Alla Fondazione Prada di Milano arriva una mostra su Wes Anderson
A metà settembre il Cinema Godard della Fondazione trasmetterà il film 'Asteroid City' alla presenza del regista, che inaugurerà così anche il percorso di memorabilia
Sarà il celebre regista americano Wes Anderson a introdurre la sua ultima creazione, Asteroid City, al Cinema Godard della Fondazione Prada di Milano il prossimo 22 settembre. E così facendo inaugurerà anche la mostra Wes Anderson – Asteroid City: Exhibition, che dal 23 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 riunirà set originali, memorabilia e costumi della pellicola ambientata in un’immaginaria città americana del deserto negli anni Cinquanta.
La mostra dedicata al film ‘Asteroid City’ a Fondazione Prada
Dopo una prima tappa a Londra, il progetto espositivo dedicato al retroscena del film sarà ospitato nella galleria Nord della Fondazione e includerà non solo una selezione di scenografie originali, oggetti di scena, modellini, costumi e opere d’arte presenti in Asteroid City, ma anche delle installazioni immersive che trasporteranno il pubblico nell’universo creativo dell’undicesima pellicola di Anderson, a distanza di due anni da The French Dispatch. Il film, che ruota attorno al fantomatico convegno “Junior Stargazer” (sconvolto da misteriosi eventi che cambieranno il mondo), combina la fantascienza con lo spirito di Broadway, nello stile di grande ricercatezza compositiva che ha consolidato la fama internazionale dell’autore americano. Tutto, con un cast di talenti internazionali quali Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Liev Schreiber e Hope Davis.
Il rapporto tra Wes Anderson e Fondazione Prada
Wes Anderson e Fondazione Prada hanno dopotutto un forte legame, consolidatosi nel corso degli anni: era stato proprio il regista a concepire nel 2015 il Bar Luce di Largo Isarco, che ricrea un’atmosfera da “caffè della vecchia Milano” ispirandosi ai capolavori del Neorealismo Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica e Rocco e i suoi fratelli (1960) di Luchino Visconti. Gli elementi strutturali e decorativi del caffé, che ricordano la cultura popolare e l’estetica dell’Italia anni Cinquanta-Sessanta, avevano tra l’altro già ispirato Anderson per il cortometraggio Castello Cavalcanti prodotto proprio da Prada nel 2013. Infine, nel 2017, Anderson aveva curato insieme a Juman Malouf il progetto espositivo Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori, realizzato dalla Fondazione in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Giulia Giaume
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