A Firenze hanno perfino imbrattato il Corridoio Vasariano
La passeggiata aerea lunga un chilometro che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando per gli Uffizi e sopra il Ponte Vecchio, doveva riaprire a fine 2023. Il direttore degli Uffizi chiede ora una punizione esemplare
“Stamattina ci siamo svegliati con questo vergognoso gesto vandalico sulle colonne del Corridoio Vasariano. Abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale e abbiamo preso contatto con i Carabinieri“. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella denuncia su Instagram l’atto vandalico avvenuto nella notte tra il 22 e il 23 agosto ai danni del Corridoio Vasariano, passeggiata cinquecentesca nel cuore del capoluogo toscano. “Useremo tutte le telecamere e gli strumenti disponibili per individuare questi individui spregevoli per punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e abbiamo parlato con la direzione degli Uffizi che ringraziamo perché ci hanno assicurato che interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Alia è mobilitata per fare tutti i rilievi necessari e per eventuali esigenze di interventi. Chi danneggia il patrimonio culturale commette un reato gravissimo“. In realtà, e dovremmo ben averlo in testa, il reato gravissimo lo fa anche chi danneggia scuole, edifici residenziali, case popolari e qualsiasi cosa riguardi lo spazio pubblico, che è “patrimonio” in quanto tale.
La condanna di Eike Schmidt e la richiesta di una reazione dura
“Condanno senza mezzi termini l’imbrattamento dei pilastri del Corridoio vasariano avvenuto ieri notte“, ha subito commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt. “Dalla scoperta del detestabile atto all’alba, i Carabinieri sono al lavoro ad analizzare le videoregistrazioni e a seguire i vari indizi collegati. Chiaramente non si tratta del ghiribizzo di un ubriaco ma di un atto premeditato, e ricordo che per casi di questo genere negli Stati Uniti è previsto il carcere fino a cinque anni. Basta con le punizioni simboliche e con attenuanti fantasiose! Qui ci vuole il pugno duro della legge!“.“Saremo inflessibili” dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Dopo l’ultimo imbrattamento di uno dei tesori del patrimonio italiano sarà ‘tolleranza zero’ e su questo tutte le istituzioni dovranno fare ciascuna la propria parte. Chiedo la massima collaborazione di tutte le autorità per individuare quanto prima e perseguire fino alla giusta condanna i responsabili di questi gesti esecrabili. La misura è colma. Per troppi anni abbiamo registrato solo trascuratezza, chi doveva agire ha pensato che questi fossero fatti minori. Chi ha colpito il Corridoio Vasariano o ogni altro monumento italiano ha inflitto una ferita a luoghi simbolo dell’identità nazionale e va punito di conseguenza”.
Il Corridoio Vasariano di Firenze
Il Corridoio Vasariano è un percorso sopraelevato di circa un chilometro che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, passando per gli Uffizi e sopra il Ponte Vecchio. Commissionata all’architetto Giorgio Vasari (che già aveva iniziato il cantiere degli Uffizi) dall’allora duca Cosimo I de’ Medici nel 1565 e realizzata in meno di un anno, la “passeggiata aerea” era stata commissionata per il matrimonio tra il figlio del granduca, Francesco, e l’arciduchessa d’Austria Giovanna d’Austria, per consentire ai granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio.
In età moderna, da quando il complesso è stato musealizzato, il Corridoio ha spesso ospitato i dipinti delle Gallerie degli Uffizi, e in particolare, dagli anni Settanta del Novecento fino al 2016, era posta qui la corposa collezione di autoritratti. Chiuso alle visite nel 2016 per ragioni di sicurezza, il Corridoio Vasariano dovrebbe riaprire al grande pubblico una volta ultimati i lavori di ammodernamento, climatizzazione e illuminazione in corso, la cui fine era inizialmente prevista per il 2022, ma che è slittata alla fine del 2023.
Sfregio al Corridoio Vasariano: fermati due turisti tedeschi
Fermati alcune ore dopo l’accaduto, sono due turisti tedeschi i presunti autori della scritta DKS1860 (che fa riferimento a una squadra di calcio tedesca) apparsa sul colonnato del Corridoio. Grazie alle telecamere di sorveglianza, i carabinieri hanno potuto individuare i sospettati e portarli in caserma per l’identificazione. Uno di loro indossava ancora la maglietta della notte scorsa e, a seguito di una perquisizione nell’appartamento che condividevano con altri connazionali, sono state ritrovate due bombolette di vernice spray simili a quelle usate sul monumento.
Giulia Giaume
Articolo aggiornato.
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