Festival Transart 2023

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ANTONIO DALLE NOGARE
Rafensteiner Weg 19, Bolzano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
13/09/2023
Generi
performance - happening, festival

Ritorna il festival di cultura contemporanea con progetti che prenderanno vita come sempre sui palcoscenici più stravaganti dell’Alto Adige come spazi industriali, palazzi disabitati, prati in alta quota e locali notturni.

Comunicato stampa

Dal 13 al 28 settembre ritorna il festival di cultura contemporanea Transart. Thomas Bangalter dei Daft Punk, Pussy Riot, Madame Nielsen, Florentina Holzinger, Roman Signer, Robyn Schulkowsky, Hans-Walter Müller sono solo alcuni dei nomi più attesi. Numerose le prime italiane e i progetti che prenderanno vita come sempre sui palcoscenici più stravaganti dell’Alto Adige come spazi industriali, palazzi disabitati, prati in alta quota e locali notturni.

 

Impetuoso, radicale e sorprendente, pronto ad abbracciare il ritmo del futuro: dal 13 al 28 settembre il festival Transart mixa tutti i linguaggi del contemporaneo per dare vita a un programma che si fa ponte tra generazioni e culture, gruppi linguistici e appartenenze sociali. Quest’anno la rassegna di cultura contemporanea altoatesina si sviluppa seguendo due percorsi con iniziative dedicate alla partecipazione attiva e immersiva del pubblico, come conversazioni e incontri con le artiste e gli artisti, workshop e laboratori, e con progetti che prevedono un qualche tipo di palcoscenico.

Oltre 15 gli eventi in scena, di cui 3 prime italiane e 1 prima assoluta, a cui si aggiungono altri 12 appuntamenti, tra talk, laboratori per bambini e un workshop per adulti in meno di 2 settimane. Fra i protagonisti di punta di Transart23 ci saranno personalità della scena internazionale come Thomas Bangalter, co-fondatore del duo  Daft Punk nella veste di compositore per un’opera mitologica, il collettivo artistico di protesta russa Pussy Riot, la percussionista sciamanica Robyn Schulkowsky, la trasgressiva coreografa Florentina Holzinger, la performer Madame Nielsen, l’ensemble Percussions des Strasbourg, l’artista Roman Signer, il coreografo e danzatore Carlo Massari, l’architetto-illusionista Hans-Walter Müller, lo Schauspielhaus di Zurigo con una rivisitazione cinematografica del celebre romanzo Moby Dick firmato Wu Tsang e con l’ultimo lavoro del coreografo americano Trajan Harrell. Ritornano anche format di successo come Inaudito, maratona di musica che quest’anno entrerà nelle case private dell’altopiano del Renon, l’appuntamento con il cinema d’autore Movie Monday con l’anteprima italiana del film Music di Angela Schanalec e The Advanced Clubbing a cura di MUTEK Montréal. Si accendono anche nuove importanti collaborazioni come quella con Ars Electronica di Linz con due progetti di ricerca dedicati alla fusione creativa fra musica strumentale e tecnologie digitali.

Dal 14 al 28 settembre, inoltre, all’incrocio tra Ponte Druso e Via Dante, si aprono le porte di un parco dismesso da decenni, quello di Villa Gasteiger, storico edificio di Bolzano. In questo polmone verde della città si materializza l’OASIE Transart, nuovo luogo della geografia urbana dedicato allo scambio e al confronto tra artiste e artisti, team e pubblico. Transart ospiterà qui il suo opening (13.09, ore 21.00), una grande festa in cui troverà spazio l’anteprima di Who’s Next?, mostra che in collaborazione con Dormizil, struttura d’accoglienza di Bolzano, affronta la situazione dei senza fissa dimora e analizza temi come la visibilità e l'invisibilità di queste persone e l'ambivalenza delle reazioni del resto della società, in bilico tra la repressione e il rifiuto. Nel parco di Transart OASIE prenderà vita un ricchissimo programma di talk, incontri, laboratori e mostre e sempre qui sarà possibile scoprire la spettacolare l’architettura gonfiabile di Hans-Walter Müller, un progetto di Kids Culture Club. Müller ha realizzato queste strutture in tutto il mondo per mostre, festival, spettacoli teatrali e concerti. La loro resistenza è dimostrata dal fatto che lui stesso vive da 50 anni in uno dei suoi volumi gonfiabili vicino a Parigi.

