Nelle Marche c’è una “Cappella Sistina” dipinta da Milo Manara. All’interno di un bar
È considerata la “Cappella Sistina” di Milo Manara, anche se in pochi la conoscono al di fuori della città. Stiamo parlando dell'affresco realizzato dal fumettista in un antico bar di Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Un'opera che a vent'anni di distanza conserva ancora tutto il suo fascino
Quando nel 1862 l’allora duca Lorenzo Sforza-Cesarini fece costruire la sua residenza estiva di fronte alla spiaggia di Civitanova Marche, in provincia di Macerata, mai avrebbe potuto immaginare che la sua dimora vacanziera sarebbe un giorno diventata un caffè. Né tantomeno poteva sospettare che il soffitto della struttura sarebbe stato consegnato alle mani di uno dei disegnatori più amati dell’Italia del secolo successivo. Sì, perché in questo bar iconico della città marchigiana risiede uno dei rarissimi interventi murari firmati dal maestro Milo Manara, autore di punta della nona arte italiana amato in tutto il mondo per le sue “madonne” erotiche e sensuali.
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Le donne angeliche ed erotiche di Milo Manara in un affresco nelle Marche
E proprio le iconiche figure femminili che hanno reso celebre il maestro di Luson sono le protagoniste dell’intervento conservato all’interno del Vecchio Caffè Maretto, situato sotto le logge di Palazzo Sforza. Varcata la soglia dell’antico bar, ad accogliere il pubblico (o meglio, la clientela) è un trionfo di nuvole e corpi che si stagliano sul soffitto a volta dell’edificio: una scena “paradisiaca” che si estende su entrambi i locali della struttura. A commissionare l’opera, nel 2001, fu la modella e conduttrice televisiva Natasha Stefanenko, civitanovese “d’adozione” ed ex proprietaria del locale. Sposata con l’imprenditore marchigiano Luca Sabbioni, la soubrette contattò Milo Manara commissionandogli un’opera site specific da realizzare in collaborazione con alcuni suoi studenti (nello specifico Tania Bettucci, Creazioni-Artistiche Samanta Tania, Ombretta Capradossi e Massimo Melchiorri). Le informazioni sulla consegna dell’incarico in verità sono poche, e persino gli attuali titolari del bar non conoscono dettagli più approfonditi sulle ragioni dietro questa collaborazione. Ciò che è certo è che il lavoro venne realizzato, e gli effetti restano ancora visibili nonostante i cambi di gestione e le ristrutturazioni che nel corso degli ultimi decenni hanno modificato il locale.
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L’affresco di Milo Manara a Civitanova Marche
Alzando gli occhi oltre il bancone, l’impressione è quella di essere ospiti di un luogo conteso tra sacro e profano: una sorta di “Cappella Sistina” che in realtà di biblico conserva ben poco. A caratterizzare il lavoro sono infatti decine di donne bellissime e celestiali, non troppo diverse da quelle che nel corso degli anni abbiamo imparato ad apprezzare nelle opere del fumettista: da Jolanda de Almaviva a Claudia e Miele, passando per Annarita, Molly e Gullivera, le donne del disegnatore italiano più famoso al mondo evocano sensualità, erotismo, ma anche coraggio e determinazione (si pensi all’ultimo volume Lockdown heroes, dedicato alle lavoratrici durante gli anni del Covid). “Le donne, per me, hanno sempre avuto un ruolo attivo, non sono mai oggetto nelle mie storie, ma soggetto”, disse una volta l’artista, smarcando ogni critica sul suo presunto antifemminismo. E attive sono anche le ragazze che compaiono all’interno di questo singolare affresco: con i loro corpi da pin-up, le “madonne” di Manara seducono, si abbracciano tra loro, sono componenti di un harem ideale nel quale vige la gioia ed è esclusa ogni volgarità. Se siete di passaggio nelle Marche fateci un salto… Quando vi ricapiterà di bere un caffè all’interno di un’opera di Milo Manara?
Alex Urso
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