Ad Ancona si restaura il Museo Archeologico Nazionale. Arrivano 5 milioni di finanziamenti
Entro il 2026 arriveranno le risorse per il restauro architettonico e il riallestimento del museo ospitato nel cinquecentesco Palazzo Ferretti, tra operazioni anti-sismiche e servizi ai visitatori
Cinque milioni di euro e quattro anni per far rinascere il Museo Archeologico Nazionale delle Marche (MAN Marche), con un intervento radicale che sarà sia di restauro architettonico sia di riallestimento. L’istituzione anconetana, che raccoglie e custodisce la più ricca collezione di reperti dal Paleolitico all’età romana della regione, va così incontro a quella che la Direzione Generale Musei chiama “un’operazione delicata e complessa per restituire il fascino originale alla sede museale, migliorandone la sicurezza in chiave sismica, e per riconfigurare l’esperienza di visita ponendo al centro il visitatore e le sue esigenze”. A cominciare dal primo grande intervento, il restauro dello scalone monumentale disegnato da Luigi Vanvitelli a metà del Settecento.
Il Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Il Polo museale trova casa dal 1958 negli spazi del cinquecentesco Palazzo Ferretti di Ancona, residenza nobiliare del XVI secolo realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane e Pellegrino Tibaldi. È per dare lustro a questo palazzo – risistemato dopo il terremoto del 1972 e scampato ai bombardamenti della seconda guerra mondiale – e alle sue collezioni – circa 190mila pezzi, di cui solo 10mila attualmente visibili – che il direttore Diego Voltolini ha iniziato a lavorare sul mastodontico progetto di intervento.
Il restauro, avviato con il supporto del direttore Musei delle Marche Luigi Gallo, a valle del lavoro di ricerca sul palazzo della Scuola di Specializzazione in Restauro Architettonico della Federico II e in accordo con la Soprintendenza ABAP, si snoderà tra interventi cromatici, messa in sicurezza e a norma della struttura, installazione di una nuova illuminazione e riallestimento dei 3500 metri quadri di spazi espositivi su tre piani.
Tempistiche e finanziamenti per il rinnovato Museo Archeologico delle Marche
Oggi sono già in corso, oltre all’intervento sullo scalone e la prima progettazione antisismica, i lavori di riqualificazione degli spazi per le mostre temporanee e la creazione di una nuova biglietteria e di un’area di accoglienza, mentre nel 2024 si comincerà a rendere nuovamente accessibili i depositi a studiosi e visitatori, con annessa sala studio e spazio per la manutenzione delle collezioni. Tutti questi interventi dovrebbero concludersi entro il 2026, senza chiusure.
I fondi arriveranno ad Ancora tramite una collezione di finanziamenti provenienti dal PNRR, dai Fondi speciali per l’adeguamento sismico, dai fondi della legge 190 (cioè i contributi del gioco del lotto) e dai fondi ordinari della programmazione dei lavori pubblici. “La Direzione Musei Marche sta investendo moltissimo sul MAN Marche, sia come risorse umane, grazie allo sforzo di un’equipe competente ed efficiente, sia a livello di risorse economiche incanalando diversi finanziamenti del Ministero della Cultura. Mettere mano a Palazzo Ferretti significa avere a che fare con un contenitore e un contenuto di rilevanza nazionale, dal potenziale straordinario per l’archeologia, la storia e l’arte”, ha dichiarato il direttore Musei delle Marche Gallo. “Il Museo deve tornare a parlare al visitatore di oggi”, ha quindi aggiunto il direttore Voltolini, “tutti gli interventi che abbiamo previsto vedono proprio nel visitatore l’obiettivo finale, perché valorizzare significa in primo luogo restituire al pubblico, offrendogli tutti strumenti per poter vivere nel museo un’esperienza che arricchisce”.
Giulia Giaume
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