Fra i luoghi pacificamente colonizzati da Transart23 ci saranno: l’Alpe di Siusi, nel cuore del Patrimonio Naturale UNESCO, NOI Techpark, il parco scientifico e tecnologico di Bolzano, l’Eck Museum di Brunico, gli spazi di acciaio e vetro di Rothoblaas, il Teatro Comunale e la Fondazione Antonio Dalle Nogare, l’azienda per l'edilizia Niederstätter, Santa Maria Assunta sull’Altopiano di Renon, Pichler Projects, i prati e antichissimi larici di San Genesio Atesino, la Fiera e lo Showgirl Discosexy di Bolzano. A crescere con il programma è anche la rete delle partnership, che si concretizza a livello regionale con il Festival Oriente Occidente di Rovereto, a livello europeo Klangspuren Schwaz e ImPulsTanz di Vienna e l’iniziativa per l’infanzia Kids Culture Club. Sempre più solide le collaborazioni con l’Orchestra Haydn, Vereinigte Bühnen Bozen, Fondazione Dalle Nogare, MUTEK Montréal e tantissimi altri, così come le collaborazioni strategiche con NOI Techpark e MUSEION, museo d'arte contemporanea di Bolzano.

 

Transart PERFORMANCES

Il programma di Transart23 si apre con un evento ad alto tasso di energia. Negli spazi industriali di Rothoblaas è pronta a deflagrare tutta la potenza di Riot Days (19.09, 21.00), opera teatrale basata sull'omonimo libro di Maria Alyokhina, cantante e attivista russa, membro del gruppo punk femminista Pussy Riot. Vincitore di numerosi premi internazionali, Riot Days è una storia di resistenza, repressione e rivoluzione: un po’ concerto, un po’ manifestazione, un po’ teatro e happening politico. Ad aprire la serata, sarà invece la sacerdotessa delle percussioni Robyn Schulkowsky.

Il giorno successivo, all’interno della mostra David Lamelas. I Have to Think About It alla Fondazione Antonio Dalle Nogare, prende vita lo spettacolo in cinque parti A Journey into Monstrous Spaces (15.09, ore 20.00-00.30). Il danzatore e coreografo Carlo Massari elabora un trittico sullo spazio materico, fisico e del corpo, mentre Madame Nielsen, autrice e performer in residenza a Transart23, condurrà il pubblico fra le pagine dei suoi fulminanti romanzi, accompagnata dal quartetto d’archi Halvcirkel. Infine, l’opera sonora 1416m3 di David Lamelas composta da Gavin Gamboa verrà eseguita dal vivo da un quartetto d’archi e un baritono.

Il formato Inaudito-Unerhört (16.09, dalle 14.30) prosegue anche quest’anno e sale in quota. L’ensemble vocale austriaco Cantando Admont esplora le storiche residenze estive e i giardini di Maria Assunta sull’Altopiano del Renon accompagnato dal canto dei corni alpini del trio Hornroh Modern Alphorn di Balthasar Streiff. Arricchiscono il programma la presenza di due soliste d’eccezione come la percussionista Robyn Schulkowsky e la fisarmonicista Margherita Berlanda e l’ultimo lavoro di Manuela Kerer, In The Depths Of My Being.

Nel palinsesto di Transart non può mancare l’appuntamento con The Advanced Clubbing curato anche quest’anno da Alain Mongeau, direttore e fondatore di MUTEK Montréal, celebre festival canadese dedicato alla musica elettronica e alle arti digitali (16.09, dalle 22.00). Cinque le stelle della scena internazionale come T. Gowdy, Patha du Prince, Azu Tiwaline, Honeydrip e Charline Dally che si divideranno il palco, allestito negli spazi industriali di Pichler Projects.

Il festival sbarca quest’anno anche sull’Alpe di Siusi e lancia un invito a suonatori e suonatrici di corno alpino della regione per unirsi in un concerto con l’Hornroh Modern Alphorn Trio. Nel cuore di questo angolo di Patrimonio dell’Unesco, l’artista svizzero Roman Signer ritorna al festival per trasferire una sua personale ossessione musicale in un nuovo progetto: la composizione Bolero di Maurice Ravel rielaborata per accentuarne la potenza esplosiva e lo scheletro ritmico (17.09, dalle 14.30).

Approda a Transart per la prima volta una delle artiste più audaci della Danimarca: finalista al Nordic Council Prize, Madame Nielsen ha pubblicato poesie con il nome di Anders Claudius West e, successivamente, romanzi come Claus-Beck Nielsen per poi, nel 2001, dichiarare la propria morte. Per oltre un decennio ha scelto di non avere un nome, esplorando cosa significhi vivere senza "identità". A Transart Nielsen sarà la regina del locale notturno Showgirl Disco Sexy nello spettacolo The world saviouresse (18.09, ore 20.30). Circondata dal quartetto d’archi Halvcirkel, provocherà il pubblico cercando di scuoterne le convinzioni più intime.

L’appuntamento con il cinema di Movie Monday (20.09, ore 20.30) presenta in anteprima Music (2023) di Angela Schanelec, film dell’essenziale, anti-narrativo e radicale che ha riscosso un grande successo all’ultima Berlinale.

Nella culla dell’innovazione altoatesina, il NOI Techpark di Bolzano, si apre la nuova collaborazione con Ars Electronica di Linz. Pianographique – Music and Images by Humans and Machines (21.09, ore 20.30) riunisce due progetti di ricerca dedicati allo scambio fra musica strumentale e tecnologie digitali in una serata dove l’intelligenza artificiale incontra il famosissimo The Köln Concert di Keith Jarret e uno storico personaggio altoatesino come Petrus Tritonius, e dove prendono forma arrangiamenti per pianoforte suonato dal computer e quartetti d’archi.

Prima italiana per Tanz della coreografa di culto Florentina Holzinger (22.09, ore 20.30). Negli spazi dell’azienda Niederstätter di Prato Isarco, sfidando e distruggendo ogni cliché di genere, questo nuovo progetto disseziona le narrazioni tradizionali della danza e del teatro. Un cast di donne tra i venti e gli ottant’anni si sottopone a un rigoroso “addestramento al balletto d'azione" fra allenamenti alla sbarra e rituali collettivi per imparare a dominare corpo e mente e acquisire poteri soprannaturali, come il volo. Un’esplorazione del lato oscuro del balletto non solo provocatoria, ma anche sorprendentemente riflessiva ed esilarante.

Il co-fondatore dei leggendari Daft Punk abbandona la maschera e le serrate ritmiche in quattro quarti per presentare al NOI Techpark di Bolzano una nuova tappa del suo percorso creativo, Mythologies (23.09, ore 20.30), ventitré composizioni orchestrali ispirate alla musica sinfonica. Nelle mani dell’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano guidata dal Direttore Ley Reynolds, questa prima esecuzione italiana in forma di concerto è un’esplorazione di alcuni rituali contemporanei, così come dei miti fondativi che plasmano l’immaginario collettivo dell’umanità.

Prima italiana assoluta anche per purgatorium kaser (24.09, dalle ore 8.00), un’esperienza immersiva di 12 ore creata dal regista Andrea Bernard a Maso Taber di Valas che attraversa l’opera omnia del poeta e scrittore sudtirolese Norbert Conrad Kaser.

L’opera di Kaser sarà un terreno di gioco anche per Madame Nielsen che con sguardo libero intreccerà un personale e intimo legame con le sue poesie (25.09, dalle 20.30) nelle sale del Museo Eck di Brunico. Nella seconda parte della serata il gruppo interdisciplinare Moved by the Motion presenta l’adattamento di Moby Dick di Herman Melville in un film muto che affronta le correnti sotterranee e gli aspetti più nascosti del celebre romanzo americano.

Un’altra prima italiana sarà anche quella di Music in the Belly (26.09, ore 20.30) al Teatro Studio di Bolzano. La composizione, scritta nel 1975 da Karlheinz Stockhausen ispirandosi alla “musica nello stomaco” sentita dalla figlia di due anni, rivive oggi in una nuova lettura di Simon Steen-Andersen per l’ensemble Percussions de Strasbourg.

Come può qualcosa nascere dal nulla? È questa la domanda che ha guidato il coreografo statunitense Trajal Harrell nella creazione di Monkey off My Back or the Cat’s Meow (28.09, ore 20.30), evento realizzato in collaborazione con Museion e Schauspielhaus Zürich che chiude il festival. Fragilità e umorismo, voguing e danza postmoderna: nell'alchimia del teatro generata da Harrell la vita emerge da nulla in particolare, non ci sono nè un tema né un soggetto, solo il desiderio di aprirsi alle possibilità e di portare gioia in chi guarda.

