Torino, 30 agosto 2023 – Giovedì 14 settembre 2023 alle ore 18.00, inaugura alla galleria Febo e Dafne la personale “Dove tu piangi e non sai di che” di Riccardo Bandiera, a cura di Francesca Canfora. La mostra partecipa, in occasione dell’inaugurazione, ad Ouverture #14 - il consueto appuntamento dell’associazione Torino Art Galleries di inizio stagione – con orario prolungato fino alle 23.00. Nel week end dal 21 al 23 settembre, poi, la galleria aderisce all’iniziativa Exhibi.to con i seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00, sabato dalle 16.00 alle 23.00.
In mostra, fino al 21 ottobre, alcuni dei più significativi progetti fotografici dell’artista raccolti intorno al titolo “Dove tu piangi e non sai di che”: enigmatica frase, tratta da una citazione di Leopardi, che introduce e suggerisce quella “quieta e dolce malinconia” che permea e avvolge in toto la ricerca dell’artista. Malinconia, atmosfere sospese, visioni subacquee e le sue inconfondibili nuotatrici raffigurate come ninfe o muse poetiche: sono spesso evanescenti i soggetti d’elezione delle fotografie di Riccardo Bandiera. In mostra, oltre alle serie “Hiraeth” e “Atlas over arteries” anche alcuni inediti del progetto “Nantes Lubricis Pelagi”, la cui ricerca artistica è ancora in progress.
Dal testo curatoriale di Francesca Canfora:
“Ad aprire la mostra è Hiraeth, serie iniziata nel 2013 e che continua tutt’ora, ispirata dal forte legame che l’autore, nativo della costa ligure, ha sviluppato sin dall’infanzia con l’elemento acqua.
Le fotografie sembrano immagini rubate a evanescenti Nereidi, immerse nel profondo del mare e colte di sorpresa a nuotare tra le ombre di paesaggi sottomarini e rocce sommerse.
Languide, vestite di bianco e avvolte da impalpabili e fluenti panneggi, per grazia e delicatezza emanano un’aura spirituale e angelicata, riportando alla mente l’ideale femmineo della pittura Preraffaelita. […]
Le ninfe che popolano il mare nella serie Nantes Lubricis Pelagi abbandonano invece le acque per dare luogo a un progetto più introspettivo e legato a una dimensione autobiografica.
Nel periodo pandemico le limitazioni di movimento hanno alterato profondamente abitudini e stili di vita. Nell'impossibilità di fruire del mare, anche se situato a breve distanza, l’autore ha dato vita a una serie di fotografie in cui le swimmer girls risultano prive del loro habitat d'elezione per “nuotare in un mare instabile”, traduzione letterale del titolo in latino. […]
Chiude il percorso espositivo Atlas over Arteries, progetto fotografico che interpreta e rappresenta il corpo come un multiforme e sconosciuto paesaggio.
L’esito finale non corrisponde a delle classiche foto di nudo ma cambia completamente connotazione grazie all’inserimento di elementi naturali – spine, foglie, rami e insetti – che si posano o addirittura si innestano nell’epidermide, riconfigurando ogni particolare e dettaglio anatomico. Ogni scatto è accuratamente progettato e pensato come una microinstallazione costruita appositamente per essere colta in modalità macro dall’obiettivo del fotografo. […]”
Riccardo Bandiera è nato nel 1973 e vive a due passi dal mare, in Liguria.
Fotografo freelance, professionista iscritto alla TAU Visual. Ha esposto a Barcellona, Bruxelles, Rotterdam, Arles, Torino, Genova, Roma, Monaco di Baviera, Adria, in collettive e personali.
Negli anni ha vinto numerosi premi, tra cui: il premio per gli artisti più meritevoli nel 2013 a Paratissima per il progetto “Non affoghi nel fiume…”, premiato anche nel 2015 in occasione di una Biennale tenutasi al Museo Galata del Mare di Genova; il primo premio alla Biennale d’arte contemporanea di Salerno con il lavoro “Anedonia” nel 2016; il terzo premio per la mostra Nowart presso la galleria InArte di Bergamo dal critico e curatore Denis Curti. Nel 2017 ha partecipato al Voies Off di Arles, durante i Rencontres, esponendo alcune opere tratte da “Atlas Over Arteries” per la Galleria Riccardo Costantini Contemporary di Torino. |