala, Firenze. Courtesy Ministero Beni e Attività Culturali

Pubblico e privato alleati per il Cenacolo di Leonardo

Già nel 2018, il contributo di una realtà privata – l’Eataly allora amministrata da Oscar Farinetti – aveva facilitato le operazioni conservative, finanziando con 700mila euro il progetto di recupero preventivo degli impianti di areazione del Cenacolo. Poi, nel 2021, il dipinto realizzato dall’artista toscano tra i 1494 e il 1498, Patrimonio dell’Unesco del 1980, era stato di nuovi interventi di restauro e riorganizzazione dei flussi di visita, per controllarne lo stato di salute dopo il ventennale intervento condotto da Pinin Brambilla e concluso nel 1999. E al 2021 risale l’avvio di una stretta collaborazione con il Politecnico di Milano per lo sviluppo di un sistema di gestione integrata dei dati utili al monitoraggio dell’opera, oltre al perfezionamento di un sistema di produzione di energia a pompa di calore (in ottica green) e alla nuova illuminazione progettata da Massimo Iarussi. Il nuovo ciclo di lavori, invece, non partirà prima del 30 giugno 2025, secondo il cronoprogramma previsto dal PNRR, per concludersi non oltre la fine del 2026.
A distinguersi in questa fase è l’atto di mecenatismo della famiglia Bonomi, storicamente impegnata nel sociale a beneficio della città di Milano. È Anna Bonomi Bolchini, prima donna protagonista della finanza, la figura di riferimento della famiglia in tal senso: nella Milano del dopoguerra fu lei a creare l’istituto de “Le Carline”, che accoglieva oltre 60 bambine, provvedendo alla loro completa assistenza fino alla maggiore età. Approccio che si rinnova nella figura di Andrea Bonomi, fondatore di Investindustrial, impegnata con la sua fondazione a sostenere l’istruzione, la protezione e la conservazione dell’ambiente, il patrimonio artistico e culturale e la scienza (in dieci anni di attività sono stati stanziati oltre 30 milioni di euro): “Per una famiglia con origine a Milano nell’Ottocento, partecipare al continuo rinnovamento della città è un onore e un privilegio, ma è soprattutto un dovere”.

Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati