PichiAvo – Diaspasis
Wunderkammern è lieta di presentare Diaspasis, la personale che inaugura la nuova collaborazione della galleria con PichiAvo, duo di street artist valenciano noto per lo stile inconfondibile che coniuga graffiti e arte classica.
Comunicato stampa
Wunderkammern è lieta di presentare Diaspasis, la personale che inaugura la nuova collaborazione della galleria con PichiAvo, duo di street artist valenciano noto per lo stile inconfondibile che coniuga graffiti e arte classica. Con curatela di Giuseppe Pizzuto, Diaspasis rappresenta l’evoluzione dell’arte dei PichiAvo che, insieme alla ricerca estetica, si focalizza qui, senza rinunciare all’esplosività dei colori, su un’indagine sulle potenzialità della materia. Diàspasis - in greco separazione - descrive infatti la tecnica che il duo ha iniziato a esplorare due anni fa: i PichiAvo dipingono i soggetti con vernice spray, acrilico e olio su un pannello di cartongesso e poi lo rompono, ricavandone più frammenti. In mostra saranno esposti più di trenta lavori tra bozzetti su carta e dipinti su cartongesso, tutte opere dai bordi irregolari, modellate minuziosamente dagli artisti che le hanno concepite quasi come fossero sculture, inquadrature, spesso dettagli, di soggetti visti e fotografati in tutto il mondo.
“Ciascuna opera è pensata per poter vivere e essere allestita autonomamente o per essere, in alcuni casi, parte di un dittico o un trittico” spiegano i due giovani artisti. Se da un lato si ispirano ai manufatti archeologici, che sono frammentari e spesso collocati in diversi musei pur appartenendo ad un medesimo nucleo, dall’altro invitano i visitatori a giocare, ricostruendo come in un puzzle storie e collegamenti tra soggetti all’interno del percorso espositivo. I soggetti parlano della cultura mediterranea alla quale apparteniamo e che il mito aiuta a trasmettere, in ogni luogo del mondo, al di là delle differenze di lingua e di religione. Il mito ci unisce come esseri umani.
Il corpus di opere è stato ideato dagli artisti anche per regalare al visitatore e al collezionista l’illusione di poter ammirare nello spazio interno della galleria frammenti di interventi che i PichiAvo realizzano solitamente nello spazio urbano; il cartongesso restituisce l’effetto dei materiali e dei colori con cui gli artisti più si interfacciano nella loro produzione outdoor.
In occasione di Diaspasis verrà rilasciata una print in edizione limitata, firmata e numerata dagli artisti, che sarà sempre legata alla tecnica Diaspasis in quanto i bordi saranno frastagliati in linea con la ricerca sulla materia condotta da PichiAvo.
Wunderkammern vi aspetta all’inaugurazione mercoledì 20 settembre alle 18.30 presso la sede di via Nerino 2, Milano. Gli artisti parteciperanno all’evento.
Gli artisti
PichiAvo è un duo formato da Juan Antonio (Pichi, 1977) e Álvaro (Avo, 1985). I due street artist si sono incontrati nel 2007 sulla scena dei graffiti a Valencia e sin da allora hanno rinunciato all’individualità artistica a favore di una produzione unica caratterizzata da un approccio innovativo e dalla combinazione equilibrata di arte classica e arte urbana.
Riconosciuti per la loro abilità nel creare connessioni tra pittura e scultura in contesti urbani, PichiAvo lavorano anche in studio e esplorano una vasta gamma di materiali e approcci pittorici. La loro arte dà vita a una mitologia urbana capace di far interagire persone appartenenti a diversi contesti sociali, tutte accomunate da uno stesso immaginario culturale classico e da un profondo legame che le caratterizza in quanto esseri umani.
Il murale realizzato per il North West Walls Festival in Belgio nel 2015 ha dato avvio alla loro carriera internazionale e ad oggi PichiAvo contano mostre in gallerie e al CCCC Centre del Carme Cultura Contemporània di Valencia oltre ad essere stati coinvolti in prestigiosi progetti corporate, ne è esempio la collaborazione con Bulgari a Roma nel 2018, e sociali che nel 2019 li ha visti realizzare una scultura monumentale alta 26 metri per il festival Fallas di Valencia. I murales dei PichiAvo si trovano in tutto il mondo, in oltre 20 paesi.