Ecco il nuovo palinsesto 2023/24 di Netflix in Italia
Da “Tutto chiede salvezza 2” e “La legge di Lidia Poët 2” a “Supersex” e “Vasco: Il Supervissuto”, passando da alcune novità assolute: due film e due serie
Molti sono i mormorii riguardo i tagli di Netflix ma la risposta, almeno in Italia, è unanime: gli investimenti ci sono e sono ingenti. See What’s Next è l’evento di presentazione dei nuovi progetti e dell’offerta streaming che sta per arrivare, nell’inverno 2023/2024 o nel prossimo futuro. Quattro sono le novità, di cui due film (Il treno dei bambini e Fabbricante di lacrime) e le due serie Storia della mia famiglia e Adorazione. “Continuiamo a investire in Italia e nelle storie italiane con convinzione, consolidando il nostro impegno a lungo termine nel Paese e nella sua comunità creativa”, dichiara Tinny Andreatta, Vicepresidente dei contenuti italiani di Netflix. “Le storie che, insieme ai nostri partner produttivi e ai tanti talenti coinvolti, stiamo preparando per il nostro pubblico italiano e internazionale hanno tre comuni denominatori: sono storie autentiche, capaci di parlare al presente del presente e di interpellare emotivamente il pubblico sui temi più vicini alla vita che vive. Sono storie coraggiose perché toccano argomenti controversi e provocatori, sfidando tabù, pregiudizi e convenzioni; sono storie uniche che, messe insieme, compongono un ricco mosaico che si rivolge a pubblici diversi e alle diverse necessità di trovare divertimento, curiosità, provocazione”.
Netflix. Le novità del palinsesto 2023/24
Il film Il treno dei bambini, tratto dal bestseller di Viola Ardone con la regia di Cristina Comencini, sarà epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria ma anche la generosità dell’Italia del Dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri. Mentre Fabbricante di lacrime, per la regia di Alessandro Genovesi, è ispirato all’omonimo romanzo di Erin Doom, uno dei più importanti casi letterari degli ultimi tempi (è stato il libro più venduto in Italia nel 2022). Per quanto riguarda i due contenuti seriali, Storia della mia famiglia, con la regia di Claudio Cupellini, è la storia di Fausto e del suo ultimo giorno. Una storia fatta di allegria, passione, amore per i figli, e di una sfacciata mancanza di paura del futuro. Ma soprattutto la storia di una famiglia improbabile, di uno sgangherato e amatissimo clan a cui Fausto impone responsabilità inattese. Invece Adorazione, per la regia di Stefano Mordini, è una serie young adult liberamente tratta dal romanzo omonimo di Alice Urciuolo che racconta la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite.
Cosa vedremo nel prossimo futuro su Netflix?
Cosa vedremo nei prossimi mesi su Netflix? Serie, film, docuserie e programmi unscripted (Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia). Ci sono alcuni graditi ritorni e sequel come Tutto chiede salvezza 2 o La legge di Lidia Poët 2, e il reboot di Suburra La serie, Suburræterna. L’offerta di Netflix Italia è sicuramente diventata nel tempo “generalista”, nel senso che abbraccia progetti coraggiosi, contemporanei e autentici. Questi progetti, che riguardano importanti case di produzioni come Palomar, Cattleya, The Apartment e Groenlandia, mescolano generi, formati e linguaggi, prendendo ispirazione da personaggi reali, ed esplorano diverse arene narrative con l’obiettivo di portare al pubblico italiano e internazionale contenuti dal racconto sincero e non stereotipato. Nei prossimi mesi vedremo approdare sulla piattaforma anche eroine complesse, irriverenti e anticonvenzionali (Briganti; Inganno; Sara), la rilettura in chiave contemporanea e innovativa del racconto familiare (La Vita che Volevi), la rivisitazione del romanzo storico che travalica il tempo e racconta il presente (Il Gattopardo). Ci saranno anche ritratti di personaggi irregolari le cui vite sono sempre state legate all’eccesso e alla trasgressione (Supersex; Vasco: Il Supervissuto), e in ultimo, o forse tra i primi, le grandi storie d’amore (Nuovo Olimpo, in anteprima alla Festa del Cinema di Roma edizione 18).
Margherita Bordino
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