 

 

Transart EXPERIENCES

Numerosissime saranno quest’anno le occasioni per conoscere da vicino le artiste e gli artisti dell’edizione numero 23 del festival. Punto di incontro d’elezione saranno gli spazi dell’OASIE Transart. Il primo appuntamento è con il talk Building with air (14.09, ore 18.00) dove Hans-Walter Müller sarà in conversazione con Heinrich Pan, architetto e designer e in collaborazione con Kids Culture Club. Roman Signer incontrerà invece Martina Oberprantacher, direttrice artistica di Kunst Meran Merano Arte in Beyond sculpture (15.09, ore 18.00).  Se i clubbing appartengono alla notte, Alain Mongeau, fondatore e direttore di MUTEK, incontrerà il giornalista di Wired Italia Emiliano Audisio in un atipico dibattito mattutino (16.09, ore 11.00). La riflessione sull’intersezione fra musica e intelligenza artificiale sarà invece al centro di AI, music and creativity, talk con Ali Nikrang, ricercatore e artista multidisciplinare, e Patrick Ohnewein, Digital Technologies ICT del NOI Techpark (20.09, ore 18.00). In the mountains there you feel free è invece il titolo dell’incontro con Madame Nielsen (22.09, ore 18.00) e Rudolf Frey, direttore artistico di Vereinigte Bühnen Bozen. OASIE Transart sarà anche la casa di Thomas Bangalter, in dialogo con il pubblico per uno speciale matinée (23.09, ore 11.00). Ultimo talk in programma sarà A conversation with the artist (27.09, ore 18.00) con il ballerino e coreografo Trajan Harrell, direttore del Schauspielhaus Zürich Dance Ensemble e Leonie Radine, curatrice di Museion. Sempre l’OASIE Transart sarà anche spazio per un workshop con Florentina Holzinger,  occasione unica per conoscere il  suo particolarissimo processo creativo (23.09, ore 15.00).

Incantesimi e costruzioni d’aria, l’impalpabile struttura gonfiabile di Hans-Walter Müller disegnata per la Transart OASIE, frutto del workshop organizzato da EAU&GAZ in collaborazione con la Facoltà di Design dell’Università di Bolzano, diventerà un luogo di sperimentazione per il corpo, i sensi e l’immaginazione in un laboratorio con il team di mediazione di Museion e la pedagogista teatrale Brigitte Moscon. Nel fine settimana il laboratorio sarà accompagnato da performer di Vereinigte Bühnen Bozen (14-22.09).

 

 

 

 

Gli artisti di Transart 2023

Hans-Walter Müller

Pussy Riot, Robyn Schulkowsky (opening act)

Madame Nielsen, Carlo Massari, Gavin Gamboa, Halvcirkel

Cantando Admont, Margherita Berlanda, Hornroh Modern  Alphorn, Robyn Schulkowsky

  1. Gowdy (live a/v), Azu Tiwaline (live), Pantha du Prince (live a/v), Honeydrip (DJ set), Charline Dally

Roman Singer, Hornroh Modern Alphorn

Madame Nielsen, Halvcirkel

(curated by) Vincenzo Bugno

ARS ELETRONICA

Florentina Holzinger

Thomas Bangalter, Haydnorchester von Bozen und Trient, Lee Reynolds (conductor)

Andrea Bernard (Regie), Matthias Vieder (Dramaturgie)

Madame Nielsen (performance)
Movie by Wu Tsang

Les Percussions de Strasbourg, Steen Andersen

Trajal Harrell & Schauspielhaus Zürich Dance Ensemble

 

I luoghi del festival

Oasie

Rothoblaas

Fondazione Dalle Nogare

Maria Himmelfahrt Ritten / Maria Assunta sull’Altopiano del Renon

Park Edison

Seiser Alm Hotel ICARO

Showgirl Discosexy

Filmclub Capitol

NOI Techpark

STEG Niederstätter

Maso Taber Valas

Eck Museum Bruneck

Teatro Studio

Bolzano Fiera

 

Info, tikets e abo (Apertura prevendite 10/08)

 

Online su

www.transart.it