Fabio Ricciardiello – I codici della trasparenza
Fabio Ricciardiello, fotografo e scultore, indaga ne I CODICI DELLA TRASPARENZA, site specific per Adiacenze, la dimensione reale e surreale d’un dialogo paradossale e ontologico tra visibile ed invisibile.
Comunicato stampa
Ciò che non vediamo è, talvolta,
più prezioso di quanto la superficie manifesti.
Fabio Ricciardiello, fotografo e scultore, indaga ne I CODICI DELLA TRASPARENZA, site specific per Adiacenze, la dimensione reale e surreale d’un dialogo paradossale e ontologico tra visibile ed invisibile, pieno e vuoto, relazioni e sintonie stupenti e stranianti interpellando energie ancestrali, percezioni speculari, esoterismi di matrice classica e mediterranea, ove persino l’eco di Artemide Efesia si intravvede e guida l’incertezza del sogno, della realtà, dell’azione e della stasi, fenomeni appartenenti alle profondità del nostro εγώ| ego senza che essi siano palesi.
Forma. Apparenza. Ingegno. Cre_Azione. Ricciardiello delinea quel processo indagatore di verità assopite assunte nella sfera della memoria collettiva e primigenia, sollecitando la riscrittura ideale di un abbecedario capace di rileggere quanto non più nitido. Cosa vediamo quando osserviamo? Cosa immaginiamo? Ogni opera d’arte dovrebbe avere il compito di interrogare, svelare, indicare una nuova strada interpretativa, per essere estetica priva di cosmetica, oltrepassando il luccichio della superficie ed agguantare qualcosa d’altro.
La cre_Azione ideale dell’artista ha subìto il fascino umano della materia, della luce, dell’acqua, dei simboli, tale da rendere tangibile e replicabile l’agire mediante una convers_Azione corale, sentenza di nuova nascita. Egli afferma:
‘I codici della trasparenza sono quegli elementi che sommati, formulati,
generano l’intuizione che diventa poi, opera fisica. Un codice che mi permette di vedere
quanto a molti non appare e di maturarlo, tradurlo, a volte, in esperienza fisica.
Una ricetta segreta che si svela per essere tramandata, trasmutata e profondamente percepita.’
I CODICI DELLA TRASPARENZA sono la chiave di volta per fa sì che quanto è invisibile possa trovare salvifico modo d’esser svelato ad ognuno di noi? Cosa vediamo quando nulla appare? La personale di Fabio
Ricciardiello per Adiacenze è una storia di immagini, materia, presenza, assenza ed immaginazione quella umana. Non resta che mettere alla prova la propria visione, la propria immaginazione, persino la cieca certezza dell’invisibile per poter toccare con mano tutto ciò che non saremmo capaci di far apparire nella realtà.
Qui! Ora!
È giunto il tempo di decifrare il desiderio della creazione.
BIO
Fabio Ricciardiello (1979), artista e fotografo napoletano, da circa 20 anni vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si concretizza in diversi ambiti disciplinari: sperimenta la scultura ceramica, tesa verso una nuova forma espressiva della materia, mentre la sua produzione fotografica è proiettata verso la traduzione dell’irreale che, attraverso la finzione fotografica, diviene reale. Accanto a questi due linguaggi, Ricciardiello affianca il disegno e la grafica. Quest’ultima derivazione della sua esperienza nella moda con lo pseudonimo di Fabio Costì, il disegno invece nasce in una sorta di diario segreto, come schizzi e bozzetti, fatti di inchiostro, grafite e pastelli acquerellati.